I più svegli di voi avranno sicuramente letto che Google, qualche giorno fa, ha rilasciato una versione tweakata del suo sistema operativo Android in grado di rendere lo sviluppo di smartwatch da parte di compagnie come Samsung, HTC ed LG, molto ma molto più semplice; questo può voler dire solo una cosa: nei prossimi mesi dovrete aspettarvi una abnorme invasione di questi piccoli e simpatici device nei negozi.
Ma facciamo un passo indietro. Perché arrivati a questo punto inizio a pensare che voi non sappiate nemmeno cosa sia effettivamente uno smartwatch e cosa sia in grado di fare. Per vostra fortuna ci sono qui io, che tanto stasera non avevo niente da fare e mi sentivo in vena di spiegoni.
Perciò partiamo.
Ok, quindi cos’è uno Smartwatch?
Se hai studiato l’inglese e non sei una scimmia, come dice la parola stessa qui si parla di un orologio, quindi il suo compito base è segnare l’ora giusta. Ma è anche Smart. Ciò significa che, connesso ad internet può avere svariate altre funzioni, più o meno utili, a seconda del caso che tu sia un tipo social o meno. Se non esci quasi mai di casa forse ti conviene risparmiare i soldi e puntare su altre cose.
Tornando a noi è un dispositivo che, connesso alla rete o al vostro smartphone o tablet, è in grado di mostrarvi informazioni in tempo reale direttamente sul polso. Ma sebbene siano costosi e smart, avranno pur sempre bisogno di essere connessi ad un dispositivo madre per essere pienamente funzionali. In parole povere considerateli come dei fratellini minori, dei gadget più tecnologici che vi portate appresso di solito.
Non mi hai ancora detto cosa possono fare però.
Beh, la varietà di task che questi smartwatch sono in grado di compiere è abbastanza vasta: possono scattare foto (immaginate la gente che instagramma tramonti puntando il polso verso il cielo, non ridete, l’ho visto fare), darvi indicazioni in tempo reale su news, meteo, strade e percorsi come un vero navigatore; se connessi ad uno smartphone ovviamente si adattano e possono farvi leggere SMS, email, notifiche di Whatsapp e simili. Leggere le notifiche e le mail direttamente dal vostro polso vi assicuro che è estremamente comodo e godurioso, la potenza di alcuni dispositivi poi permette di aprire alcune famose App direttamente dall’orologio stesso, come ad esempio Evernote, Yelp o il popolare Runtastic.
Come funzionano nello specifico?
Siete degli inguaribili curiosi eh? La maggior parte di questi smartwatch si connette al vostro telefono o al vostro tablet tramite Bluetooth. Attraverso questa connessione non solo potrete vedere se c’è una chiamata in arrivo da mammina o zero notifiche sul vostro Facebook ma la connessione Internet sarà condivisa direttamente nel caso si stesse usando un browser oppure un navigatore stradale. Cosa estremamente comoda nel caso in cui vogliate avere le mani libere o se magari state guidando, sarete liberi di perdervi ma lo avrete fatto con stile.
Adesso fammi al volo una lista dei modelli migliori.
Il primo colosso che si è cimentato nella produzione di smartwatch è stata, neanche a dirlo, la Samsung. La compagnia offre per ora alcune versioni diverse del suo modello di punta, il Galaxy Gear (giunto alla sua seconda incarnazione) , in grado di farvi leggere messaggi da uno schermo Super AMOLED da 1,63 pollici, scattare foto con una fotocamera da 2.0 MP, cambiare canale al vostro televisore e monitorare la vostra attività fisica e perfino i vostri battiti cardiaci. (Vedete, è smart.)
Se siete impazienti di portare a casa uno smartwatch, forse dovreste tenere in considerazione LG G Watch, questo di sicuro non sarà il modello più accattivante esteticamente o più performante, ciò non toglie che è già sul mercato ad un prezzo molto competitivo: 175 euro. Tra le caratteristiche principali: risoluzione a 280×280, uno schermo da 1,65 e un cinturino in gomma dal look sportivo. Non male nel complesso.
