Il sospetto che Capcom fosse al lavoro su un nuovo Resident Evil aleggiava nell’aria da tempo, nonostante lo sviluppo del titolo sia in corso d’opera anche per Xbox One e PC, è stato scelto il palco di Sony per annunciarlo al mondo e probabilmente questa decisione è stata influenzata sopratutto dalle possibilità offerte dal prossimo Biohazard in ottica VR, ciò che è parso chiaro a tutti è la volontà di Sony di voler offrire titoli importanti da giocare in VR (possibilmente con la futura Neo) e Resident Evil 7 rientra tra questi. Abbiamo apprezzato molto il rilascio di una teaser demo giocabile sul PS Store in contemporanea all’annuncio, ovviamente l’abbiamo provata per voi e le first impression al riguardo sono state molto positive.
C’è da sottolineare che in realtà quanto visto non è nulla di completamente inedito, già all’E3 2015 Sony e Capcom avevano confezionato una tech demo per Project Morpheus dalla durata di pochi minuti denominata Kitchen, la vicenda si svolgeva all’interno di una cucina e in comune con il nuovo RE mostrava una scena analoga a quella vista nella nuova teaser demo, demo che va oltre i fatti di Kitchen e dura poco meno di mezz’ora. Non è chiaro se il dimostrativo dello scorso anno fosse parte del progetto Resident Evil 7 o se i ragazzi di Capcom hanno intravisto del potenziale (considerate le reaction del pubblico che l’ha provata, con una breve ricerca sul tubo potete giudicare voi) nella nuova tecnologia messa a disposizione da Sony che in qualche modo avrebbe potuto funzionare con un gioco di stampo survival horror in prima persona. Scegliere di rilanciare Resident Evil in questo modo, seguendo un’intuizione che avrebbe comportato un cambio radicale nelle meccaniche e nella tipologia di gioco era inevitabile per salvarlo da se stesso, considerando da dove il brand era partito e come è arrivato, completamente snaturato, ai giorni nostri.
Residenti Evil 7 promette di tornare a far respirare la paura dei primi capitoli, possiamo affermare che già così, senza VR, credere alle parole di Capcom non ci risulta troppo difficile anche se la demo giocabile non fa parte del gioco completo, è un teaser in puro stile P.T., apprezzabile se davvero il titolo manterrà il livello qualitativo intravisto nei pochi minuti di gioco disponibili. Senza troppo attendere ci ritroveremo all’interno di un’abitazione abbandonata privi di sensi, non sappiamo chi siamo o cosa ci facciamo lì, l’unica indicazione utile che appare su schermo è quella di trovare un uscita, il resto è un avanzare piano torcia in pugno in un ambiente macabro che in qualche modo riporta alla mente l’aria che si respirava all’interno della Casa di Raimi, con l’immancabile atmosfera tipica del primo Resident Evil, la sensazione è quella di ritrovarsi pienamente dentro un Biohazard ma visto e vissuto in prima persona. La cosa si farà interessante quando troveremo una videocassetta nella quale è registrato una sorta di episodio televisivo, o quello che sarebbe dovuto diventare, nel quale una troupe composta da tre individui, cameramen incluso, si avventura all’interno della casa in cui ci ritroviamo, definita stregata dall’euforico presentatore speranzoso di assistere a qualche evento paranormale, manco a dirlo quello in cui si ritroveranno sarà un incubo raccontato con un ritmo degno di un buon film horror dei tempi andati.
Il tutto è portato a schermo con particolare cura, visivamente il livello è alto così come le animazioni delle mani del protagonista e l’interazione dinamica con l’ambiente, la sensazione di esserci è assolutamente forte, molto più forte di quanto visto in produzioni analoghe. Seguendo la scia dei vari Outlast, Soma, P.T e compagnia bella, Capcom arriva un po’ in ritardo ma ribadisce con forza la volontà di voler ricollocare Resident Evil nella sua dimensione originaria: quella del survival horror. Non a caso quei giocatori che non hanno apprezzato il cambio di rotta sono stati gentilmente invitati a giocare con Umbrella Corps, bruscamente congedati da una serie che vuole tornare a poggiarsi sui punti di forza che l’hanno resa grande, sarà dato molto spazio all’esplorazione e alla risoluzione di enigmi vecchio stile, ma nel contempo non mancheranno momenti action, il fulcro della serie, lo zombi, ritornerà l’antagonista principe della vicenda che si svolgerà dopo gli avvenimenti di Resident Evil 6 ma presenterà un nuovo protagonista, a detta di Capcom una persona comune con la quale riusciremo a empatizzare subito, tutto a favore dell’immedesimazione.
Immaginare tutto queso in un contesto di Realtà Virtuale già così mette paura, sarà da vedere se Capcom s’impegnerà per offrirci un esperienza curata e di altissimo livello per tutta la sua durata e se davvero visivamente anche in VR si manterranno i livelli visti nel teaser demo. L’esperienza ci dice di non fidarci troppo e di aspettare ad esultare, ma ragazzi, qui la puzza di giocone si sente tutta, i presupposti ci sono, l’entusiasmo anche, non ci rimane che sperare nel miracolo e di vederlo concretizzato sugli scaffali i primi del 2017, finestra di lancio nella quale Capcom ha posizionato la release date. Noi come al solito vi consigliamo di continuare a seguirci per rimanere aggiornati con tutte le novità al riguardo. Nel frattempo incrociamo le dita.