Saga, l’epopea fanta-fumettistica adatta a ogni tipo di lettore
Ibridando suggestioni fantascientifiche da space-opera a elementi fantasy e weird Brian Vaughan crea un universo immaginifico originale ed elettrizzante, a lui è affidata la sceneggiatura di Saga mentre Fiona Staples si occupa di dare vita alle idee del collega grazie alle sue illustrazioni magnifiche. Molteplici sono le tematiche sociali, sessuali ed emotive che vengono presentati nei vari episodi di questa imponente epica futuristica, Saga è un’opera in cui immergersi totalmente perché al suo interno ci sono vari universi che collimano in pirotecniche esplosioni fantastiche. E se non basta ci sono molti altri motivi per leggere Saga.
Saga, una storia d’amore, guerra e magia
Seguendo un tropo del moderno storytelling i nostri protagonisti appartengono a due fazioni/civiltà rivali che sono da anni in perenne lotta, ma nonostante ciò finiscono irrimediabilmente per innamorarsi. Pur sfruttando la falsariga degli enemies to lovers Saga ci presenta la storia sentimentale di Marko e Alana in tutta la sua potenza narrativa mentre nell’universo imperversa la guerra tra gli abitanti di Landfall (umanoidi alati) esperti tecnocrati e del popolo di Wreath (umanoidi “caprini”) devoto alla spiritualità e alla magia.
Marko, un semplice soldato di Wreath, viene catturato e trascorre i suoi giorni in prigionia su Landfall e la sua secondina è la bella Alana; i due finiscono per amarsi durante la lettura di un romanzetto rosa (Galeotto fu il libro e chi lo scrisse). I due “nemici” riescono a fuggire con il frutto del loro amore, la bambina di sangue misto Hazel (che è anche la voce narrante di Saga), mentre vengono braccati dalle potenze che vogliono impedire la loro unione perché simbolo di una pacifica convivenza tra nemici secolari.
Le diversità di Marko e Alana simboleggiano le contrapposizioni socio-culturali di Landfall e Wreath ma fungono anche come metafore narrative per descrivere il nostro mondo, in perenne equilibrio tra le forze del passato folclorico e del futuro progressista. Non solo, i due mondi sottendono alcuni degli ingredienti principali dell’universo di Saga, ovvero una commistione riuscita di Fantasy, delicatezza fiabesca, irruenza punk-rock futurista e la fantascienza a cui vanno aggiunti gli archi di crescita dei personaggi dai pregnanti risvolti intimisti.
Eroi, antieroi e Gatto Bugia
In Saga la moralità è un ente labile che viene manipolato dai protagonisti stessi che sono vittime di attacchi di pacifismo totale o furia guerriera, questa volubilità non serve a sottolineare la “bipolarità” dei personaggi ma semplicemente a denotare che qualunque essere vivente se sottoposto a un’esistenza travagliata può manifestare comportamenti più tetri. Saga ci offre un campionario unico di attori narrativi che oscillano tra il totale cinismo e l’altruismo e in tutto quello che c’è in mezzo. Lo stesso Marko, che segue una filosofia pseudo-buddhista non violenta, si lascia trascinare dalle pulsioni e uccide senza pensarci, mentre Alana è un’irruente testa calda che fa spesso scelte di cui pentirsi. Tipo imbottirsi di droga a lavoro.
Ma è molto più interessante soffermarsi su Il Volere, il Segugio e il Gatto Bugia, le vere star di Saga. Landfall e Wreath per catturare i rispettivi traditori ingaggiano due cacciatori di taglie, Il Volere (un essere umano) e Il Segugio (una donna aracnide) che erano anche amanti. Il Volere è un mercenario tutto d’un pezzo, porta a termine i propri incarichi, e non si arrende mai.
Tuttavia il suo codice d’onore può essere stemperato dai guadagni facili, da una vita più oziosa e dalla presenza di donne provocanti. La sua moralità, nonostante sia un assassino al soldo delle macro-potenze galattiche, può andare incontro anche ai bisogni dei più deboli e degli innocenti. Anche se non batte ciglio quando c’è bisogno di fare una strage; Il Volere è un personaggio complesso anche se apparentemente stereotipato e dalla semplice immedesimazione. Era un uomo travagliato da relazioni amorose auto-distruttive, un passato da alcolista e una vita passata sempre in prima linea difronte al pericolo mortale.
Il Segugio al contrario è una donna impulsiva, sanguinaria e violenta che si nutre con sadismo delle debolezze di coloro che affronta e ama. Nonostante un ritratto poco lusinghiero è impossibile non creare un legame empatico con questo personaggio non monodimensionale, perché nel suo trascorso si scoprono piccole gemme oscure che la fanno trasparire anche come un modello positivo. Ma il personaggio migliore di Saga è indubbiamente il Gatto Bugia, un gatto dalle grosse dimensioni che accompagna Il Volere nelle sue missioni e che sibila “BUGIA!” ogni qual volta percepisce una menzogna.
Una resa artistica stellare
Ciò che ha portato Saga a vincere numerosi riconoscimenti e premi (come gli Eisner e Hugo Awards), oltre alla solida sceneggiatura di Vaughan, è riconducibile all’innegabile talento di Fiona Staples che è stata in grado di concretizzare i mondi fantastici che popolano tutte le sue tavole. Una forze espressiva e artistica che si connatura di una splendida vitalità cangiante, evidente dalla variegata palettatura cromatica che restituisce al lettore universi esplosivi e mondi alieni esotici e accattivanti; per non parlare del bestiario fanta-alieno e della cornucopia di esseri bizzarri che bazzicano i pianeti di Saga. Le scene di combattimento, esplorazione, di navigazione cosmica e sesso sono ben calibrate a livello di pathos comunicativo, di resa dei movimenti e dallo splendido tratto che viene nitidamente riempito dal colouring.
Un cosmo inclusivo
L’universo narrativo di Saga è un cosmo inclusivo per tutti i tipi di lettori, poiché i nostri autori si sono preoccupati di inserire nella loro epopea fumettistica profondi temi sociali e politici che tutt’ora caratterizzano la nostra contemporaneità. In Saga non ci sono solo battaglie, avventure spaziali, lotte tra assassini e siparietti comici deliranti ma un palcoscenico del tutto atipico per discutere dei temi razziali, gender e lgbt/queer. Infatti non pochi sono i personaggi che vivono un’esistenza osteggiata dalle autorità politiche per via della loro sessualità, appartenenza politica o etnica.
I personaggi di Saga affrontano queste imposizioni tiranniche che creano soltanto divisioni; oltretutto molte tavole sono dedicate alla lotta contro i soprusi della guerra, gli stupri, la deportazione, la segregazione etnica, la tratta degli schiavi di natura sessuale e la pedofilia. Saga propone anche interessanti personaggi femminili, svincolati dalla retorica stereotipata delle badass woman guerriere, come la madre di Marko paziente figura che dispensa saggi consigli, la irriverente babysitter fantasma Izabel che stupisce per il suo coraggio e black humour, e la stessa Alana che oltre a saper combattere sa affrontare le avversità senza sfoderare la sua pistola.