Dopo aver messo piede in tutti i settori professionali quali il cinema, la fotografia e, ben presto, persino quello delle spedizioni, i droni si sono infine affacciati nell’ambito più squisitamente ludico proponendosi al grande pubblico quasi come un’alternativa ad un certo tipo di modellismo, quel ramo in cui, più che alla mera costruzione ci si dedica al volo, alla guida, ed al giocazzeggio duro e puro. Ma qual è il più grande ostacolo cui si deve andare incontro in questo tipo di attività? Certamente il costo spesso proibitivo dei droni, la loro fragilità ed il fatto di rappresentare uno svago certamente non per tutti. Parrot, costruttore francese da sempre dedito ad un certo tipo di robotica “low budget” deve aver pensato più o meno le stesse cose tant’è che ha immesso sul mercato una linea di droni che per prezzo e prestazione si potrebbero quasi definire “entry level” ma che in realtà nascondono non poche soddisfazioni soprattutto per chi desidera un prodotto con cui divertirsi senza troppi pensieri. Tra i vari, in cui spiccano offerte “volanti” piuttosto intriganti, abbiamo messo le mani sul saltellante Jumping Sumo, vediamo com’è andata.
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Su tutto definire “drone” un dispositivo come Jumping Sumo è forse quasi mettergli un vestito non proprio su misura perché più che di dronistica qui parliamo di robotica radiocomandata, seppur ammettiamo che la precisazione lascia veramente il tempo che trova e poco conta rispetto poi allo scopo di questo simpatico robottino che è tutto votato al divertimento. Presentato in una confezione compatta e piuttosto sobria, Jumping Sumo viene venduto al pubblico al prezzo di 159.90€ sebbene sia stato visto in rete a prezzi anche di poco inferiori. Un prezzo che forse per molti suona come una assurdità ma che invece, ve lo garantiamo, è molto più basso di qualsiasi offerta simile o anche solo approssimativamente paragonabile: metti il caso, un modello radiocomandato semi-professionale. Le prestazioni di Jumping Sumo sono infatti molto buone e il piccolo drone saltellante si dimostra più che piacevole e divertente del previsto.
Parliamo infatti di una velocità di ben 7 km/h (che non è affatto poco per un dispositivo così piccolo alimentato a batteria) con la possibilità di effettuare salti in altezza e in lunghezza sino a 80 centimetri. Il corpo del drone, quasi interamente in plastica solida, è leggero e compatto e non risente mai degli urti, anche quando questi sono (spesso) pericolosamente imprecisi. Le ruote, in gomma morbida su raggi in plastica flessibile, attutiscono ulteriormente cadute e impatti e unite al corpo leggero e vagamente aerodinamico conferiscono al Jumping Sumo un buon senso di velocità ma, purtroppo, una scarsa aderenza tale che lo porta spesso a derapare vertiginosamente… la qual cosa è anche divertente se non si intende far altro che correre e scorrazzare, ma molto scomodo per chi invece volesse concentrarsi in sessioni di guida più “precise”. La possibilità di chiudere le ruote, che comporta una riduzione della lunghezza dell’asse e dunque una diminuzione della distanza tra ruote e corpo, aumenta di poco la precisione e l’aderenza ma comunque il risultato in termini di precisione è tutt’altro che soddisfacente.
Sempre parlando di prestazioni, Jumping Sumo si comporta non benissimo nelle performance outdoor intese come le scampagnate per sterrati, terreni accidentati, sabbiosi o fangosi. Questo perché nonostante la velocità, la gomma morbida con cui sono composte le ruote ha scarsa presa sul terreno comportando che, il veloce movimento delle ruote, spesso lasci il robottino impantanato o incastrato. Il meglio del meglio Jumping Sumo lo fa su terreni lisci, su manti erbosi, sull’asfalto e su qualsiasi pavimentazione piana dove, di fatto, le performance di guida non vengono ostacolate.
Dal punto di vista dei controlli, Jumping Sumo non viene venduto con alcun controller. Questo perché si connette wi-fi a qualunque dispositivo di recente generazione, sia esso un cellulare o un tablet, lasciando quindi al touch screen del vostro dispositivo tutte le funzioni di controllo, streaming video e quant’altro. L’applicazione è gratuita, gode di aggiornamenti frequenti e, di fatto, funziona bene anche dal punto di vista dei controlli sebbene all’inizio tocchi impratichirsi un pochino perché, per questioni di mera costruzione, il robottino non è in grado di effettuare delle curve crescenti, ma scatta piuttosto di 90 e 180° gradi, rendendo le prime sessioni di guida un po’ ostiche.
Per quel che riguarda le funzioni video, Jumping Sumo si presenta con la possibilità di girare video ad una risoluzione più che decente se si valutano le dimensioni, il prezzo e le condizioni proibitive a cui spesso si sottomette il piccolo drone. Parliamo infatti di una risoluzione di 640×480 pixel che permette anche un’ottimo streaming video nelle sessioni di guida. A questo punto a noi la scelta per il salvataggio dei file: si può infatti optare sia per la memoria del nostro smartphone, sia su di una micro-usb inseribile direttamente sulla testa del robottino (ma non inclusa nella scatola). Anche l’autonomia è più che buona e concede divertimento (con flusso video perennemente attivo) per una buona mezzora. Sempre l’applicazione ci darà la possibilità di tracciare dei piccoli percorsi cosicché Jumping Sumo compia dei movimenti programmati che, ovviamente, prevederanno anche le varie tipologie di salti. Tuttavia, data l’imprecisa aderenza al terreno, spesso è molto più appagante darsi alla guida libera, opzione che calza quasi a pennello al mini drone Parrot e che, in fin dei conti, concede sempre e comunque il divertimento maggiore.