Nuova serie 3D di Pingu arriverà il 31 Dicembre

In un mondo dell’intrattenimento dove le idee originali sembrano essere esaurite e dove tutto è revival, remake o reboot, mancava solo Pingu.

La serie animata realizzata nella Svizzera italiana fu scritta dal regista tedesco Otmar Gutmann nel 1990. L’omonimo protagonista della vicenda era un piccolo pinguino che si muoveva in un polo sud realizzato in claymation, tecnica di stop-motion realizzata con la plastilina. Divenne particolarmente famoso il linguaggio, un misto di suoni e onomatopee creato apposto per accrescere le facoltà intellettive dei bambini. Ciò che dicono i personaggi in “pinguinese” è infatti intuibile unicamente dal contesto.

La serie andò in onda fino al 2000, con un totale di 104 episodi, tutti di breve durata. Successivamente la BBC acquistò i diritti dell’opera, realizzando altri 52 episodi tra il 2003 e il 2006. La serie negli anni ’90 era diventata un “must” per i bambini che si preparavano ad andare a scuola.

 La nuova serie abbandonerà il claymation che l’ha contraddistinta per quasi tutta la sua vita. Al suo posto verrà adottata una animazione 3D decisamente più adeguata ai canoni moderni. Tuttavia lo stile originale rimarrà. Sarà ancora presente il pinguinese, vero punto di forza dello show, e sua componente fondamentale. Per chi fosse interessato l’appuntamento sarà su Cartoonito, a partire come detto dal 31 Dicembre del 2019 alle ore 18.

C’è da chiedersi se si sentisse davvero il bisogno di riesumare Pingu. La serie senza dubbio è stata tra le più amate dell’intrattenimento giovanile, avendo influenza e successo su diverse generazioni di bambini. Non ci resta che attendere per vedere quale sarà il risultato di questa nuova edizione del cartone.

Nel frattempo cediamo a voi spettatori la parola! Eravate fan di Pingu da bambini? Diteci tutto quello che vi passa per la testa su questo ritorno lasciandoci un commento e partecipando con noi alla discussione!

(fonte: AnimationMagazine.net)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.