Ancora tensioni tra la comunità LGBT e J.K. Rowling
Nuovo capitolo dello scontro tra la comunità LGBT e J.K. Rowling, sfociato questa volta in un atto di vandalismo nella città di Edimburgo.
A essere colpite sono state le impronte rilasciate dall’autrice sul cemento della propria città natale, imbrattate con della vernice rossa. Un atto che pare rivendicato da un membro della comunità LGBT, come suggerisce la bandierina con i colori della comunità trans accanto alla macchia.
jk rowling’s handprints completely ruined with red paint and with a trans flag planted in the corner. this is modern art pic.twitter.com/UsS0RRkw8e
— victoire (@siriusclaw) July 12, 2020
Come ricorderete la Rowling era stata al centro di numerose polemiche dovute al fatto di aver rilasciato dichiarazioni considerate transfobiche.
“Conosco e amo persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la possibilità per molti di discutere della propria vita in maniera seria. Non è odio dire la verità”, o ancora: “L’idea che donne come me, che hanno simpatizzato con i trans per decenni, sentendosi simili perché vulnerabili nello stesso modo in quanto donne, ad esempio alla violenza maschile, odino i trans perché pensino che il sesso sia reale ed abbia delle conseguenze, non ha senso”.
La polemica si è rapidamente accresciuta. Diverse persone hanno preso posizioni forti verso le dichiarazioni della Rowling, che si è difesa sostenendo che la sua affermazione non volesse essere discriminatoria. Anche alcuni grandi scrittori, come Stephen King, il quale non ha esitato a cancellare qualsiasi riferimento all’autrice di Harry Potter sui propri canali social.
Più pacata era stata Margaret Atwood, la quale aveva discusso la posizione della Rowling in un suo articolo basato su genere e sessualità. In generale le dichiarazione della scrittrice scozzese le hanno attirato numerose attenzioni sgradite, anche tra i fan, molti dei quali si sono sentiti traditi dall’autrice di una saga che ha fatto dell’integrazione uno dei suoi punti di forza.