Ridley Scott si scaglia contro i cinecomic e i loro script definendoli “noiosi”
Mentre gli appassionati di cinema si preparano al debutto di House of Gucci, il regista del film, Ridley Scott, si scaglia, in maniera anche molto diretta, contro i cinecomic. È accaduto nel corso di una vasta intervista con Deadline, nel corso della quale sono stati toccati diversi argomenti.
Dall’attesa pellicola dedicata a una delle famiglie più celebri della moda italiana e mondiale, al discusso sequel del Gladiatore, trova spazio anche una critica al cinema in generale e, al mondo dei cinecomic, in particolare. Un mondo che l’apprezzato regista non sembra gradire più di tanto, e per una semplice motivazione: gli script che, a suo dire, sono troppo noiosi.
“I [film] sui supereroi sono noiosi come la m***a. Gli script non sono assolutamente buoni. Penso di aver fatto tre film sui supereroi scritti bene. Uno è Alien con Sigourney Weaver; un altro è Il Gladiatore; e l’ultimo è Blade Runner con Harrison Ford. Quelli sono film sui supereroi. Perché, dunque, queste tipologie di film non hanno storie migliori? Chiedo scusa per esser andato fuori strada, ma, andiamo… si salvano principalmente grazie agli effetti speciali e sta diventando noioso anche per tutti coloro che lavorano in quel settore.”
Un giudizio decisamente duro, insomma, dato non tanto al prodotto in sé, quanto alla qualità della scrittura dello stesso. Non risultano noiosi perché ormai se ne vedono troppi, per esempio, ma perché basati su storie scritte male, a detta di Scott, e ci troviamo, dunque, davanti una semplice opinione personale.
Il sequel del Gladiatore
Nella sua critica, Scott ha dichiarato – come potete leggere più in alto in questa news – che tra i suoi tre film sui supereroi, troviamo anche Il Gladiatore. A 21 anni di distanza dal debutto del film nelle sale – e con 5 premi Oscar e due Golden Globe, oltre a tantissimi altri riconoscimenti – sappiamo che il sequel è attualmente in lavorazione e, ovviamente, l’argomento non poteva non essere toccato anche in questa occasione.
Come rivelato nei mesi passati, il sequel si focalizzerà su Lucio Vero, figlio di Augusta Lucilla – sorella dell’Imperatore Commodo – e nipote di Marco Aurelio. Alla regia ci sarà lo stesso Scott e le riprese, secondo quanto ha dichiarato recentemente, dovrebbero iniziare subito dopo quelle di Napoleone. Interrogato in merito ai motivi che lo hanno spinto verso il sequel, il regista ha dichiarato:
“Il film è già scritto. Abbiamo un percorso preciso da seguire e un obiettivo da raggiungere. Non si può semplicemente fare un altro film sul Gladiatore. Devi continuare a seguire la strada… di elementi lasciati dal film precedente ce ne sono a sufficienza, devi solo andare avanti.
Mi piace fare film storici. Adoro la ricerca, il creare le atmosfere di quel periodo. Quando penso a ciò che abbiamo fatto con il primo Gladiatore… non per essere critico nei confronti di altri progetti visti prima, ma non ero un gran sostenitore dei film epici ambientati in epoca Romana, sinceramente. Mi sembravano finti, e quando mi chiesero di leggere uno script, non mi piacque.
Tuttavia, la persona che me lo diede, mi mostrò anche un’illustrazione di Jean-Léon Gérôme. È ambientata nel Colosseo e, in angolo, c’è questo tizio che sta per infilzare un altro povero bastardo. Gli tiene l’arma puntata al collo, e guarda gli spalti in attesa del permesso per uccidere. Fu allora che realizzai come una cosa simile non si fosse mai vista prima e decisi di farlo. Non finii neanche di leggere lo script.”
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