SoundCloud ha lanciato la sua campagna Keep the Music Going a supporto degli artisti, nell’emergenza legata al coronavirus
Bella iniziativa quella di SoundCloud, la piattaforma di streaming musicale, che ha annunciato con la campagna Keep the Music Going un investimento di 15 milioni di dollari in supporto dei propri autori a seguito dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus, che sta influenzando negativamente praticamente tutti i settori dell’intrattenimento.
Fondata nel 2007, SoundCloud è presente in 190 paesi con un catalogo di oltre 200 milioni di tracce e 25 milioni di autori, ed ospita dunque una selezione di musica di una variegata community di autori, mettendogli a disposizione strumenti e risorse per farsi conoscere.
Se da un lato infatti la piattaforma ha registrato un aumento del numero di autori che hanno caricato i propri contenuti, in particolare nelle aree più colpite dall’emergenza, dall’altro il settore vive ora più che mai un clima di incertezza che questa situazione ha acuito, generando perdite economiche notevoli.
SoundCloud dunque ha deciso di supportare i propri autori, investendo 10 milioni di dollari per aiutare la carriera degli artisti indipendenti, consentendogli l’accesso a Repost Select, ossia l’offerta di SoundCloud di servizi professionali per artisti.
Altri 5 milioni di dollari saranno poi spesi per il supporto promozionale degli autori, in modo da garantirgli più ascolti su SoundCloud. Taggando i propri brani con l’hashtag #GetMorePlays, gli artisti avranno la possibilità di promuovere i propri brani.
SoundCloud creerà inoltre un nuovo servizio di marketing e distribuzione, chiamato Repost, che garantirà servizi professionali di marketing e monetizzazione, nonché funzionalità di distribuzione avanzate, agli artisti indipendenti.
Infine, ogni artista vedrà attivarsi sul proprio profilo un pulsante, tramite il quale potranno ricevere un supporto economico direttamente dai propri fan.
Insomma, un’iniziativa senz’altro lodevole quella di SoundCloud, soprattutto considerando che per molti artisti indipendenti la situazione odierna era già abbastanza difficile a prescindere dall’emergenza coronavirus.
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