Che cosa leggere per capire chi era Stanislaw Lem, autore polacco fondamentale per la storia della fantascienza

Parlando di storia della fantascienza siamo abituati a prendere in considerazione una carrellata di autori angloamericani, ma ci sono anche (pochi) autori che hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo di questo genere come Stanislaw Lem, scrittore polacco nato nel 1921 e scomparso nel 2006. Stanislaw Lem non รจ stato solo un grande scrittore, ma anche un fine e per certi versi controverso intellettuale, che non aveva timore di passare per impopolare.

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Stanislaw Lem: scrittore, filosofo, meccanico

Dichiariamolo subito: Stanislaw Lem non รจ un autore โ€œfacileโ€. La sua scrittura รจ profonda e ponderosa, ricorre spesso a neologismi e complesse figure retoriche. Inoltre le sue storie spesso hanno ben poco dellโ€™azione che mediamente il pubblico si aspetta da un genere โ€œdi intrattenimentoโ€ come viene comunemente considerata la fantascienza. Per cui il primo contatto con Lem puรฒ apparire respingente, e il lettore puรฒ essere tentato da abbandonare. Ma se si riesce a superare questo ostacolo iniziale, e seguire lโ€™autore nel suo percorso, allora si viene ampiamente ripagati.

stanislaw lem

Stanislaw Lem aveva iniziato da giovane a studiare filosofia, ma poi aveva seguito le orme del padre dedicandosi a medicina, senza perรฒ completare gli studi. Di famiglia ebrea, visse anni piuttosto turbolenti tra lโ€™occupazione sovietica e successivamente quella nazista, periodo durante il quale lavorรฒ come meccanico, per poi occuparsi molti anni dopo di cibernetica. Ma la sua occupazione in mansioni e discipline โ€œtecnicheโ€ non ridusse il suo interesse per i problemi piรน astratti e teorici, tantโ€™รจ che Lem รจ considerato il maggiore esponente di quella corrente nota come fantascienza filosofica, che in parte si sovrappone alla New Wave americana degli anni โ€™60 e โ€™70, da cui perรฒ lโ€™autore stesso prendeva le distanze.

La sua carriera letteraria risentรฌ anchโ€™essa del regime staliniano, visto che allโ€™epoca tutti i libri pubblicati negli stati dellโ€™Unione Sovietica dovevano passare il vaglio della censura. Di fatto il suo primo romanzo Astronauti del 1951 (che non era il primo che aveva scritto, solo il primo ad aver sfuggito la censura) venne presto osteggiato dal regime e cosรฌ Lem abbandonรฒ la scrittura sia di narrativa che di saggi scientifici. Fu solo alcuni anni dopo che, con lโ€™allentarsi delle maglie della censura, tornรฒ a raccontare le sue storie profonde, sottili e spesso ironiche.

La fantascienza filosofica di Stanislaw Lem

Per capire che cosa si intende quando si parla di โ€œfantascienza filosoficaโ€ basta prendere come esempio lโ€™opera piรน nota di Stanislaw Lem: Solaris. Sulla carta Solaris si potrebbe considerare come una space opera o addirittura un planetary romance, in quanto racconta dellโ€™esplorazione di un pianeta alieno (il Solaris del titolo, appunto). Ma il racconto di Lem รจ totalmente differente da quello che ci si aspetta, e non ha niente a che fare con avventure tra le giungle inesplorate alla scoperta di segreti e in fuga da mostri alieni. Lโ€™esplorazione di Solaris รจ soprattutto unโ€™esplorazione interiore, perchรฉ lโ€™intero pianeta (che forse รจ vagamente senziente, ma รจ impossibile capirlo con certezza) รจ unโ€™entitร  aliena e insondabile, che manifesta strani fenomeni che sfidano la logica e la comprensione umana. Il film cult di Andrej Tarkovskij del 1972 ha reso in modo efficace questa sensazione, mentre il successivo adattamento di Steven Soderbergh del 2002 ne ha fatto una storia piรน personale ma non per questo banale.

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Un approccio simile lo troviamo in La voce del padrone, romanzo che inizia con la ricezione di una presunta trasmissione extraterrestre: tipica storia di primo contatto, no? Per niente: se dai romanzi sul pimo contatto ci si aspetta qualche rivelazione sconvolgente sugli alieni o sullโ€™umanitร , in questo caso tutto lโ€™interesse di Stanislaw Lem รจ sul processo di decifrazione, cosรฌ che anche stavolta la storia non ci porta a scoprire i misteri del cosmo ma a porsi dubbi su noi stessi, il nostro bisogno di significato, i paradigmi entro cui costringiamo il nostro pensiero. Lโ€™acume di Lem non si esprime perรฒ soltanto nella speculazione filosofica, ma riesce a toccare anche argomenti piรน โ€œmondaniโ€ e infatti in molte sue opere si trova un livello di satira rivolta alle istituzioni politiche o al mondo accademico. Quando Lem vuole essere tagliente riesce a creare situazioni paradossali, come nei racconti di Cyberiade, in cui due scienziati geniali competono tra loro a colpi di invenzioni straordinarie, e Memorie di un viaggiatore spaziale che racconta le avventure paradossali di Ijon Tichy, che per certi versi ricordano (e forse hanno influenzato) la Guida Galattica per Autostoppisti di Douglas Adams.

