[ALLERTA SPOILER – il seguente articolo potrebbe contenere spoiler]

Ogni personaggio capace di ritagliarsi il proprio spazio merita una degna storia e un degno spin-off

Ammettiamolo.
Almeno una volta nella vita, dopo aver finito una serie TV particolarmente interessante, ci siamo posti una miriade di domande su come un determinato personaggio secondario, o di contorno, sia riuscito ad entrare nel nostro cuore nonostante non fosse mai stato padrone dello schermo. Finendo per arrovellarci su quesiti irrisolti, misteri celati, e un inesorabile desiderio di voler sapere, e vedere, di più di queste figure.
Pertanto, quest’oggi, ho deciso di portare alla vostra attenzione 10 personaggi, di celebri serie TV, meritevoli di una serie spin-off propria.

Arya Stark – Il Trono di Spade

Il trono di spade, volente o nolente, è stata la serie TV che più di tutte, durante questi anni, ha catalizzato l’attenzione mediatica su di sé. Migliaia di intrighi, battaglie epiche e personaggi fantastici, hanno catturato la fantasia di milioni di spettatori in tutto il mondo, sino ad arrivare ad un’epica, quanto discussa, conclusione.

Ovviamente, però, in questo enorme calderone di personaggi meritevoli di uno spin-off, svetta su tutti quanti la giovanissima, e amatissima, Arya Stark (Maisie Williams), la quale, dopo la fine dell’ultima puntata, si è vista in viaggio verso terre inesplorate, pronta a scoprire nuovi mondi ed intraprendere nuove avventure.
Una figura così misteriosa e, al tempo stesso, carismatica, in grado di vivere totalmente nell’azione, sarebbe perfetta per una serie tutta sua, volta a mostrarci qualche spunto ulteriore del piccolo lupo di casa Stark.

serie tv spin-off

 

Edward Teach – Black Sails

Tutti quanti noi siamo cresciuti con il mito del leggendario pirata Barbanera.
Celebre per aver terrorizzato il Mar dei Caraibi agli inizi del XVIII secolo, grazie sia alla sua incredibile abilità in combattimento, sia all’immaginario che era stato in grado di creare attorno alla sua figura, è stato l’uomo immagine di un intero periodo storico.

Grazie alla serie tv Black Sails, prodotta, tra gli altri, anche da Michael Bay, siamo riusciti a vedere questo granitico uomo sul piccolo schermo, tramite l’ottima interpretazione di Ray Stevenson. Teach ci è stato mostrato come un pirata carismatico, duro, ricco di cultura, e molto saggio, e per questo e per l’incredibile alone mistico che lo avvolge nell’Olimpo delle leggende storiche, meriterebbe una serie spin-off dedicata interamente alle sue incredibili gesta.

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Alfie Solomons – Peaky Blinders

Quando riesci a rubare totalmente la scena ad ogni tua apparizione in una serie TV dove vi sono, tra gli altri, Cillian Murphy, Sam Neill, Paul Anderson e Adrien Brody, significa che sei per forza un grande personaggio.
Interpretato dall’incredibile Tom Hardy, Alfie Solomons è il più furbo e violento gangster di Londra. Padrone di Camden e a capo della malavita ebraica, gestisce i traffici di rum in Inghilterra, assoggettando qualsiasi organizzazione gli si pari davanti. Per Alfie non esistono alleanze o amici, per il cockney solito parlare tramite sermoni e parabole bibliche, esiste solamente una persona: sé stesso.

Sia per poter ammirare nuovamente l’eccezionale interpretazione di Hardy, e il suo ottimo rapporto con Steven Knight, sia per approfondire i traffici di un così affascinante gangster, Alfie Solomons entra di diritto nella lista dei personaggi degni di una serie tutta sua.

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Negan – The Walking Dead

Era il 2010 quando il regista Frank Darabont, già famoso per Il Miglio verde e The Mist, decise di portare in TV la serie tratta dall’opera cartacea di Robert Kirkman, finendo per scrivere un’importantissima pagina dell’universo degli zombie.

Oggi, TWD, è arrivata alla sua nona stagione, trascinandosi avanti in questi anni più per esigenze commerciali, che per necessità narrative, vedendo una decrescita burrascosa degli ascolti televisivi. L’unica vera rinascita “artistica” tra conflitti fra esseri umani, orde di zombie, e personaggi snaturati con il corso degli anni, è stata l’apparizione di uno degli antagonisti più affascinanti del piccolo schermo: Negan.

