Shockdom pubblica il nuovo artbook di Loputyn, “ SOL”. La giovane illustratrice incanta con il suo tratto inconfondibile, fra il romantico e l’audace, fra tinte desaturate e soggetti ambigui che variano da splendide innocenti lolite a lupi antropomorfi, a teneri e macabri coniglietti.
SOL è una raccolta di illustrazioni che si snodano attorno a temi e personaggi ricorrenti, alla ricerca di un significato comune: ogni passo è un salto nel buio, non sanno dove saranno condotti. Ma ognuno di loro abita ogni singola illustrazione, che è legata alla successiva, come una nota sullo spartito. E infatti la stessa Loputyn racconta: “Sol è una raccolta di illustrazioni che ho disegnato nel corso di un anno, tutte intorno a temi intimi e personali in cui ognuno di noi può ritrovarsi. I personaggi che abitano ogni singolo disegno sono ricorrenti, visi conosciuti che si ripetono. Come frammenti alla ricerca di un significato comune, come le note su uno spartito musicale. Sol è la chiave che apre questa raccolta, in cui ogni pagina può essere singolarmente fruita, o letta nell’insieme di un’unica sinfonia.”
Loputyn è ben nota ai lettori Shockdom: per la casa editrice ha già realizzato Cotton Tales, Francis e i disegni di Il Canto delle Onde per la collana TIMED (scritto da Marco Rincione). E a ogni nuova pubblicazione è sempre una splendida, piacevole sorpresa.
“Ogni volta che penso che Jessica Cioffi abbia raggiunto il suo apice, lei supera se stessa con un nuovo progetto”, afferma Chiara Zulian, responsabile editoriale di Shockdom. “I disegni di questa raccolta sono meravigliosi, ognuno di essi racconta una storia con il semplice tratto, senza bisogno di usare le parole e la grazia delle sue illustrazioni, inquietanti e deliziose allo stesso tempo, è assoluta. Ci sono pagine in questo artbook che ci si sofferma a guardare per interi minuti e a ogni sguardo si notano particolari che prima erano sfuggiti. Una novità sono i disegni realizzati in bianco e nero, in un’autrice che il nero pieno quasi lo rifiuta nelle sue opere stupisce una padronanza e una delicatezza tale nell’uso del tratto e delle campiture. Un artbook che non si può fare a meno di volere una volta che se n’è visto anche solo una pagina.”