In un episodio monografico (e in solitaria) Andrea presenta le molteplici facce della produzione di Isaac Asimov.
Non c’è bisogno di spiegare chi sia Isaac Asimov. Per chiunque legga o si interessi di fantascienza, il suo nome è il primo che risuona nelle community, nelle librerie, negli articoli e nei libri di antologia delle scuole. E proprio questo è il problema: spesso Isaac Asimov non è solo il primo nome, ma anche l’unico. Il suo ruolo nella diffusione della fantascienza letteraria è stato così dominante che da molti è considerato il punto di partenza e di arrivo per la conoscenza di questo genere.
Proprio per questo, se ci seguite qui su Reading Wildlife avrete già notato che siamo piuttosto ironici sul suo ruolo, anche perché in molti casi le sue opere sono espressione di una scrittura abbastanza obsoleta, e che soprattutto per i nuovi lettori può avere un appeal limitato, se non addirittura allontanarli dalla fantascienza. Questo, almeno se ci si limita alle sue opere più famose: il ciclo della Fondazione, il ciclo dei Robot, il ciclo dell’Impero.
Ma Asimov ha scritto anche altro, molto altro. E forse alcune di queste opere “minori” nascondono storie e temi che si possono considerare ancora attuali, speculazioni più azzardate e sforzi di immaginazione più impressionanti. Dall’agenzia temporale de La fine dell’eternità al demone tascabile di Azazel, dalla ragazzina ultraempatica di Nemesis agli alieni tri-gender di Neanche gli dèi, oltre a molti racconti sorprendenti e in certi casi anche commoventi.
È davvero così: Asimov ha fatto anche cose buone, ma probabilmente non le conoscete. In questo episodio, ve le presentiamo.
Reading Wildlife torna venerdì 24 novembre con il preannunciato episodio dedicato alle creature frankensteiniane.
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