Non si può capire la Russia con la mente, nella Russia si può solo credere
Ripescato direttamente dall’universo di StarCraft, il granitico e inamovibile Ammiraglio UED Alexei Stukov arriva infine sull’affollato campo di battaglia di Heroes of the Storm. Neanche la morte ferma l’infezione Zerg, e Stukov ne è un esempio lampante! Deceduto durante gli eventi di StarCraft: Brood War, memorabile espansione del primo StarCraft, Stukov fu ucciso e paradossalmente celebrato dai suoi stessi commilitoni. Cinico, spietato, ma profondamente devoto alla causa UED, fu tradito e sepolto dai suoi compagni di battaglia, giusto prima di essere riesumato dallo Zerg Kaloth e “infettato” con il DNA Zerg. Resuscitato e brutalmente sfigurato dalla virulenta trasformazione, Stukov serve da allora gli Zerg con lo stesso pugno di ferro, lo stesso cinismo, che gli valsero in vita encomi e odio. Ovviamente, la sua verve tattica viene efficacemente ripresa da Heroes of the Storm, sicché Stukov approda nel Nexus nelle vesti di healer, particolarmente efficiente, dunque, nel supporto e nella coordinazione dello scontro.
La Russia è un sesto del mondo e cinque sesti delle tenebre
Stukov è dunque un eroe adatto al supporto in mischia. Capace tanto di curare, quanto di infliggere un buon numero di danni grazie alla peculiarità di poter attaccare da vicino o, tramite apposito talento, attaccare a distanza. In buone mani può rivelarsi un nemico veramente ostico, capace di contribuire all’ammontare totale delle kill in numero impressionante, e certamente in modo più efficiente di tutti gli altri della sua classe di appartenenza. In tal senso, è quasi un’ibridazione tra un tipico browler e un più comune healer. Il suo talento primario è “Patogeno Curativo“, con cui è possibile infestare gli alleati con il virus Zerg, curando 240 punti salute in 4,5 secondi. L’abilità si propaga tra gli eroi vicini e dunque, usata su dei gruppi alleati è particolarmente efficace. “Biodiffusione” è invece il suo tratto distintivo, e può essere attivato per curare con ben 500 punti salute tutti gli alleati infettati dal Patogeno Curativo, al prezzo ovviamente di un ampio cooldown. Ovviamente il suo pustoloso braccio Zerg è utile anche nel corpo a corpo, e dunque con esso abbiamo accesso anche ad un set di abilità particolarmente efficienti nel fiaccare o uccidere i nemici.
Ad aprire le danze è “Pustola Infetta“, che basilarmente sfrutta lo stesso concetto del Patogeno, con la differenza che non può diffondersi su più nemici, ma richiede di colpirli. Questa abilità scaglia una pustola che colpisce gli eroi nemici sulla traiettoria, infliggendo 20 danni e rallentando i nemici del 5%, fino a un massimo del 50% in 3 secondi. Quando termina o viene rimossa, Pustola Infetta infligge 80 danni aggiuntivi. L’altra abilità è invece “Braccio Opprimente”, forse la vera chicca di questo champion e certamente la skill di silenzio, al momento, migliore di tutto il roster. Braccio Opprimente può infatti silenziare nemici in una area circolare (mediante il primo talento Infestazione Diffusa possiamo ingrandire ulteriormente tale area) per tutta la durata dell’incanalamento, non consuma mana e infligge 144 danni al secondo. Visto che fa il 50% di danni in meno alle unità non eroiche, è utile per ripulire la propria lane da grosse ondate di minion. Questa abilità può renderlo un avversario davvero ostico, se usata con intelligenza, ad esempio durante un team fight, silenziando l’healer avversario, oppure piazzandola sotto al cancello della lane avversaria durante un push. Senza mezzi termini, si tratta comunque dell’abilità più intrigante del personaggio, grazie soprattutto al modo con cui è possibile utilizzarla per costringere le file avversarie a dividersi. Inoltre, e non è da sottovalutare, Braccio Opprimente non esaurisce i suoi effetti dopo l’utilizzo, ma può invece essere interrotta dal giocatore quando questi deciderà di disattivarla. Tra le altre cose, proprio Braccio Opprimente è protagonista di un potenziamento a dir poco fondamentale nella build ottimale del personaggio, grazie soprattutto al talento “Portatore Universale” che, sbloccabile al livello 16, consente al patogeno curativo di diffondersi continuamente (finché c’è almeno un alleato vicino, ovviamente).
