Pokémon sbarca su Netflix: il nuovo corso di Esplorazioni
Come era prevedibile l’arrivo dell’Ottava Generazione Pokémon si è tradotto in una nuova serie anime, Esplorazioni, show da poco reso disponibile sul catalogo Netflix del Belpaese. Prevedibile perché non è certo una novità: sin dal 1997 il franchise videoludico creato da Satoshi Tajiri ci ha abituati a trasposizioni animate divenute una vetrina per le nuove generazioni di giochi. Poteva dunque la coppia composta da Spada e Scudo tirarsi indietro?
Tuttavia, i fan abituati a vedere le avventure di Ash e Pikachu, potrebbero trovarsi un po’ smarriti di fronte a questa nuova serie di Netflix: Pokémon Esplorazioni infatti non si propone unicamente come trasposizione degli ultimi giochi della serie principale. L’anime, che vede gli storici protagonisti affiancati dal nuovo personaggio Goh, porta gli spettatori a visitare diversi luoghi ed eventi delle serie del passato. Non solo Galar, quindi, come fulcro dei nuovi episodi della serie. Ma anche tutte le precedenti regioni delle generazioni passate, da Kanto ad Alola, con tutti i Pokémon visti nel corso di queste Otto Generazioni.
Insomma, l’anime Pokémon è cambiato. O forse no. Forse non ci troviamo di fronte a quel mutamento radicale che potrebbe trasparire dalle prime immagini e dalla visione degli episodi dello show. Pokémon Esplorazioni è un’evoluzione del concetto originale dell’anime, che tuttavia non perde quelle che sono state, da sempre, le sue principali caratteristiche.
Proviamo allora a seguire Ash e Goh in giro per il mondo dei Pokémon, per vedere quali novità ci troviamo di fronte nella visione di questo anime. Nel raccontare le nuove avventure della serie cercheremo di evitare, per quanto possibile, di fare spoiler. Qualche piccola anticipazione sarà comunque necessaria, anche senza rivelare troppe informazioni.
Esplorazioni è su Netflix: un nuovo corso per l’anime Pokémon?
La serie riparte più o meno da dove avevamo lasciato Ash. Dopo un episodio prequel dedicato a Pikachu e alla sua infanzia come Pichu, veniamo riportati al presente. Il giovane protagonista, fresco Campione di Alola, è tornato nella sua città natale, Biancavilla. Qui segue il professor Oak ad Aranciopoli per seguire l’inaugurazione di un nuovo laboratorio Pokémon, quello del professor Cerasa.
In questa occasione Ash incrocerà i suoi passi con un Pokémon Leggendario (Lugia, mascotte di uno dei titoli di Seconda Generazione) e con Goh, nuovo protagonista della serie. Sin dalla prima puntata è facile vedere quello che sarà il corso di questo anime. Non più una semplice esposizione dei nuovi Pokémon del franchise, ma un tributo a tutte le novità presenti in esso. Quindi sì, ci saranno i Pokémon di Ottava Generazione, ma all’interno dello show potremo vedere molte più citazioni tratte dai titoli di Game Freak.
Goh si configura come un personaggio ben diverso rispetto ai precedenti compagni di Ash. Non ci troviamo di fronte a un mero comprimario, ma a un vero e proprio co-protagonista, che vanta un minutaggio sullo schermo pari a quello di Ash e Pikachu. Accompagnato dal suo Scorbunny si presenta come un allenatore poco interessato alle lotte, preso soprattutto dal desiderio di catturare Pokémon e scovare i leggendari presenti nelle otto regioni viste fin qui.
Ash, nel mentre, è ancora impegnato nel suo sogno di diventare un Maestro di Pokémon (sono ventiquattro anni che ci chiediamo cosa questo voglia dire…) con l’aiuto di Pikachu. Tuttavia questa volta non cercherà di conquistare le medaglie della Lega di Galar. Il suo scopo sarà infatti quello di scalare la classifica del Torneo Mondiale di Pokémon dominato da Dandel, il campione visto nell’ultima coppia di giochi.
Spada, Scudo e cellulare
Esplorazioni prosegue quindi su una linea sottile. Da un lato la tradizione, rappresentata da Ash, dall’altro l’innovazione, quella che è incarnata dal personaggio di Goh. In effetti Ash e Goh incarnano le due anime della saga videoludica creata da Tajiri.