Stanislaw Lem ha sempre dedicato unโ€™estrema cura alla qualitร  della prosa, che purtroppo si perde in buona parte con la traduzione (e doppiamente in italiano, visto che in genere si tratta di traduzioni fatte dallโ€™inglese che giร  traduce il polacco), ma che possiamo comunque riconoscere. Proprio a causa della sua โ€œletterarietร โ€ e del significato profondo che attribuiva alle proprie opere, Lem non si รจ mai sentito parte dellโ€™ambiente fantascientifico internazionale, anche allโ€™apice della sua popolaritร  mondiale, e anzi in diverse occasioni contestรฒ pubblicamente lโ€™idea della fantascienza โ€œscritta male e priva di ideeโ€ che veniva promossa anche da associazioni primarie come la Science Fiction Writers of America. Infatti nel 1973 la SFWA offrรฌ a Lem un posto onorario nellโ€™associazione, ma lโ€™invito venne ritirato dopo poco, proprio a causa del disprezzo manifestato dallโ€™autore nei confronti della SFWA. A distanza di anni, anche a causa delle proteste di alcuni importanti autori, la SFWA ripetรฉ lโ€™offerta, ma Lem non la accettรฒ. Lโ€™unico autore americano per cui Stanislaw Lem abbia mai espresso una traccia di rispetto era Philip K. Dick, il quale da parte sua riteneva che il polacco fosse una spia sovieticaโ€ฆ

Gli universi di Stanislaw Lem

La produzione di Stanislaw Lem รจ vasta e variegata. Oltre a una ventina di romanzi ha scritto centinaia di racconti brevi, tre sceneggiature teatrali e alcuni articoli di metaletteratura in cui commenta opere inesistenti impersonando critici inesistenti (e tutto questo al netto delle pubblicazioni scientifiche). Ripercorrere tutte le sue opere รจ impossibile, ma oltre ai testi giร  citati in precedenza possiamo ricordarne alcuni particolarmente significativi. Lโ€™invincibile รจ una delle sue storie piรน โ€œclassicheโ€ in cui unโ€™astronave investiga sul naufragio di una nave gemella. Golem XIV รจ il resoconto della presa di coscienza di unโ€™IA programmata dal Pentagono, strutturato come un memorandum interno redatto dagli scienziati del progetto e indirizzato a chi dovrร  interrogare lโ€™IA.

Il congresso di futurologia racconta di una conferenza che si tiene nella sala di un albergo di un paese sudamericano in cui scienziati si interrogano sul futuro del mondo, mentre nella cittร  intorno a loro scoppia la rivolta e uno degli ospiti (lo stesso astronauta Ijon Tichy che ricorre in altre storie di Lem) viene ibernato per salvarsi. Al suo risveglio si trova in un futuro in cui la diffusione massiccia di droghe altera la realtร  percepita dalla popolazione. Da questo romanzo รจ stato tratto il film indipendente The Congress che mescola live action e animazione per creare la patina illusoria descritta da Lem.

Una dimostrazione del fatto che lโ€™opera di Stanislaw Lem non รจ strettamente legata allโ€™immaginario fantascientifico viene dal fatto che i suoi lavori vengono regolarmente pubblicati da editori non specializzati in questo genere: in Italia infatti troviamo titoli di Lem nel catalogo di editori come Sellerio, Bollati Boringhieri e Voland. In uscita a settembre arriva anche un nuovo volume Mondadori (ma non inserito in una delle collane dedicate al fantastico) intitolato Universi, che riunisce quasi tutta la produzione di racconti brevi di Lem, che era difficile da rintracciare nelle varie antologie in cui era comparsa nel corso dei decenni.

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Stanislaw Lem รจ stato un autore fondamentale per la fantascienza, perchรฉ con la sua ostinazione ha dimostrato come questo genere non debba avere paura di essere ambizioso e non debba limitarsi a puntare soltanto allโ€™intrattenimento (colpa di cui spesso la fantascienza viene accusata dalla critica letteraria), ma piuttosto utilizzare la speculazione come uno strumento per investigare gli aspetti piรน profondi del pensiero e le situazioni piรน indescrivibili che possiamo immaginare. Il fatto poi che questa lezione fondamentale arrivi da un autore che non parla inglese, la lingua che da sempre ha monopolizzato la fantascienza, ci fa capire davvero che non esistono limiti arbitrari alle potenzialitร  dellโ€™immaginazione.

Andrea Viscusi
Nato sotto le esalazioni della nube di Chernobyl, laureato in statistica, consumatore di fantascienza e musica elettronica, autore sci-fi/weird/slipstream. Ha pubblicato una sessantina di racconti, tre raccolte personali, due romanzi e un libro illustrato sui mammiferi preistorici. Editor e writing coach, sul canale youtube STORY DOCTOR analizza la struttura narrativa dei film. Scrive sul blog UNKNOWN TO MILLIONS dal 2010 e ha fondato la rivista di speculative fiction SPECULARIA. Si definisce il maggior fan italiano di Futurama e nessuno l'ha mai smentito.