Nel piano di Microsoft per migliorare il proprio parco di titoli esclusivi per XBox One, l’idea di acquisire studi di sviluppatori o piattaforme di distribuzione come Steam costituirebbe certamente la via più proficua e sicura. Il punto cruciale è però rappresentato dal fatto che Valve non ha affatto bisogno del denaro che risulterebbe dalla cessione, né tanto meno i maggiori azionisti dell’azienda (Gabe Newell in primis) avrebbero motivo di considerarne la vendita. Ciononostante non sarebbe la prima volta che Microsoft riuscirebbe a convincere qualcuno con un’offerta che non si può rifiutare, specie considerando la possibilità che ne risulterebbe per il buon Gabe di ritirarsi dalle scene del mercato videoludico con un discreto gruzzolo in tasca.
Secondo quanto dichiarato dal CEO di Microsoft, Satya Nadella, l’intenzione di espandersi verso il mercato del gaming, che si aggira sui 100 miliardi di dollari, è più che concreta. L’acquisizione di Valve permetterebbe all’azienda fondata da Bill Gates non solo di incassare su ogni singola transazione sulla piattaforma Steam, ma anche di raccogliere importantissimi dati dagli utenti che permetterebbero di migliorare ulteriormente l’offerta di gioco proposta. Senza contare il fatto che Micrsoft diventerebbe detentrice della vastissima maggioranza del mercato del gaming su PC.
È un affare fin troppo conveniente per non pensare con concretezza di finalizzarlo, ma è altrettanto difficile pensare che sia realizzabile senza sforzo, considerando quanto sia importante Valve per Newell e gli altri azionisti. Non resta che aspettare e vedere quale sarà la mossa di Microsoft, perché tutto ciò che occorre è un’offerta con la giusta cifra.
(Fonte: Polygon)