Il desiderio più recondito dell’uomo, fin dall’alba dei tempi, è stato il volo.
Quello di un Tech Nerd nel 2016, non è quello di volare, che per carità tra vertigini, mani sudate e pasticca per non vomitare è un bel problema, bensì quello di avere un mini bolide da far volare, tenendo i propri piedi ben ancorati al terreno e lasciando scorrere i pollici su superfici piatte e sicure.
La Parrot adora rendere felici schiere di Nerd dronofili e oggi ci viene incontro con questo nuovo modello di mini-drone, denominato Mars, proprio perché con le sue linee e le sue forme richiama vagamente l’aspetto di una sonda spaziale bianca targata Nasa, adesivi e omino spaziale incluso.
Questa nuova linea di mini-droni si caratterizza per la semplicità, sia nella struttura che nella capacità di volo, ed è veramente consigliata a chi, come me, i droni li ha solo visti volare su Youtube e al telegiornale.
All’interno della scatola, oltre al mini-drone, trova posto la batteria al litio estraibile, 1 cavo USB – Micro USB, una guida cartacea con i fondamenti base per cominciare a volare, due paratie di plastica morbida e un omino buffo che sarà il povero pilota da immolare sopra il drone, a mo’ di minifigure Lego.
Il corpo del drone in sé a prima vista appare molto simile a un giocattolo, ma guardandolo meglio si nota una estrema cura dei dettagli e dei particolari: innanzitutto è leggerissimo, pesa solo 55 grammi, è dotato poi di tre occhietti giroscopici, un alloggiamento centrale per la batteria, quattro eliche a motore e un barometro. Tutto quelle che serve insomma per staccare i suoi quattro piedini gommosi da terra e spiccare il volo.
Il modello precedente a onor di cronaca aveva qualche problema con l’autonomia della batteria. Scordatevi subito con questi mini-droni di volare per una mezzoretta: dopo dieci minuti di volo nella mia camera la batteria al litio da 550 mAh era già esaurita e la presa USB del mio PC mi guardava sorniona come a dirmi “mettiti comodo che qua c’è da aspettare”. Eh sì perché se infatti opterete per una ricarica USB, i tempi di attesa per vedere il led rosso diventare verde saranno di circa 1 ora e mezza, mentre se usate un caricatore con presa elettrica (non incluso) ve la caverete in meno di mezz’ora.
Ok, ricarica a parte, come si comporta in volo? Ve lo dico subito, questo affarino è dannatamente divertente da far volare.
Come prima volta vi consiglio di usarlo al chiuso: una volta scaricata sul vostro smartphone (sia Android che iOS) o sul Tablet l’app della Parrot Free Flight 3, basta accendere il mini-drone e attivare la connessione Bluetooth (che dovrà essere per forza una 4.0). L’agganciamento è istantaneo e una volta riconosciuto si aprirà sul vostro schermo una mini console di comando davvero a prova di idiota, con un tasto per il decollo/atterraggio verticale, una manopola virtuale per far ruotare/alzare il mini-drone e una per muoverlo nelle quattro direzioni.
La distanza massima del Bluetooth l’ho stimata a circa quindici metri e l’altezza massima raggiungibile è di circa quattro metri. La cosa davvero figa è che nel ventre del mini-drone trova alloggio una mini camera VGA con cui scattare delle foto che possono essere conservate nella memoria flash da 1 Giga di cui è provvisto questo modello. Ora io non ho potuto testare al meglio questa feature perché abito vicino al Vaticano e c’è una no-fly zone grossa quanto lo Spirito Santo, ma se lo fate volare in un parco o in qualche posto all’aperto, riuscirete a scattare delle foto aeree davvero suggestive. Io sono riuscito a immortalare il mio letto dall’alto e sembrava quasi un’esperienza extra-corporea. Per i velocisti all’ascolto, la velocità massima raggiungibile è di circa 18 km/h, non abbiate timore nello spingere in avanti il drone perché le due fasce laterali di plastica morbida fanno il loro sporco compito nel proteggere dagli urti sia il drone stesso che la mobilia di casa, parola della mia vetrina Ikea.
Una volta presa la mano, la cosa più divertente è senza dubbio cimentarsi in trick e acrobazie aeree con un paio di clic, devo dire che dà molta soddisfazione vedere questo mini drone librarsi e sgusciare qui e là.
Vorrei sottolineare però che questi modelli danno il meglio di loro nell’uso casalingo o in luoghi ampi ma chiusi. Folate di vento, ma soprattutto il farlo volare fuori dalla portata di ricezione, potrebbero in alcuni casi far perdere la connessione Bluetooth tra il device e il mini-drone e allora lì davvero addio ai vostri denari e al vostro divertimento.