Bill Maher si scaglia contro i fumetti e i lettori
La morte di Stan Lee ha colpito oltre ai suoi fan, moltissime persone in tutto il mondo che hanno riconosciuto l’importanza e l’influenza del leggendario artista.
Al contempo però si sono sollevate alcune voci fuori dal coro, che hanno sollevato delle polemiche non molto piacevoli.
Una di esse è senza dubbio quella scatenata da Bill Maher, personalità televisiva statunitense, che in un criticatissimo post sul suo blog ha scritto:
“Il tizio che ha creato Spider-Man e Hulk è morto, e l’America è in lutto. Profondissimo lutto per un uomo che ha ispirato milioni di persone a, non lo so, guardare un film, credo. Qualcuno su Reddit ha detto “Sono incredibilmente grato di aver vissuto in un mondo con Stan Lee”. Personalmente sono grato di vivere in un mondo con ossigeno e alberi, ma a ciascuno il suo.
Ora, non ho niente contro i fumetti, ogni tanto li leggevo quando ero ragazzo. Ma l’idea che avevano tutti allora, sia gli adulti che i ragazzi, era che i fumetti fossero per i ragazzi, e quando si cresceva ci si spostava verso i libri da adulti, senza le figure.
Ma vent’anni fa circa, qualcosa è cambiato. Gli adulti hanno deciso che non volevano più rinunciare alle robe da ragazzini e quindi hanno iniziato a fingere che i fumetti fossero letteratura sofisticata. E siccome l’America ha oltre 4500 college, alcune persone stupide sono diventati professori scrivendo tesi su Silver Surfer.”
Parole senza dubbio pesantissime e destinate a far discutere, anche per la totale mancanza di tatto nello scriverle a così pochi giorni dalla morte di una persona che non ha solo ispirato gente a “guardare film”, ma a perseguire e promuovere valori come l’uguaglianza.
Che ne pensate?
(Fonte: ComicBook)