Alla scoperta della storia attraverso gli occhi dei personaggi delle serie TV
Quando si parla di storie incredibili, spesso la realtà supera la finzione. È per questo che esistono così tante serie TV storiche. Il passato è infatti una delle maggiori fonti di ispirazione per gli sceneggiatori, che possono attingere da un bacino pressoché illimitato di personaggi memorabili: dalla regina Elisabetta alla banda della Magliana, passando per Leonardo da Vinci. Ogni epoca è pregna di un fascino unico che la distingue dalle altre e la rende capace di venire incontro alle esigenze di intrattenimento degli spettatori più disparati.
Allacciamo le cinture della macchina del tempo e partiamo per un piccolo viaggio alla scoperta delle serie TV storiche più importanti.
Serie TV storiche: che cosa sono?
Prima di squarciare definitivamente lo spazio-tempo prendiamoci un attimo per riflettere: dobbiamo prima sapere bene cosa stiamo per incontrare. Una serie TV storica, per definirla in modo semplice, è un prodotto audiovisivo seriale in cui sono presenti personaggi storici realmente esistiti, che vivono da protagonisti le vicende narrate. Romanzo Criminale è una serie storica, poiché i componenti della banda della Magliana sono realmente esistiti; mentre Gomorra non lo è, sebbene la Camorra sia un gruppo dolorosamente presente nella storia contemporanea.
Serie Tv storiche: una classificazione in base al punto di vista
L’intento di questo nostro viaggio nel tempo non è stabilire quali siano le migliori serie TV storiche. Ciò che ci interessa è cercare di classificarle in base al punto di vista dal quale viene filtrata la Storia. Possiamo quindi riconoscere quattro categorie:
- Monarchia: appartengono a questo novero le serie TV storiche che pongono al centro della narrazione una figura di potere, come un sovrano o un imperatore, e si concentrano sulla sua vita, i pensieri e gli stati d’animo. The Crown e Caterina la Grande ne sono due esempi.
- Corte: questi prodotti pongono l’accento sugli eccessi e lo sfarzo in cui sguazzano i nobili nelle corti. Sesso e sangue sono i principali ingredienti di un cocktail esplosivo. I Tudors e I Borgia appartengono a questa categoria.
- Uomini straordinari: Da Vinci’s Demons e Marco Polo mettono in luce nuovi aspetti di personaggi storici arcinoti, senza paura di sconfinare nel fantasy più spinto e abbandonare la fedeltà alle fonti.
- Criminali: le serie TV storiche che parlano di criminali donano allo spettatore una nuova chiave di lettura, un punto di vista alternativo sui fatti che ha studiato sui libri di scuola. I personaggi di Peaky Blinders e Romanzo Criminale vedono il mondo dal basso, ma puntano molto in alto.
Messe in chiaro le quattro categorie, possiamo finalmente girare la chiave e accendere il motore della macchina del tempo. Si parte!
Serie TV storiche: monarchia e solitudine
The Crown (2017-in corso)
The Crown è la più famosa tra le serie TV storiche contemporanee, capace di ottenere un notevole successo di critica e pubblico sin dalla sua prima apparizione nel 2017 su Netflix. La narrazione segue la regina d’Inghilterra Elisabetta II nel corso del suo lunghissimo regno, soffermandosi sugli eventi più importanti. La peculiarità che rende unico il racconto è il punto di vista scelto dall’ideatore Peter Morgan: il vero motore che scandisce l’avanzare della vicenda sono le espressioni della sovrana, costretta a mantenere sempre un contegno impeccabile e a nascondere un disagio crescente.
Come il titolo lascia presagire la protagonista della serie è la corona, o meglio il peso che essa può esercitare sulla testa di chi la indossa. Sono infatti numerosi i momenti di miseria completa che Elisabetta si trova a fronteggiare, nonostante la ricchezza e gli agi di cui dispone. Il suo è un potere che si sta dissolvendo, sempre più vuoto e cerimoniale. Coloro che le stanno intorno, così come la Storia, la trattano con indifferenza, le mancano di rispetto, la costringono alla solitudine. Elisabetta vive il dramma di non essere più indispensabile per nessuno, con tutto ciò che ne deriva. Invecchia nel suo mondo ovattato e si accorge di essere sempre più lontana dalla realtà quotidiana, in una continua lotta tra rabbia e rassegnazione. The Crown si avvale di uno stile narrativo sottile e di un cast stellare (nella terza stagione la regina è interpretata dal premio Oscar Olivia Colman) per raccontare una grande, dolorosa verità: anche i reali sperimentano sulla propria pelle i drammi della quotidianità.
