Sei un amante del calcio e dei giochi manageriale e cominci ad avere qualche capello bianco? Sicuramente ricorderai con piacere Premier Manager ’99…
Se c’è qualcosa di incredibilmente nostalgico per gli amanti dei giochi di calcio, in particolare quelli manageriali, questo è Premier Manager ’99.
Sviluppato e pubblicato dalla Gremlin Interactive nel 1999 per Windows e per PS1, basterebbe già la copertina con Zaccheroni a dare un profondo senso di nostalgia al tutto, ma ci sono molti altri elementi a renderlo unico. Prima tra tutti proprio la possibilità di cimentarsi con l’esperienza manageriale su PS, e non soltanto su PC, come eravamo abituati.
Erano selezionabili soltanto i campionati di due nazioni, Inghilterra e Italia, e per entrambi i casi si partiva dalla seconda divisione, quindi rispettivamente Championship e Serie B, obbligandoci di fatto a una gavetta ma in maniera molto ridotta.
Il bello di Premier Manager 99 era la possibilità di avere le mani su quasi tutta la gestione societaria, dallo stadio (compresi i prezzi dei biglietti), al marketing, oltre agli aspetti puramente tattici e di calciomercato.
Chiaramente oltre al campionato si partecipava alle coppe nazionali e, dal momento che c’erano soltanto due nazioni, ad un unico trofeo internazionale ovvero la Coppa Anglo-Italiana.
Il tutto era molto semplice e intuitivo, adatto anche a giocatori molto giovani ma già amanti del calcio, il che lo rendeva un prodotto adatto a Playstation, e infine c’era anche la possibilità di rivedere gli highlights delle partite. Ma soprattutto si trattava di un gioco molto veloce, in cui le stagioni proseguivano agevolmente senza gli intoppi e le lungaggini tipiche dei recenti videogame manageriali. Chiaramente tutta questa velocità comportava la possibilità di “save” infiniti, che dal 1999 arrivavano tranquillamente al 2050 senza che il giocatore si stancasse più di tanto, sebbene col passare delle stagioni si riscontravano diversi bug, partite che rischiavano di finire 12-0 e soprattutto la necessità di confrontarsi col fatto che i giocatori conosciuti si ritiravano, lasciando spazio a delle nuove leve, che oggi chiamiamo “regen”, dai nomi buffi e spesso un mix tra l’italiano e lo straniero.
Ricordo che uno dei cannonieri della mia squadra era un certo James Lo Gatto, ma nomi come Elio Bergkamp o Alan Del Piero erano all’ordine del giorno.
C’è poi chi Premier Manager ’99 l’ha preso tremendamente su serio, e mi riferisco a dei ragazzi che hanno persino creato una pagina Facebook che definirei geniale, ovvero i Fan di Premier Manager 99. Nella loro ingegnosa follia, pubblicano ancora adesso aggiornamenti sul loro avanzamento di carriera all’interno del gioco fino al 3000 e oltre, festeggiando ogni fine secolo con quello che hanno chiamato il “Superbotto”, pubblicando video celebrativi, torte per l’occasione e quant’altro.
Solo chi ha amato Premier Manager ’99 potrà capire tutto questo, e farsi scendere una lacrima alla sola idea di Zaccheroni in copertina.