A Romics 28 abbiamo avuto il piacere di intervistare Max Alto, storica voce del doppiaggio (oltre ad essere direttore del doppiaggio), noto per Aladdin ma anche per aver doppiato importanti attori come Casey Affleck o Emile Hirsch. Qui trovate una prima parte dell’intervista e poi il video completo
Uno dei primissimi personaggi che hai interpretato, che ti ha lanciato artisticamente, è stato Aladdin. Che ci puoi dire a riguardo?
Sì, Aladdin è stato il momento di svolta. Io ho iniziato a doppiare da quando ero bambino, ma c’è stato un momento di crisi in cui lavoravo meno e facevo cose meno importanti e poi è arrivato questo personaggio.
Quando arrivi ad un certo livello artistico, riguardando la tua carriera, ci sono dei personaggi che magari non avresti doppiato?
Io penso che tutto è servito. Secondo me dobbiamo entrare nel merito di quello che è il lavoro, la professione e non solo la parte divertente e quello che ci piacerebbe fare. Ho fatto questo mestiere con il massimo della serietà, e raramente ho scelto di non fare qualcosa, ma non per il personaggio quanto invece per non lavorare con alcuni direttori o alcune società per altri motivi. Però in generale il lavoro va accettato.
Sicuramente post Aladdin c’è stato un momento d’oro, soprattutto per quanto riguarda gli anime, in cui ho fatto davvero di tutto, anche grazie ad un periodo storico di sodalizio forte con Fabrizio Mazzotta che dirigeva per Francesco Di Sanzo, che in quel momento era “innamorato” artisticamente di me quindi mi faceva fare tutto.
Differisce tanto il lavoro tra un’opera occidentale e quel che proviene dall’Oriente?
Io mi devo basare sull’esperienza personale, e ti dico di sì. Poiché sul fronte orientale doppiavo cartoni animati, mentre in Occidente il più delle volte erano live action. Anche quando hai a che fare con l’animazione, in Oriente c’è un’impostazione per noi lontana, che non ci appartiene molto…
Qui sotto trovate il video con l’intervista completa