Il folle dittatore armato di mazza chiodata, interpretato da Jeffrey D. Morgan, e apparso nella sesta stagione, è stata una ventata di aria fresca in una serie dove gli spunti narrativi erano pressoché giunti al capolinea. Un eccentrico catalizzatore di attenzioni, per merito della sua brutalità, della sua freddezza, e della sua geniale crudeltà. Una mente perversa ed analitica pronta a tutto per poter sopravvivere in questo nuovo folle mondo.
Negan, probabilmente, è uno dei villain più iconici del mondo della TV e dei fumetti, e, pertanto, avere uno show tutto suo, volto a raccontarci, anche in pochissime stagioni, la sua lenta genesi, sarebbe un grande dono ai martoriati spettatori di The Walking Dead. 

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Kingpin – Daredevil

Tra tutte le serie TV targate Marvel, uscite negli ultimi anni, senz’ombra di dubbio, quella che ci ha fatto innamorare di più, è stata la prima stagione di Daredevil, prodotta da Netflix e andata in onda nel 2015. Oltre alle ambientazioni cupe, sequenze di combattimento credibili e dinamiche, e la costante dicotomia tra bene e male, giusto e sbagliato, sacro e profano che permea in ogni singolo frame che vede Matt Murdock protagonista, il merito della resa così qualitativamente efficace è dovuto anche alla presenza di un antagonista di spessore, interpretato da un incredibile artista. Stiamo parlando del Re del crimine di Hell’s Kitchen: Kingpin, il gigantesco boss magistralmente cucito sulla pelle di Vicent D’Onofrio.

La salita al potere del freddo malavitoso ci viene spiegata in parallelo con la nascita dell’eroe Diavolo, ma avere uno spin-off interamente incentrato sul suo personaggio ci permetterebbe di vedere, oltre al talento di D’Onofrio, l’affermazione di uno dei personaggi più carismatici dell’universo Marvel e, chissà, un papabile villain anche per un futuro Spider-Man.


Rollo – Vikings

Burbero, egoista, spietato, ma costantemente divorato dal senso di rimorso e dalla voglia di redimersi.
Tra tutti i personaggi affascinanti che ci sono stati offerti in questi anni da Vikings, senza remore possiamo affermare che Rollo, fratello del leggendario Ragnar, sia stato uno dei più interessanti, quanto sottovalutati.

La sua brama di potere, unita al suo forte senso di inferiorità, lo hanno portato a tradire e massacrare la sua gente ed il suo popolo, pur di diventare il nuovo Duca di Normandia e stanziarsi definitivamente nel Nord della Francia.
La sua ambientazione, però, nella nuova terra è stata tutto fuorché facile, stando ai brevi frame che sono apparsi durante le stagioni, pertanto uno show interamente dedicato alla sua figura potrebbe essere molto interessante, sia per la rilevanza storica del personaggio, sia per la possibilità di poter narrare molte gesta visto il grande time-skip avvenuto in quest’ultima stagione.

 

Berlino – La Casa di Carta

È stata la serie cult per eccellenza degli ultimi anni assieme a Stranger Things.
Ha fatto schizzare alle stelle le visualizzazioni di Netflix in pochissimo tempo, sedendosi di fatto al tavolo dei grandi show del presente e del passato. È stata un fenomeno mediatico mondiale tramite post e tweet, diventando anche un vero e proprio trampolino di lancio per moltissimi dei giovani attori del suo cast.

Questo, e molto altro, è La Casa di Carta, l’heist show più intrigante della N rossa.
Cosa ha spinto, però, la gente ad innamorarsi una serie che ricalca per filo e per segno i grandi del passato del suo genere, tanto da assomigliare ad una trasposizione spagnola di Inside Man? La risposta, oltre alla bella Tokyo e lo script degnamente messo in piedi, è rappresentata dal geniale Berlino.

Interpretato da Pedro Alonso (molto famoso in patria per le sue numerose apparizioni sul piccolo schermo), Berlino è tutto quello che ci si aspetterebbe da un meticoloso, cinico e calcolatore genio del crimine. Un uomo forgiato da un animo inarrestabile, pronto a tutto pur di compiere i propri piani, e, tra le altre cose, degno di avere una serie interamente dedicatagli, magari, incentrata sulle sue gesta prima di conoscere il Professore.


Remy Danton – House of Cards

Se c’è un personaggio meritevole di uno spin-off, in House of cards, non può essere che Remy Danton.
Elegante, carismatico, estremamente intelligente e poliedrico, capace di trattare con Frank da suo pari, senza mai arretrare, senza mai chinare il capo.

Remy è una figura cristallina, impreziosita dall’arte dell’astro nascente di Hollywood, Mahershala Ali, il quale, tramite la sua perfetta dizione, un’inconfondibile charme, e una mimica fuori categoria, ci mostra un uomo capace di tracciare in totale autonomia il proprio futuro.

