Mysterio e Spider-Man: l’ultima grande illusione
Dal Giugno 1964 in poi l’amichevole Spider-Man di quartiere e Mysterio si sono affrontati un’infinità di volte. Anzi, il villain è forse uno dei più iconici dello Spider-verse, apprezzato sin dalla sua prima comparsa su Amazing Spider-Man #13 (Vol. I).
Negli anni il fu Quentin Beck è stato più volte una spina nel fianco di Spider-Man. E certo, il suo look e le sue capacità da prestigiatore hanno nel tempo contribuito a costruire attorno a lui quell’aura di misticismo capace di affascinare il pubblico. Anche se, a quanto pare, meno di nemici come Octopus e Green Goblin.
Negli anni il ruolo di Mysterio è cambiato non poco. Presentato per la prima volta come “il più grande villain” creato per Spider-Man, oggi viene ricordato quasi con derisione. Le numerose sconfitte patite dall’Uomo Ragno (e non solo) ne hanno intaccato l’immagine di cattivo, facendone quasi una barzelletta. Un cattivo di serie B, come lo stesso Mysterio non esiterà a definirsi nella run di Devil “Diavolo Custode”.
Cerchiamo allora di capire chi sia Quentin Beck, l’uomo chiamato Mysterio che presto potremo vedere al cinema col volto di Jake Gyllenhaal in Spider-Man: Far From Home.
Una ragnatela di inganni vecchia quasi quanto l’Arrampicamuri, che sembra finalmente pronta ad avere il suo momento di fama, la stessa tanto cercata e agognata per ben cinquantacinque anni di battaglie contro il nostro Spidey.
Chi diavolo è Quentin Beck?
La biografia di Quentin Beck è stata oggetto di numerosi lavori di retcon, che ne hanno aggiornato le origini e completato il quadro della sua formazione.
Nato in California, il giovane Quentin cresce con un padre freddo e violento. Sin da piccolo mostra una grande passione per il cinema e, in particolar modo, per lo stop motion, imparando da autodidatta le basi per intraprendere la professione di creatore di effetti speciali. Dopo il liceo il giovane lascia la casa paterna e si dirige al M.I.T., dove riesce a fare della sua passione il suo lavoro.
Quentin tornerà quindi in California e inizierà a lavorare nello spettacolo, aggiungendo alle sue competenze negli effetti speciali anche quelle come stuntman. Ben presto però le cose cambiano. Essere un artista del video e una controfigura hanno in comune il fatto di dover stare sempre dietro le quinte, costringendo Beck a vedere altri ottenere la fama al suo posto. Quella di conquistare dei riconoscimenti per il suo lavoro diverrà un’ossessione, acuita quando una sera gli verrà richiesto di realizzare gli effetti speciali per il debutto televisivo di uno strano personaggio: Spider-Man.
In questa occasione uno degli strumenti preparati da Beck andrà fuori controllo e rischierà di uccidere gli spettatori. Solo il tempestivo intervento di Spidey impedisce il disastro. Frustrato dall’episodio, Quentin cercherà di farla pagare all’Uomo Ragno alleandosi con il criminale noto come Riparatore, impersonando un alieno per sconfiggere l’eroe del Queens. Ma ancora una volta il Tessiragnatele se la caverà.
Dopo questa nuova sconfitta Beck sembra solo desideroso di rimettersi anima e corpo nel suo lavoro, ma una sessione di stunt andata male causerà il ferimento di una celebrità e il suo ingresso nella “lista nera” di Hollywood. Ormai senza prospettive, a Quentin Beck non resterà altro da fare che cercare un nuovo modo di impiegare le sue abilità. Un modo che gli permetta di ottenere quella fama e quel riconoscimento che da sempre gli sono stati negati.
Per farlo non doveva fare altro che calarsi nei panni dell’eroe. Era nato Mysterio.
Sei solo fumo e specchi
La rivalità tra Spider-Man e Mysterio sembra avere radici profonde. Quentin vede in Peter l’immagine perfetta di ciò che odia: un catalizzatore di attenzioni, una celebrità che volente o nolente ha ottenuto ciò che lui ha sempre desiderato.
Nasce così in Beck il desiderio di umiliare l’Uomo Ragno e diventare famoso per averlo reso ridicolo. Proprio per questo studierà i poteri di Spidey e li replicherà con i suoi effetti speciali, iniziando a impersonare Spider-Man in una serie di rapine per screditarlo agli occhi dell’opinione pubblica. Dopo aver piazzato qualche colpo Quentin si presenterà nell’ufficio di J. Jonah Jameson al Daily Bugle. Qui si proclamerà un nemico del crimine, lanciando una sfida all’Uomo Ragno.
Il primo scontro tra Spidey e l’uomo con “la boccia dei pesci rossi in testa” si concluderà con una totale disfatta per il Tessiragnatele, dando a Beck un assaggio della tanto agognata gloria. Grazie alle sue incredibili capacità come stuntman e mago degli effetti speciali, Mysterio riesce a elaborare congegni in grado di creare illusioni quasi perfette, dando l’impressione ai suoi nemici di essere dotato di poteri mistici.