Per quanto concerne invece le eroiche, abbiamo “Spazzata Travolgente”, che infliggendo 50 danni permette al contempo di “spazzare via” i nemici nel raggio d’azione, e “Spinta Possente”, che al prezzo di soli 20 secondi di cooldown permette di colpire un nemico spazzandolo via fintanto che questi non colpirà un ostacolo (che gli infliggerà poi 200 danni), donandoci al contempo ben 50 punti di resistenza. Entrambe le eroiche puntano ancora una volta a stravolgere la strategia nemica, mettendo in difficoltà le manovre di attacco serrato e spezzando la linea nemica con particolare efficienza. A questo punto l’uso di una o dell’altra è demandato alla mera strategia del giocatore, che troverà nella prima una manovra utile a sconquassare un intero gruppo di nemici, e nella seconda la mossa ottimale per allontanare dalla mischia degli eroi nemici particolarmente ostici da affrontare per il team. Un’analisi piuttosto blanda ci ha comunque permesso di preferire la seconda alla prima, per meri motivi di cooldown. Spinta è infatti 4 volte circa più veloce di Spazzata, sicché il suo utilizzo mirato ci è sembrato, francamente, più profittevole. Inoltre, pur colpendo un gruppo di nemici, la Spazzata Travolgente non ci ha sempre dato un’idea chiara sulla posizione finale dei nemici allontanati, finendo, talvolta, per risultare inutile. D’altro canto, la stessa Spinta si è dimostrata piuttosto inutile in mappe in cui manca la lane centrale, dato che il centro della mappa è pieno di alberi, muretti o simili, e ciò non ci consente di far allungare il braccio abbastanza da guadagnare spazio sufficiente durante la rissa. Va inoltre considerato un aspetto non da poco: la lentezza. Stukov, a dispetto di una eccezionale utilità, si dimostra un personaggio particolarmente pesante e lento il che, specie in contrasto con personaggi dall’ottima mobilità (Anub’arak, Genji e Uther, tanto per dire i più celebri) finisce per pesare non poco sulla prestazione finale del giocatore.
Non solo, anche l’utilizzo delle sue abilità è soggetto ad una particolare lentezza nell’animazione e se si considera anche la sua estrema vulnerabilità nell’uso di Braccio Opprimente e di Spinta, capirete perché il buon Alexei è, di fatto, un eroe veramente complesso da utilizzare nel corso di sessioni particolarmente competitive. Dulcis in fundo, è del tutto inaffidabile nell’attacco alle strutture, dato il suo scarsissimo ammontare di danni inflitti. Still, è forse il miglior healer dell’intero roster e le sue abilità di attacco e supporto lo rendono forse una scelta essenziale per un team bilanciato e bisognoso di un eroe dalle cospicue abilità di supporto. A patto, insomma, di un doveroso rodaggio e di un apprendimento certosino delle tempistiche di abilità e varie, Stukov è capace di dare un contributo consistente alla squadra, ricoprendo il ruolo di impareggiabile faccendiere.
Talenti & Build consigliate
Constatate le abilità attive, è il momento di concentrarci su quello che è lo spettro di talenti offerto dal personaggio, ovviamente in linea con la varietà di stili offerta dal personaggio, pur concentrandosi sul core dell’esperienza che è, come capirete, il supporto al team. Alla base di tutto troviamo quindi “Lanciaspine“, primo esempio di come le caratteristiche dell’Ammiraglio permettano al giocatore uno stile a dir poco versatile. Lanciaspine, infatti, sostituisce gli attacchi da mischia con un colpo a distanza, senza che la velocità di esecuzione subisca variazioni. La differenza è nei danni inflitti, il 50% di danni in meno, ma con l’aggiunta di un malus di rallentamento sul bersaglio pari al 20% per il secondo. Nell’ottica della lentezza di Stukov, e soprattutto delle sue abilità da healer e support, Lanciaspine può diventare una scelta a dir poco saggia per restare nelle retrovie, pur restando comunque utili al party in termini di danni inflitti. A seguire “Tocco Fetido“, un talento-missione che riduce il cooldown di “Pustola Infetta” di ben 2,5 secondi a patto, s’intende, che abbiate colpito 20 nemici con l’abilità. Colpiti poi 40 eroi totali, il cooldown si ridurrà di altri 2,5 secondi, il che è particolarmente utile per contrastare la belligeranza del team avverso, e ripristinare l’equilibrio verso un party particolarmente vulnerabile alle strategie CC. Un vero e proprio must nelle build attualmente online è il successivo “Infestazione Diffusa“, che aumentando del 50% l’area di Braccio Opprimente per i 2,5 secondi successivi all’attivazione risulta veramente fondamentale in quelle mappe i cui gli obiettivi sono fissi e c’è bisogno di focalizzare la propria attenzione sui movimenti nemici. Infine “Piaga Virulenta“, forse il più inutile della prima tornata e altro talento-missione della stessa: facendo esplodere 10 pustole senza che si venga uccisi, il talento aumenterà i danni della combo Pustola Infetta-Biodiffusione, ampliando anche l’area dell’effetto silence che, una volta colpito un bersaglio, si svilupperà anche intorno allo stesso. Visto l’uso a dir poco obbligato di Biodiffusione in combo con Patogeno Curativo, ci sentiamo di sconsigliarne l’uso, ma fate vobis.
