La quarta stagione di Sherlock è appena terminata, e ci si sta interrogando sul futuro dell’investigatore di Baker Street.
Avvisiamo che la news che segue contiene SPOILER, per cui se non avete ancora visto il finale di stagione proseguite la lettura a vostro rischio e pericolo.
Alla fine di The Final Problem, i personaggi interpretati da Benedict Cumberbatch e Martin Freeman sono di nuovo nelle loro stanze al 221B di Baker Street a risolvere casi.
I due sono anche visti uscire da un edificio chiamato Rathbone Place, un omaggio all’attore Basil Rathbone che ha interpretato Sherlock Holmes nei film degli anni ’30 e ’40.
Stando ai due scrittori dello show, Mark Gatiss e Steven Moffat, gli eventi alla fine di The Final Problem, potrebbero essere solo l’inizio…
Se ci fosse una stagione cinque, e sembra che tutte le parti in causa sarebbero ben contente che ci fosse in futuro, partirebbe da questo punto, stando agli autori che hanno indicato che l’Holmes di Cumberbatch ha scoperto l’umanità che sta al cuore della brillantezza del detective.
Gatiss ha spiegato: “La nostra idea originale era di tornare all’inizio e vederli da giovani, e… resettare ai valori iniziali. Ma penso che quello che è effettivamente successo sia che abbiamo fatto la storia di come lo Sherlock Holmes e il Dottor Watson che abbiamo sempre conosciuto, siano poi effettivamente diventati loro due.
Abbiamo terminato con Rathbone Place perché in effetti se deciamo di tornare indietro, e ci piacerebbe molto, potremmo iniziare molto facilmente con una bussata alla porta e Sherlock che dice a John “Vuoi venire fuori a giocare?”. Insomma alla fine sono diventati i due eroi che abbiamo sempre voluto che fossero”.
Moffat ha aggiunto: “Credo che Sherlock abbia finalmente capito che è più forte e intelligente di Mycroft, ma non perché sia effettivamente più intelligente, anzi lo è di meno, ma perché le sue emozioni, le sue relazioni con gli altri esseri umani e la saggezza che ha acquisito da tali connessioni, lo hanno reso più forte.
Capisce anche che Eurus che non ha connessioni con nulla, è puramente cervello e non capisce nulla di cosa significhi essere umani. Ciò gli fa capire che tutto ciò da cui ha tentato di scappare e di negare riguardo sè stesso, è proprio ciò che lo ha reso più forte. Non è intelligente come Eurus, nè come Mycroft, ma vincerà sempre contro di loro perché è migliore, ed è più forte. È così che diventa lo Sherlock Holmes di Basil Rathbon e Jeremy Brett, quello a cui siamo abituati. il vecchio saggio… che è comunque terrificante e freddo come non mai, ma che ha un cuore di cui non si può dubitare”.
Riguardo la possibilità di una quinta serie, Moffat ha detto: “Se questa fosse l’ultima volta – non l’abbiamo pianificato, ma potrebbe esserlo -, la finiremmo qui. Non l’avremmo conclusa in nessuna delle precedenti serie perché sono tutte terminate con dei cliffhangers. Ma una quinta stagione vedrebbe comunque Sherlock e Holmes risolvere crimini.”
Moffat ha anche rivelato di aver pensato anche all’idea di far apparire la scritta “The Beginning”, ma di aver rinunciato all’idea perché gli sembrava “troppo dozzinale”.
E ovviamente avrebbe anche scatenato un centinaio di domande sulla possibilità di una quinta stagione.
(Fonte: Plusplot)