Manga come To Love-Ru hanno contenuti sessualmente violenti? Scatta la petizione contro Weekly Shonen Jump
Anche Weekly Shonen Jump, nota rivista giapponese dedicata ai manga, si trova ora al centro di una petizione, riguardante alcuni contenuti a carattere sessuale.
Creatore di questa iniziativa nata sulla piattaforma Change.org è Manabu Sekiguchi, il quale ha motivato le sue motivazioni raccontando della sua passione per il manga To Love-Ru. Dopo aver riletto negli anni universitari l’opera, Manabu ha realizzato come molte delle scene del manga di Saki Hasemi fossero basate su rapporti non consensuali.
Sulla base di questa epifania è nata così la campagna “Noi ragazzi non siamo lupi. Shonen Jump dovrebbe distinguere tra ‘Erotismo’ e ‘Violenza sessuale'”, di cui potete vedere qui di seguito il logo di promozione.
L’organizzatore della petizione ha chiesto a Weekly Shonen Jump di includere avvertenze sul contenuto delle proprie opere. Ha chiesto poi delle note esplicative in pannelli nei manga contenenti violenza sessuale. Ha infine raccomandato a Jump di sondare il livello di educazione sessuale del proprio pubblico, allo scopo di creare contenuti che possano essere colti dai lettori in base al loro livello di conoscenza della materia.
“Personalmente, mi sento a disagio quando leggo Jump in questo periodo e osservo come vende i corpi delle donne come se fossero bestiame. Basato forse sulla convinzione che non ci saranno critiche se ci sono solo ragazze, ci sono diversi manga in questi giorni che mostrano ragazze che molestano sessualmente altre ragazze. Vorrei far rendere conto ai redattori di Jump che, indipendentemente da chi lo fa, gli atti sessuali compiuti senza il consenso di entrambe le parti sono violenze sessuali che feriscono le persone” ha scritto l’autore della petizione.
Mentre vi scriviamo la campagna ha superato da poco i 4100 sostenitori. Difficile dire quale sarà la reazione dell’editricre Shueisha a questa situazione.