C’è poi il Pebble Smartwatch, nato nel 2013 grazie ad un progetto finanziato tramite Kickstarter. Molto più economico del Gear 2, il Pebble si distingue anche per il suo schermo E-ink (come quello del Kindle Amazon) da 1,26 pollici, in grado di garantirgli quasi una settimana di autonomia. Ovviamente tutto ciò lo porta a soffrire per quanto concerne la sua potenza e la varietà di applicazioni disponibili rispetto ai suoi cuginetti più famosi. Si collega a tutti i dispositivi Apple ed Android ed è resistente all’acqua. Nel senso che vi ci fate una doccia non si guasterà ma se fossi in voi non me lo porterei per fare immersioni nelle isole Antille. Ha un look abbastanza plasticoso ma potete customizzarlo con decine di cover trendy e colorate.
Largo poi allo SmartWatch 2 della Sony. Oltre alla dilagante originalità del nome, il colosso giapponese offre uno schermo da 1,6 pollici, touch screen molto sensibile, scocca in alluminio e uno stile veramente invidiabile. Con la tecnologia One-Touch è in grado di collegarsi ai telefoni NFC semplicemente sfiorando i due dispositivi, senza stare a navigare tra noiosi menù. La batteria dura circa 2 giorni con un uso intensivo; di contro si connette solo a dispositivi Android e Sony, quindi fate ciao con la manina ad Iphone e Ipad.
Abbiamo poi il Cookoo Watch. Semplice e senza troppe pretese, ha un bel design, è solido e funziona bene come estensione del vostro smartphone e non come il suo sostituto. Notifiche dai social, chiamate, musica, tutto sotto controllo. Ma il software un po’ acerbo non da l’impressione di essere completo, quanto di essere ancora in beta. Ha dalla sua però il prezzo: con circa 120 euro ve lo portate a casa.
Passando poi alle cose serie, ma serie davvero, rivolgiamo la nostra attenzione al Moto 360. Motorola sembra aver speso molto tempo nella produzione di questo smartwatch: tra quelli presentati fino a questo momento, almeno per quello che ci riguarda, il Moto 360 è sicuramente il modello più appetibile. Ha un’estetica che si discosta molto dagli altri dispositivi, per prima cosa vi diciamo che è rotondo, proprio come un normale orologio. A guardarlo, infatti, si percepisce subito quel senso di perfetta connessione tra una tecnologia ormai antica come un orologio e qualcosa di più innovativo. Lo smartwatch di Motorola, dovrebbe essere disponibile a breve, ad un prezzo di circa 250 euro. Tra le caratteristiche abbiamo: monitor da 1,5 pollici, risoluzione da 330×290, e un’ottima durata della batteria.
Proprio ieri Apple ha presentato un Apple Watch (nome non ancora definitivo si spera). Sfoggerà una serie di quadranti da alternare con un design minimal e stiloso, combinandolo con casse e cinturini sempre diversi, alla stregue delle odierne cover. Oltre alle classiche attività già svolte dai suoi fratellini, la novità principale sarà il Digital Touch che permetterà di disegnare letteralmente con il vostro dito un messaggio istantaneo da mandare ad un altro possessore di Apple Watch nei paraggi. Potrete inoltre mandare un leggero tocco etereo o il vostro battito cardiaco sotto forma di messaggio che verrà visualizzato come un disegno evanescente dalla vostra amata (se ne avete una). Il corrispettivo del vecchio squilletto/ti sto pensando per capirci. Solo in salsa Hi-tech.
Ok, ma ci sarà però qualche difetto!?
Beh, il primo che mi viene in mente è purtroppo il prezzo. A parte il Pebble, che si aggira sui 140 euro, per gli altri smartwatch di fascia alta dovrete sborsare una somma che equivale più o meno all’acquisto di un moderno smartphone. Il Samsung Gear 2 lo trovate ad esempio su Amazon a 319 euro. Un altro problema relativo è quello dell’autonomia: le batterie dei modelli più performanti vi potranno garantire solo una giornata intera o poco più con un uso intensivo dello smartwatch. Se ci andate a correre la mattina presto, lo usate come navigatore stradale per un paio d’ore e lo usate poi per un paio di telefonate e qualche altra app, difficilmente arriverete al giorno successivo. Ultimo ma non meno importante, il fattore dimensioni. Far entrare tutta questa tecnologia dentro il vano di un orologio è complicato, e le dimensioni dei modelli attualmente sul mercato non sono ancora così contenute. Potrebbero non piacere a chi è abituato ad indossare orologi minimal e poco appariscenti.