Quando il boss di Staynerd mi ha contattato per affidarmi il codice dell’Alpha di Smite non potevo credere alle mie orecchie. Mi sono avvicinato ai MOBA qualche tempo fa e da allora li ho provati quasi tutti, eleggendo alla fine come mio preferito League of legends (Shyvy I loooove you!) e finendo per giocare almeno una partita al giorno. In quel viaggio di scoperta di questo fantastico genere che mette a confronto due squadre da cinque su una mappa con tre strade (almeno nelle versioni classiche) avevo testato anche Smite per poi mollarlo quasi subito. In quella veloce toccata e fuga mi erano saltati nel cervello due pensieri: il primo era come cacchio si facesse a muovere un personaggio in terza persona con WASD e contemporaneamente sparare abilità con i tasti 1,2,3… senza avere le dita da polipo; il secondo è perché cavolo non l’avevano fatto per console questo gioco che sembrava proprio fatto apposta per riempire il vuoto cosmico creato dalla mancanza di questo genere sulle macchine casalinghe. Capirete quindi la trepidazione nel mettere le mani su questo codice e l’ansia di provare il porting di Hi-rez su Playstation 4.

Controlli divini

Prima di iniziare una piccola avvertenza. Il presente articolo verterà sopratutto sulle caratteristiche della transizione da una piattaforma all’altra, piuttosto che soffermarsi sulle qualità intrinseche del gioco. Brevemente per chi non conoscesse Smite, possiamo dire che, come anticipato sopra, si tratta di un MOBA nel quale due squadre di cinque persone controllano divinità provenienti da diverse religioni (almeno nella modalità Conquista, quella più comune). Lo scopo di ogni partita è quello di annientare il Titano della squadra avversaria, utilizzando le abilità sovrumane degli dei in campo. La particolarità di Smite è quella di non avere la classica visuale a volo d’uccello, ma di portare il giocatore direttamente al centro della battaglia con una configurazione in terza persona che decisamente spariglia le carte in tavola. Tutto è molto più dinamico rispetto ad un MOBA classico e il positioning diventa ancora più fondamentale, associato all’importanza di guardare la mini-mappa costantemente per evitare di essere sorpresi (ganked) dalla squadra avversaria.

Velocità e riflessi sono il segreto di questo tipo di giochi e la trasposizione del layout nei tasti su console non solo non inficia la giocabilità ma a parere di chi scrive la migliora decisamente, virando il titolo verso uno spurio action game: il dorsale destro è infatti adibito all’attacco base, mentre i tasti controllano le abilità. Concatenare le combo diventa estremamente facile e soddisfacente: io ho avuto modo di testare Poseidone (mi è sembrato una buona alternativa a Ryze che conosco piuttosto bene su LOL) e richiamare il suo vortice che rallenta i nemici è un attimo con la pressione del tasto cerchio, come immediato è scatenare un’onda d’acqua con il quadrato per ridurre ulteriormente la vita del nostro avversario e infine “killarlo” con il triangolo che libera il Kraken. Tutto in pochi adrenalinici secondi nei quali le dita danzano coordinatamente sui tasti del pad. Insomma Smite su console sembra essere ancora più veloce ed eccitante della sua controparte PC.

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Stabilità

Nonostante sia solo un alpha è davvero shockante constatare come il titolo di dimostri stabile e fluido anche dal punto di vista della latenza. Il matchmaking è un altro fiore all’occhiello: nei cinque giorni di test non abbiamo mai atteso per una partita più di due minuti, indipendentemente dalla modalità scelta. C’è da precisare che per ora non è possibile fare partite classificate, ma solo giocare in Versus o contro i bot. Perfetta anche la resa in-game del gioco senza alcun calo di frame e con una qualità grafica che rispetta pienamente quanto visto nella versione originale. Proprio queste sue caratteristiche sembrano aver attratto una quantità di utenti non indifferente, nonostante ci si trovi di fronte ad una versione in sviluppo del titolo. Peccato non essere riusciti a provare la chat in-game che sicuramente aggiunge facilità alla gestione della tattica di squadra e aumenta il coinvolgimento generale.

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Olimpico

Con 72 divinità già giocabili, tre modalità disponibili (Joust 3vs3, Conquest 5vs5 e Arena), Smite si presenta come una vera e propria rivelazione su console, in grado di ritagliarsi uno spazio tutto suo nel cuore dei giocatori. Nei prossimi mesi avremo sicuramente un occhio di riguardo per questo titolo e ci riserviamo di aggiornarvi con un ulteriore articolo non appena verrà promosso in fase beta.