Red Dead Redemption 2 arriva su PC in forma smagliante
Red Dead Redemption 2, appena pubblicato su PC, è stato il gioco più importante del 2018, con buona pace di God of War che si è portato a casa il premio come gioco migliore dell’anno. Parlarvi ancora, approfonditamente, di cosa rende il gioco Rockstar un qualcosa di praticamente perfetto sarebbe ridondante, dal momento che già all’uscita della versione console pubblicammo una recensione più che esauriente – la potete trovare qui.
Infine quindi, Red Dead Redemption 2 è stato pubblicato anche sulla master race. Con un anno di ritardo, come fu per GTA V. Rockstar si è presa il suo tempo, ed è innegabile, ve lo dico fin da subito, che la versione PC sia la migliore tra quelle disponibili. Basterebbe la possibilità di vivere l’epopea di Arthur Morgan a 60fps per giustificare l’affermazione, dal momento che il framerate maggiore dona effettivamente tutto un altro piacere alla fruizione.
Rockstar però ha fatto molto di più, raggiungendo un livello di dettaglio incredibile, soprattutto se pensiamo all’estensione del gioco. Dettaglio personalizzabile attraverso decine di impostazioni grafiche, che possono anche spiazzare data la mole.
Non ci sono, inoltre, i classici preset basso-medio-alto-ultra, mentre c’è invece una voce dove possiamo scegliere tra diverse possibilità favorendo qualità o prestazioni. Di fatto, questo obbliga il giocatore a mettere le mani sulle varie impostazioni per poter ottenere il miglior rapporto tra performance e dettaglio.
Lo “smanettare” con le impostazioni grafiche è di fatto un obbligo in Red Dead Redemption 2, dal momento che la stessa Nvidia ha dichiarato che anche con una RTX 2080 non è possibile raggiungere in 4K i 60 fps e il dettaglio massimo. Immaginando che l’utente medio non abbia hardware da migliaia di Euro, è quindi naturale pensare che per la maggior parte dei giocatori ci sarà parecchio da giocare (ops!) con le impostazioni per avere il meglio da Red Dead Redemption 2, e soprattutto che ci sarà ancora da aspettare per vedere il gioco girare al suo massimo.
A questo c’è da aggiungere che presentando diverse ambientazioni, con effetti diversi o maggior concentrazione di NPC, il gioco non si comporta sempre stabilmente. Per farvi un esempio personale, giocando con i7-7700, GTX 1070 e 16GB di RAM (con gioco installato su HDD, dati i 150GB di spazio necessari), nonostante l’hardware gestisse quasi senza intoppi gli spazi aperti, una volta arrivato a Saint Denis il gioco ha iniziato a incontrare continui crolli di framerate data la quantità di NPC.
Senza dovere arrivare a Saint Denis sarebbe bastato avviare il benchmark interno prima di giocare (avevo un po’ di foga, scusate) per vedere i diversi scenari che il gioco offre, e come si comporta la configurazione scelta all’interno di questi. Il benchmark in questione mostra cambiamenti climatici, le aree aperte, le modifiche alla luce del gioco e la città, sia mentre si passeggia che in più rapide scene d’azione. Un altro punto a favore di Rockstar, che ha lavorato benissimo anche nel realizzare il benchmark.
Come avrete a questo punto capito, Red Dead Redemption 2 su PC è un gioco estremamente scalabile, che potete impostare come preferite per raggiungere quelli che sono i vostri obiettivi o le vostre preferenze. È presente all’interno anche la possibilità di regolare le impostazioni HDR, o di utilizzare il preset scelto da Rockstar per avere la maggior fedeltà artistica a quelle che erano le intenzioni dello sviluppatore.
L’HDR però non mi è sembrato funzionare correttamente, rendendo il gioco eccessivamente scuro, impossibile da leggere, nonostante il pannello utilizzato fosse lo stesso su cui ho giocato a Red Dead Redemption 2 su PS4 Pro, con HDR attivo.
La domanda che potrebbe sorgere spontanea a questo punto è: vale la pena faticare così tanto per impostare il gioco, invece di prenderlo semplicemente per PS4 Pro o Xbox One X? La risposta è semplicemente sì, perché effettivamente la resa è decisamente migliore. L’effettistica in generale è su un gradino superiore, con luci molto più realistiche, una nebbia mai vista prima e una pioggia bellissima. Le orme sulla neve, o nel fango, così come il muoversi nell’acqua, tutto è veramente impressionante. La draw distance è di un altro pianeta.
Si potrebbe obiettare che tutto questo era già bellissimo su console, e non sarebbe errato, ma qui siamo su un gradino superiore. Stesso discorso può essere fatto per le texture, o per tanti piccoli dettagli di cui difficilmente ci si accorge se non utilizzando il photo mode. Guardate il riflesso nell’occhio dello scoiattolo in questa immagine.
Ovviamente molti dettagli sono così piccoli da dover essere cercati, ma sono presenti nel gioco, a memoria della cura che il team ha riposto nella realizzazione delle più piccole cose. Se invece guardate al colpo d’occhio generale, senza soffermarvi più di tanto ai piccoli dettagli, Red Dead Redemption 2 su PC offre comunque un plus rispetto alle versioni console, mostrando più erba, una vegetazione più ricca e dettagliata, un maggior numero di animali e di NPC nelle zone urbane, e come detto degli effetti migliori di quelli di visti un anno fa. E la possibilità di arrivare a 60fps aggiunge quella fluidità estremamente piacevole anche in un gioco lento come RDR2. Se poi vi vanno bene i 30fps cappate il gioco e tirate su la qualità dei dettagli!
Insomma, Red Dead Redemption 2 è chiaramente uno dei giochi più belli di questa generazione, e arriva su PC in gran spolvero. Con alcuni problemi tecnici (al lancio erano ancora di più), che però stanno venendo velocemente risolti. Se non ci avete ancora giocato, o volete investire altre ore nella sua componente online, certamente la versione PC è un obbligo.