Diciamocelo: prendersi cura di una pianta non è una cosa da tutti. Si tende a lasciarla lì dov’è in balia dell’incuria, e spesso la si posiziona, erroneamente, in luoghi assolatissimi credendo che basti un po’ di luce a fare la differenza. Il pollice verde, insomma, non è cosa da tutti, e fino ad oggi non bastava la buona volontà a evitare che una povera pianta incautamente acquistata sopravvivesse più di qualche mese nelle nostre mani. Per fortuna dove l’uomo non riesce ci pensa la tecnologia, ed è per questo che oggi parliamo di Parrot Flower Power, un piccolo dispositivo sviluppato dalla ditta francese Parrot e capace, con risultati eccezionali, di salvare le nostre sfortunate piante.
La confezione di Parrot Flower Power denota già un certo gusto per la presentazione, con il piccolo dispositivo “ramiforme” che viene fuori da un vasetto di cartone che ne protegge i sensori. Il dispositivo (alimentato a pile, ma dalla durata veramente inesauribile) è di un’ottima plastica e, a differenza del diretto competitor sul mercato (Koubachi), ha anche un certo gusto estetico, grazie alla sua forma particolare che, seppur artefatta, mira a mimetizzarsi tra gli arbusti, presentandosi poi in tre tonalità: blu, verde e marrone.
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La nostra prova è stata lunga e dettagliata e ci ha permesso di verificare l’effettiva funzionalità del dispositivo che, una volta conficcato nel terreno, ci permetterà di scegliere tra un catalogo di oltre 7000 piante, ognuna provvista di una scheda informativa, e di una serie di consigli stilati da botanici esperti sulla sua cura e il suo mantenimento. Ma, siamo schietti, come funziona Flower Power? E come può renderci le cose più semplici? Partendo dall’identificazione della pianta, Parrott Flower Power permette, fondamentalmente, di monitorare le bio necessità della nostra coltivazione, consigliandoci quanto e quando interagire con la pianta onde migliorarne lo stato di salute. Si tratta, in sostanza, di un assistente che agisce nei nostri confronti con metodo correttivo e formativo. Dotato di un sensore che, come detto, va impiantato nel terreno, e della tecnologia Bluetooth Smart Ready (per i dispositivi compatibili), Flower Power permette la corretta coltivazione della nostra pianta grazie alla continua analisi dello stato biologico della stessa, condividendo con noi informazioni e consigli utili affinché tutto proceda liscio. Il sensore gioca le sue carte attorno a quattro fattori fondamentali che spesso chi cura una pianta non è in grado di valutare da solo: la luminosità ambientale, la temperatura, l’umidità del terreno e la concimazione. Questi fattori sono monitorati dal piccolo sensore che poi, proprio grazie alla connessione Bluetooth, è in grado di comunicare a qualsiasi device, e tramite apposita app, l’azione migliore da intraprendere per il benessere della pianta attraverso un sistema di notifiche mai invasivo, ed attraverso un sistema di sincronizzazione automatico che si attiva ogni qual volta il nostro device si troverà nei pressi di Flower Power.
Prima di concludere dovete capire quanto segue: Parrot Flower Power non è un vostro sostituto nel mantenimento e nella cura della pianta, è piuttosto un silenzioso e comodo assistente le cui “conoscenze” possono sopperire alla vostra mancanza di pollice verde. I puristi del giardinaggio potrebbero non accoglierlo bene, ma a ben vedere non è a loro che si indirizza l’assistente botanico di Parrot. Flower Power è piuttosto per chi non ha alcuna esperienza botanica, ma non resiste al fascino della floricoltura. In tal senso è vincente l’approccio che questo piccolo tech gadget ha nei confronti dell’utente: formativo. Flower Power vi insegna cosa fare e cosa no, probabilmente nella speranza che non dobbiate più gettare nella spazzatura vasi di arbusti secchi e malconci. Quanto detto, unito ad un prezzo veramente competitivo (€49,90, ossia la metà del costo di prodotti simili disponibili sul mercato) rendono Flower Power un piccolo gioiellino, nonché un prodotto da promuovere a pieni voti!
