SKAM Italia 4: Netflix fa maturare la serie di Ludovico Bessegato
Lo scorso anno Netflix ha intuito le potenzialità di SKAM Italia, salvando la serie dalla cancellazione e rilanciandola persino con una quarta stagione. Le prime tre infatti erano state trasmesse su TIMVision, ma la piattaforma della N rossa, sempre in prima linea quando si tratta di avere a che fare con show young adult di successo, ha capito quanto di buono poteva tirar fuori dalla serie di Ludovico Bessegato e l’ha presa con sé.
SKAM Italia 4 è ora finalmente disponibile su Netflix e, come ogni stagione, anche questa volta il focus dei nuovi episodi si concentra in particolare su un personaggio, la sua storia e le sue vicissitudini, senza però dimenticare di lanciare più occhiate a tutti gli altri componenti di questa allegra e sempre più numerosa comitiva di adolescenti.
Dopo Eva (Ludovica Martino), Martino (Federico Cesari) ed Eleonora (Benedetta Gargari) è la volta di Sana (Beatrice Bruschi), protagonista della quarta stagione di SKAM.
Quello di Sana è senza dubbio uno dei personaggi più intriganti, finora poco approfondito nello show, motivo per cui la serie di Bessegato alza adesso l’asticella, andando a toccare temi più complessi, dimostrando che SKAM Italia è cresciuto insieme ai suoi protagonisti e questa quarta stagione è il vero esame di maturità.
Una stagione che peraltro cade proprio a fagiolo, visti i recenti sviluppi della faccenda legata al ritorno in patria di Silvia Romano, gli insulti sui social e quant’altro. Argomenti nei quali non entriamo nel merito ma che comunque ci fanno riflettere (qualora ce ne fosse bisogno) su quanto effettivamente il concetto di “diversità” sia nel nostro paese ancora difficile da affrontare e alcuni argomenti restino un taboo.
Ludovico Bessegato, già a suo agio nel raccontare temi delicati nelle precedenti stagioni, in particolare la seconda in cui emergeva l’omosessualità e le difficoltà di un adolescente in una società come la nostra, anche solo a parlarne con gli amici, dimostra ancora una volta di sapersi districare tra materie complesse e atmosfere young adult, rasserenando anche SKAM Italia 4 con una leggerezza di fondo che lo rende un prodotto per i giovani, ma non per questo banale come molti altri.
Forse a volte esagera, ma sa quando fermarsi e non prendersi eccessivamente sul serio, e questo è il suo pregio più grande.
Sana, e non solo
In precedenza avevamo conosciuto solo alcuni aspetti di Sana, un personaggio dalla personalità forte e dall’intelligenza spiccata, senza dubbio carismatica e spesso in grado di prendere di petto le situazioni e togliere le castagne dal fuoco.
Lo ricorda alle sue amiche, Sana, quando in questa stagione alcune di loro, pur con buoni intenti e senza rendersene conto, la feriscono pensando che ogni rinuncia o ogni comportamento insolito della giovane siano in qualche modo legati a privazioni imposte dai suoi genitori o più in generale dalla religione islamica, quando invece – come dice Sana – è lei l’unica tra loro ad avere la patente o poter far più tardi senza avvisare.
“Non sappiamo le cose sulle altre culture se nessuno ce le spiega”, controbattono gli amici. Una regola valida soprattutto per i giovanissimi, per i quali questa società ormai sempre più multietnica, non ha previsto alcun vademecum e si può quindi rischiare di ferire un’altra persona anche senza volerlo, perché la reputiamo diversa da noi, ma soltanto perché non siamo ancora abituati a usi e costumi per noi nuovi e lontani dai nostri.
Tutte le certezze, la determinazione e la forza d’animo di Sana crollano anche per questo quando è sola nella sua stanza e sono tante le cose che le fanno paura, che ha timore a confidare persino alle sue migliori amiche, commettendo per questo errori su errori, passando dalla parte del torto.
Le fragilità di Sana ci mostrano invece che lei è una ragazza come tutte quelle delle sue età, forse più intelligente di alcune, ma non per questo – e nemmeno per i dettami della sua religione – non percepisce le stesse pulsioni, anche amorose, delle sue coetanee; non per questo non può aver voglia di divertirsi, di mettere scarpe alla moda o ascoltare musica trap.
È proprio la musica uno dei punti di forza di SKAM Italia 4, con una selezione perfetta che passa da SOHN ai Radiohead sempre con un tempismo impeccabile, contribuendo al vortice di emozioni che la serie punta a suscitare nei giovani e in tutti gli spettatori.
Come detto, poi, SKAM non si concentra mai soltanto su un singolo personaggio ma episodio dopo episodio è in grado di sviscerare sempre più aspetti anche degli altri protagonisti, che peraltro sono sempre più numerosi nonostante l’assenza (o quasi) di Edoardo e Eleonora in questa stagione.
E proprio da dove si era partiti, quindi, la serie si conclude (nonostante Bessegato non abbia del tutto chiuso la porta ad un eventuale SKAM Italia 5), puntando l’occhio della telecamera su una di quelle storie d’amore che ha segnato senza dubbio questo show e che, come diranno i protagonisti, è stata l’input per la nascita di un gruppo di amici uniti ora più che mai.
Un finale che ci fa assaporare una celeste nostalgia, ci fa capire come la nostra vita ci possa nel tempo portare lontano da persone e da luoghi, sfidando senza dubbio la resistenza alle lacrime dei più giovani,
Mentre attendiamo di capire se la quarta sia stata davvero l’ultima stagione di questo show, possiamo affermare che SKAM Italia 4 ha superato con merito l’esame di maturità.