Caterina la Grande (2019)
Così come The Crown, Caterina la Grande fa parte delle serie TV storiche che si avvalgono di una figura attoriale centrale molto forte proveniente dal cinema per settare subito la qualità a un livello superiore. La zarina interpretata da Helen Mirren è una donna forte e senza scrupoli, capace prima di ordire un complotto contro il marito e poi di mantenere il trono sino alla fine dei propri giorni. Uno dei temi più importanti della serie è quello della donna al potere: per tutta la durata del suo regno Caterina deve affrontare orde di uomini che mettono in dubbio la sua legittimità, pronti a tutto pur di destituirla.
Dal canto suo, la sovrana non ha paura di utilizzare tutte le proprie armi, tra cui spiccano una certa accezione possessiva del sesso e un gusto per lo spargimento di sangue innocente. Il peso della corona si sente però anche nella grande Madre Russia: Caterina è costantemente divisa tra il desiderio di governare e quello di mollare tutto per vivere in pace il proprio amore per il generale Grigory Potemkin, destinato invece a rimanere clandestino per via della posizione sociale dei due. Come in The Crown, quindi, il sangue blu è una grande fortuna, ma può trasformarsi in una condanna.
Serie TV storiche: eccessi a corte
I Tudors (2007-2010)
Per capire quanto gli scandali a corte siano centrali nella serie ideata da Michael Hirst basta pensare che Scandali a corte è il sottotitolo ufficiale della versione italiana. I Tudors elevano gli eccessi a cifra stilistica e fanno del sesso la propria principale fonte di spettacolo. Enrico VIII, interpretato dal bellissimo Jonathan Rhys Meyers, è un sovrano onnipotente dagli appetiti insaziabili, con un fisico statuario e un disinteresse pressoché totale per la religione, stravolgendo completamente la propria controparte storica. Non sente minimamente il peso della corona, anzi sembra avere il privilegio di godere solo dei lati positivi della posizione.
La corte inglese rappresentata nella serie Showtime ha perso ogni punto di contatto con la realtà, come se vivesse in una dimensione parallela. I Tudors si concentra a tal punto sull’esaltazione dell’eccesso che si dimentica di cogliere le molteplici opportunità offerte dal periodo storico in cui è ambientata: la peste nera, per esempio, è liquidata in una sola puntata con una carrellata sui cadaveri di donne bellissime. La lotta al papato condotta per tutta la vita da Enrico VIII si riduce al semplice desiderio di avere un figlio maschio e sposare Anna Bolena. Bocciata dalla critica per le inesattezze storiche e l’eccessiva superficialità, I Tudors è a tutti gli effetti una serie guilty pleasure.
I Borgia (2011-2013)
Da una serie TV storica in costume a un’altra. I Borgia condivide molti degli aspetti già visti in I Tudors, ma si arricchisce di un arco narrativo in più inerente ai giochi di potere. L’onnipotenza dei Borgia negli anni del papato è la principale attrazione: a fare spettacolo sono soprattutto gli ambienti, i costumi e i passatempi sfarzosi della famiglia. Il potere dona ai Borgia la possibilità di staccarsi dalla realtà per vivere al massimo una vita di eccessi e sesso sfrenato, al punto tale da dimenticarsi tutto il resto.
Molte delle puntate non sono infatti altro che un susseguirsi di scene che alternano lussuria e violenza, lasciando poco spazio alla trama vera e propria. Per quanto riguarda le vicende politiche i personaggi sembrano fare proprio il detto erroneamente attribuito a Machiavelli, “il fine giustifica i mezzi”. I Borgia sono soggetti senza scrupoli capaci di tutto pur di ottenere ciò che vogliono: corruzione, omicidio, tradimento sono tutte monete di scambio abituali. Come tutte le serie TV storiche sugli eccessi a corte, quella andata in onda su Sky Atlantic verrà ricordata più per la raffinatezza dei costumi che per la consistenza narrativa.
Serie TV storiche: uomini straordinari
Da Vinci’s Demons (2013-2015)
Quando pensiamo a Leonardo Da Vinci immaginiamo sempre un geniale uomo un po’ attempato con il barbone. Da Vinci’s Demons, come tutte le serie TV storiche di questa categoria, stravolge il nostro immaginario donando a un arcinoto personaggio storico nuove caratteristiche.
Il Leonardo della serie Starz è infatti un aitante venticinquenne, un seduttore e un avventuriero. Passa le giornate nella bottega del suo maestro Verrocchio, che venera come un padre, ma sogna di ricongiungersi con la madre, misteriosamente scomparsa. Il desiderio di una famiglia lo porta a vivere quella che è una classica vicenda fantasy, una quest che lo conduce in terre sconosciute e inospitali con un gruppo di compagni dalle abilità differenti.