In uno show dove è pressoché impossibile non rimanere intrappolati nelle trame di potere, e nei ricatti dei salotti bianchi, Remy destreggia un’ars oratoria mai vuota, mai vana, sempre proiettata alla vittoria. Un figura di inenarrabile bellezza, e di spessore artistico, degnamente valorizzata in questi anni, ma mai approfondita nel giusto modo.

 

Beric Dondarrion –  Il Trono di Spade

L’immaginario fantasy che permea la figura di Beric Dondarrion è la più forte dell’intero show.
Un uomo massacrato nel corpo e nell’animo da una serie infinita di ferite. Cieco da un occhio, resuscitato più volte, devoto al Dio della luce, e capace di brandire una spada infuocata.
Beric è il personaggio che qualsiasi giocatore di D&D ha sognato di impersonare almeno una volta nella propria vita.

Con l’ultima stagione, dopo la dipartita del suo storico amico Thoros di Myr, abbiamo visto il suo degno ed eroico epilogo, ma sono sicuro che moltissimi appassionati nel mondo non vedrebbero l’ora di poter seguire uno spin-off interamente dedicato sulle avventure dei personaggi membri della leggendaria Fratellanza senza vessilli.


Barney Stinson – How I met your mother

“Sarà leggen…”
Vera e propria icona comica della comedy erede di Friends, e interpretato dall’istrionico e camaleontico Neil Patrick Harris, è uno dei personaggi più divertenti della storia delle serie, spot vivente di un modo di vivere libero e sfrenato. Barney è una figura amatissima dal pubblico, sia per la sua caratterizzazione da far invidia anche a protagonisti di show con una profondità superiore, sia per la sua genialità, tanto da meritarsi anche uno show tutto suo. Pensate alla carica di comicità e alle perle leggendarie che sarebbe in grado di poter sviscerare anche in pochissime stagioni, un’occasione da non perdere.

Anansi (Mr. Nancy) – American Gods

“Angry is good. Angry gets shit done”

Come molti personaggi di American Gods, Anansi è un dio arrivato negli Stati Uniti grazie ai suoi adoratori. Nello specifico, parliamo di un dio appartenente al pantheon dell’Africa Occidentale, spesso rappresentato con le fattezze di un ragno. E proprio come ragno compare per la prima volta nella serie tv. La sua prima apparizione lo vede aizzare una rivolta su una nave negriera, curiosamente vestito con un abito viola nonostante l’epoca in cui la scena è ambientata. Sarà l’eccezionale interpretazione di Orlando Jones, o magari la scrittura delle parti a lui dedicate, ma è innegabile che di tutto il cast Mr. Nancy è sicuramente quello che buca meglio lo schermo.

Dal discorso con cui fa il suo ingresso nella serie, che potete trovare qui sotto, è chiaro il rapporto di Anansi con i suoi seguaci. Gli afroamericani hanno portato, e sviluppato, negli Stati Uniti una cultura peculiare, che nei secoli è passa per il blues e il jazz, per movimenti politici peculiari identità religiose. Insomma, sulla storia della minoranza di colore in America si sono prodotte centinaia di opere, e vederne una con Anansi come protagonista sarebbe un sogno.

Wayne Unser – Sons Of Anarchy

Wayne Unser (Dayton Callie) è forse il personaggio più sfaccettato di Sons of Anarchy. Se il resto del cast o fa umanamente schifo o è fondamentalmente buono, Wayne rimane sempre nel mezzo. Si tratta di un personaggio triste e malinconico, che all’inizio è un poliziotto mischiato con i traffici del Motorclub, poi si ritira in seguito a una diagnosi di cancro, ritirandosi in una roulotte che a un certo punto è ospitata proprio nella sede dei SAMCRO.

Per tutto il tempo Wayne dimostra una una certa etica, mai ferrea e malleabile alle necessità più pratiche, e anche una particolare emotività che lo rende un personaggio interessante che a volte provoca tenerezza, altre volte ammirazione e che a tratti riesce anche a risultare duro. Perché uno spin-off? Perché sappiamo che i suoi rapporti con i membri con il Motorclub risalgono addirittura alla scuola. Sarebbe piacevole vedere su schermo la sua ascesa a capo della polizia locale. Sons of Anarchy è ormai concluso da tempo, ma ha ancora i suoi fan che, siamo certi, apprezzerebbero un’operazione del genere!

Leonardo Diofebo
Classe '95, nato a Roma dove si laurea in scienze della comunicazione. Cresciuto tra le pellicole di Tim Burton e Martin Scorsese, passa la vita recensendo serie TV e film, sia sul web che dietro un microfono. Dopo la magistrale in giornalismo proverà a evocare un Grande Antico per incontrare uno dei suoi idoli: H. P. Lovecraft.