Negli ultimi giorni è montata una polemica che vede protagonista il regista Quentin Tarantino, messo sotto accusa da Uma Thurman per via di alcune scene dovute girare dall’attrice, in particolare una sequenza piuttosto pericolosa al volante di un’auto in Kill Bill.
L’attrice ha rivolto al regista una serie di accuse, poi parzialmente ritrattate, rivelando che i rapporti tra i due sono tornati alla normalità.
Quella raccontata dalla Thurman però non è l’unica scena incriminata, per le quali il regista sarebbe stato accusato di violenza nei confronti di alcune attrici: in particolare si tratta della scena dello sputo di Michael Madsen a Uma Thurman in Kill Bill, e le due scene di strangolamento ai danni della stessa Thurman, sempre in Kill Bill, e di Diane Kruger in Bastardi Senza Gloria.
Visto il polverone suscitato dalle numerosissime accuse nei confronti di alcuni uomini di punta dello showbusiness hollywoodiano, Tarantino si è difeso in una recente intervista a Deadline, ed oltre alle dichiarazioni di Uma Thurman, in suo supporto è venuta proprio l’attrice Diane Kruger.
“Per quanto riguarda la scena dello sputo, ho voluto farla io perché non mi fidavo di Michael Madsen. È un attore fantastico, ma proprio perché era una scena così delicata, ho preferito farla io, anche perché ero il regista, sapevo come avrei voluto che venisse. Così ho detto a Uma, devo farla. La farò io e la farò solo due volte, al massimo tre, perché non posso averti lì stesa a prendere sputi ancora e ancora perché qualcuno continua a sbagliare. Se dovessi sbagliare io anche al terzo tentativo e tu non vuoi girarla più, è colpa mia.”
Tornando al discorso dello strangolamento, queste sono state le dichiarazioni del regista:
“Francamente non ero sicuro di come girare quella scena. Pensavo tipo ad un palo dietro Uma, al quale attaccare la catena in modo da non esser visto dalla telecamera, ma poi stesso Uma suggerì di farlo per davvero. Metterle la catena intorno al collo e soffocarla. Non per lungo tempo ovviamente, ma altrimenti non sarebbe venuta bene. Uno può recitare, ma se si vuole la faccia rossa, le lacrime agli occhi eccetera, allora hai bisogno di strangolarlo.”
Dunque se quella dello strangolamento in Kill Bill era stata un’idea di Uma Thurman, per quanto riguarda Inglorious Basterds fu lo stesso Tarantino a chiederlo a Diane Kruger.
“Quando abbiamo girato Bastardi Senza Gloria sono andato da Diane è le ho detto, guarda, ti devo strangolare. Se giriamo la scena con un semplce tizio con le mani sul tuo collo e che non fa alcuna pressione, sembra un normale strangolamento da film. Sembra finto. Quello che vorrei fare, col tuo permesso, è di soffocarti, con le mie mani, in un primo piano. Lo facciamo per 30 secondi o giù di lì e poi mi fermo. Se dovessimo aver bisogno di una seconda volta, lo rifaremo. Dopodichè è finita. Due volte, e solo per questo lasso di tempo, e il responsabile degli stunt monitorerà tutto. E lei accettò.”
A confermare la versione di Quentin Tarantino è stata quindi la stessa Diane Kruger, con un post su Instagram in cui l’attrice esprime la massima solidarietà nei confronti di Uma Thurman per via di tutte le accuse che quest’ultima ha rivolto a Harvey Weinstein, e si esprime anche in difesa del regista, che nei suoi confronti si è sempre comportato con la massima professionalità.
Nel post si legge: “Vorrei solo dire che la mia esperienza lavorativa con Quentin Tarantino è stata una pura gioia. Mi ha sempre trattato con grande rispetto e non ha mai abisato del suo potere, o mi ha forzato a fare niente per cui non mi sentissi a mio agio.”
(Fonte: Deadline)