L’atmosfera da gioco di ruolo è rafforzata anche dalla presenza della setta religiosa dei Figli di Mitra e dell’artefatto magico da recuperare, rappresentato in questo caso dal Libro delle Lamine. Da Vinci’s Demons non si preoccupa troppo dell’aspetto psicologico del protagonista, ma comunque gioca sul conflitto tra il desiderio di conoscenza e i limiti fisici e morali della realtà.
Marco Polo (2014-2016)
Marco Polo condivide molte caratteristiche con Da Vinci’s Demons, ma è passata alla storia per un motivo ben più infelice: pur con un budget a disposizione tra i più alti dell’intero panorama della serialità mondiale non è andata oltre le due stagioni. Nonostante fotografia, costumi, regia e panorami siano davvero impeccabili, la trasformazione di Marco Polo in uno scout-avventuriero campione di arti marziali ha lasciato interdetta la maggior parte del pubblico e della critica.
Lo show soffre inoltre di continui sbalzi tematici, come se al suo interno gli sceneggiatori avessero cercato di includere troppi intenti eterogenei: gli eccessi a corte (nel pilot è presente un montage che mette in scena un’orgia) si mescolano con la retorica dei signori della guerra; i giochi di potere vanno a braccetto con un arco narrativo fantasy, il tutto mentre il protagonista trova il tempo di innamorarsi e di percorrere in lungo e in largo le infinite distese di steppe e deserti che compongono i possedimenti di Kublai Khan.
Serie TV storiche: dalla parte dei criminali
Peaky Blinders (2013-in corso)
1919. La Prima Guerra Mondiale è appena finita e le strade di Birmingham sono piene di lavoratori, ex soldati traumatizzati, poveri che vivono alla giornata e bambini rimasti senza genitori. È questo l’ambiente che vede crescere l’influenza dei Peaky Blinders, famiglia di zingari che parte dal business delle corse dei cavalli per arrivare a controllare tutti gli affari illeciti della città e non solo.
Quella ideata da Steven Knight è una delle serie TV storiche più famose in assoluto e adotta il punto di vista dei criminali per raccontare i lati più crudi del periodo tra le due Guerre Mondiali. In un’Inghilterra in cui lo stato è assente e i ricchi vivono chiusi nelle proprie case il crimine diventa l’unica fonte di sostentamento per i poveri, nonché l’unico modo per aspirare a qualcosa di meglio. Peaky Blinders è la storia di una minoranza odiata e bistrattata che si riscatta, di un uomo ambizioso che finisce per distruggere tutto ciò che di buono riesce a costruire, di personaggi secondari magistralmente caratterizzati, di un’atmosfera resa indimenticabile dalla colonna sonora e da attori di assoluta caratura (Cillian Murphy, Tom Hardy, Adrien Brody e Sam Claflin solo per citarne alcuni).
Romanzo Criminale (2008-2010)
Romanzo Criminale è forse la serie più importante nell’intero panorama delle produzioni italiane, perché ha saputo alzare l’asticella della qualità conquistando pubblico e critica internazionale. La combinazione di elementi che ha portato al successo è tanto semplice quanto perfetta: storia basata su fatti di cronaca nera realmente accaduti, personaggi ben caratterizzati, dialoghi tra l’italiano e il romanesco concisi e mai banali, atmosfera degli anni di piombo fedelmente ricreata in ogni suo aspetto.
Così come i Peaky Blinders, la banda della Magliana si rende protagonista di un’inarrestabile ascesa che la porta da un piccolo bar di periferia al controllo totale su Roma, con il benestare della malavita organizzata e persino dei servizi segreti. Il crimine è di nuovo l’unico mezzo a disposizione della povera gente per migliorare il proprio status, mentre le relazioni tra i personaggi rispecchiano perfettamente il mood del periodo storico.
Gli anni di piombo sono densi di divisioni politiche e ideologiche, e proprio per una divergenza su questi argomenti la banda alla fine si sfalda, originando una lotta intestina che è l’inizio della fine. Romanzo Criminale è un vero must watch per gli appassionati di serie TV storiche.
Le serie TV storiche non sono un genere unico, ma accolgono al proprio interno una grande varietà di narrazioni. Il punto di vista è il fattore decisivo, capace di stravolgere completamente la visione consolidata di un certo periodo storico. Per trovare il proprio preferito non resta che vederne il più possibile!