La cosa tuttavia durerà poco. Spider-Man riuscirà a comprendere la natura delle sue abilità, riuscendo quindi a sconfiggere e smascherare Mysterio, mettendolo in ridicolo di fronte alla gente. Una ferita che Quentin Beck non dimenticherà mai e che gli farà covare un odio bruciante per il suo avversario.
Odio che, tuttavia, non gli consentirà mai di avere la meglio su Spidey. Nel tempo sono state tante le sfide tra i due, con Mysterio che proverà diverse strade per sconfiggere la sua nemesi. Prima alleandosi con il Dottor Octopus in diverse formazioni dei Sinistri Sei, poi cercando di far impazzire il suo avversario fingendosi uno psicanalista. Arriverà anche a minacciare zia May, senza mai riuscire a battere il suo avversario. Le numerose sconfitte causeranno una sempre maggiore frustrazione in Quentin, ormai incapace di ottenere credibilità anche come criminale.
L’ultimo canto del perdente
Le numerose disfatte patite contro Spider-Man fiaccarono poco alla volta le ambizioni di Mysterio. Consapevole di avere un tumore al cervello, l’uomo venne rilasciato di prigione e iniziò a progettare un ultimo scontro con la sua nemesi. La presenza dei cloni dell’Uomo Ragno e il dubbio di non aver a che fare col nemico di sempre lo convinsero a cambiare l’oggetto della sua uscita di scena, facendogli scegliere Daredevil.
Matt Murdoch era, per l’opinione pubblica, un eroe di serie B. Proprio come Mysterio era diventato un cattivo di seconda categoria in seguito alle numerose sconfitte patite (tra cui quella contro il Power Pack, il supergruppo formato da bambini…). Il piano, raccontato nella run “Diavolo Custode” di Kevin Smith, era quello di far impazzire il giustiziere di Hell’s Kitchen fino a costringerlo a un confronto finale, dove Beck contava di perdere la vita per mano di un Devil ormai furioso e fuori controllo. Al rifiuto dell’eroe di ucciderlo il criminale sceglierà di porre da solo fine alla sua vita.
In realtà anche questa non era che l’ennesima grande illusione. Beck finse la sua morte per iniziare a tramare nell’ombra. Per la prima volta l’uomo ossessionato dalla fama e dalla celebrità sceglieva di allontanarsi dai riflettori, di tornare dietro le quinte. Un atto necessario per progettare una nuova vendetta, quella che gli avrebbe consentito, nei suoi piani, di porre la parola fine sulla sua rivalità con Spider-Man.
Spider-Man e Mysterio. Due facce della stessa medaglia?
Giunti a questo punto è necessario chiedersi una cosa. Come mai un cattivo comparso relativamente meno rispetto ad altri è riuscito a entrare così a fondo nell’immaginario dello Spider-Verse?
Certo, il look ha sicuramente aiutato. Mysterio ha un’aura magica, arcana, e questo nonostante la famosa “boccia per i pesci rossi” (o forse proprio grazie a essa) posta sulla testa. Ma ciò che ha impresso realmente Quentin Beck nella mente dei True Believers sono state le sue motivazioni, capaci di renderlo a modo suo una versione malvagia e distorta di Spidey.
Quando Peter ottenne i suoi poteri il suo primo pensiero fu di sfruttarli per fare soldi. Certo, in lui c’era il desiderio di aiutare gli zii, le sue uniche figure genitoriali. Ma la chimera di diventare una celebrità televisiva, sfondando nel mondo dello spettacolo, è stata a tutti gli effetti la molla che gli fece indossare per la prima volta la maschera e le ragnatele di Spider-Man.
Non troppo diverso da quanto fatto da Quentin Beck. Il maestro degli effetti speciali desiderava solo avere un po’ di considerazione. Ottenere lodi e acclamazioni per il suo operato, come quell’altro tizio con la calzamaglia da ragno.
La celebrità è stata la prima grande illusione, sia per Peter che per Quentin. Ma se gli eventi hanno costretto Spider-Man a rinunciarvi per un bene superiore, nella mente di Mysterio essa è diventata un’ossessione. Qualcosa che lo ha portato a una gelosia folle e poi all’odio verso il nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere, facendolo sprofondare in una spirale distruttiva, come raccontato in questa raccolta delle migliori storie di Spider-Man e Mysterio.
Prima nel tentativo di diventare un eroe agli occhi della gente, poi con la speranza di essere conosciuto da tutti nel mondo criminale. Una necessità disperata di attenzioni, ben diversa da quella di Spidey che, come ci ricorda la canzone “Wealth and fame, he ignores, action is his reward”.
Oggi Mysterio sta per esordire nel Marvel Cinematic Universe. Ancora una volta di troviamo di fronte a un Quentin Beck pronto a intraprendere il ruolo dell’eroe col volto di Jake Gyllenhaal. Ma sarà davvero così? Oppure sarà solo l’ennesima mistificazione a cui Spider-Man dovrà porre fine?