Morte e sangue di nuovo protagoniste nel prossimo titolo di FromSoftware
Tutti ce lo aspettavamo come uno dei titoli di punta della conferenza Sony, invece FromSoftware a grande sorpresa sceglie il palcoscenico di Microsoft per svelare al pubblico il tanto chiacchierato nuovo titolo che per un anno è stato protagonista di tante speculazioni da parte dei fan. Sarà un nuovo Bloodborne? Troveremo gli stilemi del classico Souls? Segnerà il ritorno della serie Tenchu? Si tratta di una nuova IP completamente nuova?
Dal primo trailer mostrato, in qualche modo tutte queste domande hanno trovato risposta affermativa e negativa allo stesso tempo. Troppo presto per parlare ovviamente, ma il filmato è pieno di input in grado di farci percepire la natura del titolo. Innanzitutto è evidente l’ambientazione scelta, il Giappone Feudale grande protagonista di molte epopee asiatiche (periodo Sengoku del XVI secolo). Ci viene presentato un misterioso samurai che in un duello con un altro guerriero perde un braccio. Al suo risveglio, l’arto è sostituito da una strana protesi ossea. Non è chiara quale sia la natura di essa, ma è evidente che ancora una volta forze mistiche e misteriose muoveranno le fila degli eventi e dipingeranno un mondo, come da classica tradizione nelle opere del team giapponese, marcio, corrotto, crudele e oscuro. La visione degenere (dall’altissima cifra artistica ovviamente) di un periodo storico comunque sempre affascinante da trattare. Un mood già visto in Nioh che FromSoftware ripropone in una chiave ancora più viscerale e truculenta. Oltre al setting, un altro elemento ci ha fatto pensare all’eredità di Tenchu: lo stealth. Non abbiamo visto il protagonista direttamente coinvolto in attacchi furtivi, ma parecchi frangenti del filmato lo hanno ritratto nell’atto di nascondersi nelle ombre, sgattaiolare sopra i tetti senza farsi vedere, e prepararsi per agguati letali. Eppure l’anima ancora più manifesta di Sekiro è quella action, che pare riprendere l’agile svolta di Bloodborne ma evolverla ulteriormente.
Nello specifico abbiamo visto diverse scene estremamente dinamiche in cui grossi nemici sbalottavano il nostro avatar a destra e sinistra e un veloce sfruttamento delle verticalità nel level design, grazie ad un rampino, probabilmente integrato nel braccio “artificiale”, in grado di aggrapparsi a molte superfici, nonché ai nemici stessi, come dimostrato in una scena in cui di fronte ad un gargantuesco nemico in armatura sopra il cavallo, il rampino veniva utilizzato per accorciare le distanze o semplicemente fornire nuove strategie di attacco. E parlando di combattimento, anche in questo caso la cifra frenetica del titolo pare evidente. Forse meno incentrato su schivate e rotolamenti visti nei precedenti souls, ma più focalizzato su attacco e difesa. Abbiamo visto sgorgare dall’incontro delle lame avversarie scintille a profusione, sintomo che qualche sorta di “parry” o difesa attiva sarà alla base del gameplay, nonché per un attimo abbiamo notato il protagonista aprire una sorta di scudo a ventaglio per incassare il colpo senza danni. Alcuni movimenti o animazioni particolari, come quello che sembra uno switch da un’arma all’altra (l’ascia in questo caso) ci hanno fatto prepotentemente pensare a Bloodborne. In generale è evidente come ci troviamo di fronte sicuramente a quello che sarà un action game, definito sicuramente da diverse meccaniche collaterali, alcune intraviste, come lo stealth, altre probabilmente tutte ancora da svelare (come il versante gestionale). Facile poi intuire che da sfondo ci sarà la solita trama articolata ma criptica piena di simbolismo e sotto testo da scovare.
Il trailer si chiude con un enorme avversario nerboruto, mezzo umano e mezzo demoniaco/corrotto, a dimostrazione, insieme ad un serpente gigante che si palesa proprio negli ultimissimi istanti, che il setting non sarà propriamente realistico. Questo uccide il nostro protagonista, che esanime ma circondato da una potente luce, si alza nuovamente e con un balzo infila la katana nel collo dell’avversario. Un dettaglio che non lascia alcun dubbio sul fatto che ancora una volta, la dipartita a differenza di altri videogiochi, nella poetica di FromSoftware assume sempre un significato diverso, tanto metanarrativo quanto espediente ludico per introdurre chissà quali tipi di nuove meccaniche.
Il gioco uscirà nel corso del 2019 su PS4 e ovviamente, X Box One. Rimaniamo in attesa di nuovi aggiornamenti.