Supereroi e Agenti Segreti in penne e piume
Di questi tempi, i crossover galeotti abbondano come se fosse sempre Natale e il caro Babbo avesse deciso di soddisfare i sogni di tutti i Nerd del pianeta. Non ci siamo ancora ripresi da Batman v Superman e ci ritroviamo tra le mani nientepopodimeno che Civil War, ma non appena lo avremmo digerito sicuramente un nuovo team-up si preparerร a sbarcare sui nostri schermi. Il โTopoโ non vuole essere da meno. Anche il settimanale targato Panini possiede un universo narrativo capace di reggere il confronto con le case dei fumetti americane ed eroi altrettanto stupefacenti. Certo, magari la fantasia dei piรน attempati avrebbe optato per un piรน classico โPaperinik contro Superpippoโ o โPaperinik contro Paperbatโ. Invece, Artibani si spinge ancora piรน lontano, facendo incontrare due personaggi che non sono esattamente due nemici, quanto piรน due vecchie conoscenzeโฆ
ร notte nella Paperopoli del presente. Un misterioso individuo si introduce di nascosto nella casa dellโagente Kay K, ma viene colto in flagrante dalla papera che non esita a fargli pagare cara la sua intrusione. Ma la sorte non arride al nostro sconosciuto criminale, che durante la fuga viene affrontato da unโaltra tipa tosta: Lyla Lay. Purtroppo, la giornalista di Channel 00 rimane ferita dallo scontro e viene portata da Kay allโinterno dellโAgenzia. Qui si scopre la sua vera natura di droide mentre entra in scena Paperino con il suo nome in codice: Doubleduck. A rendere ancora piรน ingarbugliato il tutto contribuirร lโarrivo inaspettato di un grande amico della tempoliziotta, che darร il via ad unโavventura dove lโingorgo temporale รจ dietro lโangolo.
Era fin dai tempi di Codice Olimpo (Topolino 2954-2957) che quella canaglia di Artibani orchestrava in silenzio un simile colpo di scena e quella che prima era una semplice suggestione, un collegamento sfizioso ed estemporaneo tra mondi distanti, oggi non solo รจ realtร ma รจ anche la storia celebrativa del ventennale di Pk.
E bisogna dire che questa prima parte(a cui se ne aggiungerร unโaltra), svolge benissimo tutti i compiti che le erano stati assegnati. In primo luogo, unisce in maniera sorprendente i due universi. Lo sceneggiatore romano ha realizzato il suo โincontroโ senza stratagemmi arzigogolati o spiegoni spaccameningi, ma rispolverando un vecchio topos di PKNA e rappresentando su carta la sintesi della realtร , sia narrativa che editoriale. Infatti, Pikappa viene direttamente dagli anni 90, dallโera gloriosa in cui collaborava con una certa intelligenza artificiale (qualcUNO avrร bene in mente di chi sto parlando). Non ha idea di chi sia Doubleduck e che tra poco lo diventerร , non sa cosโรจ successo alla Ducklair Tower durante gli eventi di โPotere e Potenzaโ e del โRaggio Neroโ, ne quello che รจ capitato alla sua vita. Insomma, รจ un eroe del passato a tutti gli effetti, come specifiche movenze e determinati gesti sembrano ricordarci ogni volta che si trova sulla scena. In questo contesto, il Paperino membro dellโAgenzia che recita accanto a lui non รจ una faccia della stessa medaglia ma un personaggio diverso, forse piรน maturo e piรน consapevole del suo ruolo. Artibani ci sottolinea con un vero e proprio โincontro tra epocheโ che รจ trascorsa parecchia acqua sotto i ponti e che, nella sua personale visione delle cose, anche i protagonisti dei fumetti cambiano, si evolvono e diventano adulti, per quanto permesso dai limiti della nona arte. Quindi, la โcelebrazioneโ รจ presente, perรฒ non si adagia sul semplice elogio di ciรฒ che fu e si occupa anche di rimarcare la differenza, di elencare i successi di un percorso che รจ partito proprio da Pk e che ora continua con DD.
Per portare a termine questa sua impresa epocale, che potrebbe diventare un vero e proprio unicum per quanto riguarda i fumetti Disney, Artibani ha reclutato una matita con cui ha alle spalle una โventennaleโ collaborazione. Lui e Mottura, infatti, hanno confezionato insieme una delle prime storie di PKNA, โInvasione!โ, e in questi anni non si sono fermati regalandoci una delle migliori parodie degli ultimi anni: โMoby Dickโ. Il disegnatore di Pinerolo aveva perรฒ le mani giร nella marmellata di questo progetto, dato che aveva rappresentato il terzo episodio di โCodice Olimpoโ su Topolino n.2956. Qui si destreggia abilmente nelle pagine, dimostrando ancora una volta che il settimanale รจ piรน che capace di reggere tavole complesse e dalla grande dinamicitร . I disegni danno la sensazione, in linea con la vicenda e i suoi contenuti, di privilegiare le vecchie forme quando si tratta di Pikappa e riproporre quelle tipiche della saga di Doubleduck quando si tratta di Paperino. I colori di Monteduro in questo lo aiutano, anche se in alcuni istanti sembrano accostare il tratto su sfumature piรน โgoticheggiantiโ.
Spesso, come nel โRaggio Neroโ e โPotere e Potenzaโ, i dialoghi sfociano in una metanarrativa che strizza lโocchio al lettore e abbatte determinate barriera disneyane a cui eravamo ormai abituati e, in alcuni casi, perfino โrassegnatiโ. Artibani sembra avere in proposito unโidea molto chiara e innesta una continuity assoluta senza se e senza ma, dove niente รจ lasciato al caso. Lo sceneggiatore dimostra di aver metabolizzato perfettamente le lezioni e le peculiaritร dei comics dโoltreoceano nellโambito dei crossover, evidenziando ancora una volta come nella sua mente non ci siano affatto confini, restrizioni o limiti di sorta. La maturitร e la bravura raggiunte dallโautore lo proiettano su un invidiabile livello di scioltezza. Usa con spontaneitร qualsiasi meccanismo allโinterno di una dimensione narrativa che, ormai, รจ una parte vivente di lui e del suo modo da raccontare. Fa ancora piรน male dopo questi suoi risultati sapere che ha deciso di lasciare a breve la sua serie di Pikappa. ร un peccato. Un vero peccato. ร anche vero perรฒ che bisogna essere dei professionisti di grande livello per andarsene quando si รจ raccontato tutto quello che si voleva raccontare.
E Artibani lo รจ, senza nessun dubbio.