Lo storico protagonista è ancora una volta il rappresentante della serie principale, amante delle lotte e della parte competitiva del franchise. Goh, al contrario, ne incarna il volto nato con lo sviluppo mobile. Il nome del nuovo protagonista richiama il gioco sviluppato da Niantic, Pokémon GO. Ama le catture Pokémon, desidera esplorare ogni giorno un luogo nuovo ed è sempre in movimento, desideroso di scoprire tutto ciò che può sul mondo.
Questo però si riflette anche sulle tematiche presenti all’interno delle puntate. Vedremo sia avventure legate a caratteristiche Spada e Scudo, come la dinamica del Dynamax, ma anche concetti presi di peso da Pokémon GO. Nel secondo episodio dell’anime, in effetti, vediamo un gruppo di allenatori tentare di catturare un Leggendario attraverso un Raid. Vi ricorda qualcosa?
La vera cesura rispetto all’anime del passato è tuttavia rappresentata dal passato stesso di Ash e Pikachu. I due protagonisti infatti visiteranno regioni e luoghi già visti in precedenza, incontrando allenatori e Pokémon che in passato sono stati loro compagni di viaggio e avversari. L’idea alla base di questo nuovo anime funziona. Il fatto che Ash e il suo fido compagno abbiano una storia e dei precedenti nel mondo Pokémon, che abbiano già ottenuto medaglie, vittorie e piazzamenti nelle diverse Leghe sparse per il mondo, è parte fondamentale di questo anime e della rincorsa di Ash al titolo di Dandel.
Crescere. Ancora
Accanto al passato si trova anche il presente di Pokémon. Quello rappresentato dall’Ottava Generazione, ma anche quello di Goh, che incarna in maniera nuova le tematiche tipiche del franchise. Pokémon è sempre stata una serie improntata sulla crescita, sulla necessità di essere migliori e di guardare al futuro con ottimismo. Il nuovo protagonista dell’anime (alcune voci lo volevano addirittura come erede di Ash alla guida del cartone animato) incarna tutto questo a modo suo.
Il suo desiderio di catturare e scoprire nuovi Pokémon all’inizio si scontra con la sua immaturità, il desiderio di ottenere il misterioso e leggendario Mew come proprio starter. Ben presto le cose cambiano quando il giovane incontra Scorbunny e accetta di esserne l’allenatore. Un percorso diverso da quello di Ash, ben distante dagli inizi in cui il ragazzo di Biancavilla era costretto a tenere Pikachu al guinzaglio per portarlo con sé. Ma, in entrambi i casi, vediamo una crescita, un cambiamento che passa dal saper maturare e migliorare se stessi.
In questo si rivela uno degli aspetti confortanti di questo nuovo anime di Pokémon: Esplorazioni si mantiene nel solco della tradizione per quanto riguarda le tematiche, cosa che gli spettatori in possesso di un account Netflix potranno tranquillamente apprezzare. A cambiare è soprattutto il character design, che si mantiene sul solco di quello visto nelle stagioni dedicate alla Settima Generazione.
Se in passato l’anime di Pokémon era arrivato a mostrare un design più “maturo”, come avvenuto per la serie X, Y e Z, le avventure di Alola hanno riportato l’animazione a un livello più familiare. Non tutti i fan apprezzarono la scelta, che in effetti destò diverse perplessità, ringiovanendo non poco l’aspetto del protagonista.
Al netto di questo nuovo aspetto alcune tematiche delle serie di Alola furono tuttavia piuttosto ardite (si parlò, in maniera piuttosto netta, di matrimoni, gravidanze, vecchiaia e morte all’interno dell’anime). Ed è confortante vedere che, nonostante tutto, Esplorazioni cerchi di portare con sé anche il miglior bagaglio emotivo di Pokémon.
L’impressione generale è che la scelta a livello di trama abbia ripagato gli sceneggiatori. Esiste sempre lo scoglio dello stile che, per alcuni fan amanti della tradizione, potrebbe essere difficile da superare. Possiamo solo raccomandare loro di avere pazienza e andare avanti con la visione. Pokémon Esplorazioni sa sorprendere: basta accedere a Netflix per averne un’idea.