In Tier 2 è il momento di “Contagio Riuscito“, praticamente uno dei talenti imprescindibili per chi vuole concentrarsi sulle abilità da healer di Stukov. Tant’è che rimborsa al personaggio ben 30 mana quando Patogeno Curativo infesta almeno quattro alleati, con in bonus una cospicua riduzione del cooldown dell’abilità di 2 secondi. A seguire “Ricaptazione Vigorosa“, che aumenta del 50% le cure di Biodiffusione a patto di aver esploso almeno 50 patogeni. Entrambi utilissimi insomma, seppur differentemente efficaci in termini di tempistiche di utilizzo. Il primo certamente più immediato e spammabile, il secondo più adatto a tattiche in cui, magari, non si è gli unici healer del gruppo. Gli ultimi due del giro dedicati invece a chi volesse sperimentare le abilità da tuttofare dell’Ammiraglio. “Armatura Biotica” e “Cure Sperimentali” non sono infatti tra i preferiti dei giocatori, ma sono di sicuro quelli che possono fare, di tanto in tanto, la differenza. Il primo è il più versatile, e offre un bonus di 50 punti di armatura fisica al primo bersaglio affetto dal Patogeno Curativo. “Cure Sperimentali” garantisce invece il 50% di cure over-time in più al primo bersaglio di Patogeno Curativo, ma solo a patto che esso sia al di sopra del 60% della sua vita massima. Due talenti molto situazionali, e forse appannaggio concreto solo dei giocatori più skillati… e folli.
A seguire, in corrispondenza del livello 7, un paio di talenti a dir poco fondamentali per la costruzione della build. Si parte con “Contaminazione Estesa” che amplia del doppio il raggio d’azione di Pustola Infetta, talento praticamente obbligato per chi scegliesse di concentrarsi sull’uso di suddetta abilità. Allo stesso modo, “Braccio Estensibile” fa lo stesso per chi, invece, scegliesse di utilizzare per lo più Braccio Opprimente. Sempre dedicato a quest’ultima abilità, il talento “Morbo Famelico” non aumenta il range ma riduce invece il cooldown dell’abilità di 0,5 secondi (per un massimo di 6,5) per ogni nemico colpito, con al contempo un piccolo recupero di mana. Infine “Escissione Precisa“, che conferisce un bonus al cooldown di Biodiffsuone di ben 5 secondi a patto che si colpisca uno, e un solo nemico, utilizzando Pustola Infetta. Sicuramente utile, ma un rischio da prendere con coscienza data la doverosissima precisione richiesta dal lancio dell’abilità.
Dedicato squisitamente a potenziare la belligeranza dell’Ammiraglio, il Tier 5 è invece tutto concentrato sui danni. “Spore Balistiche Reattive” permette di colpire tutti i nemici nelle vicinanze con Pustola Infetta, ma a patto che la nostra salute sia al di sotto del 50%. The more you risk, the more you get, quindi. L’effetto può essere applicato ogni 10 secondi, specie grazie all’azzeramento del cooldown immediato il che, francamente, è ottimo. “Braccio Feroce” potenzia invece l’arcinoto Braccio Opprimente, permettendo di infliggere ben il 150% di danni in più ai nemici, a patto che questi abbiano meno del 25% della vita massima. Praticamente consigliabile se e solo se si fronteggiano nemici particolarmente deboli nello spettro dei loro punti vita totali. Molto meglio con “Aculei Permanenti“, che estendendo l’area di Braccio Opprimente ne aumenta gli effetti sul terreno per 1,5 secondi, la combo con Infestazione Diffusa è praticamente telefonata. Chiude la partita “Reazione Virulenta“, praticamente il must have di Tier 5, capace di bloccare per 2 secondi un nemico colpito da Braccio Opprimente. La combo di silenzio, danni e blocco significa, il più delle volte, la morte dell’avversario. A patto che siate abbastanza abili, potete diventare praticamente delle ecatombi viventi.
Passando al livello 16, apre le danze “Ceppo Resistente“, manna dal cielo per gli alleati storditi grazie alla sua capacità di restituire a questi ben 250 punti vita, a patto che siano affetti da Patogeno Curativo. E lo saranno. Segue “Portatore Universale“, che rende Stukov forse l’healer più efficiente di tutto il roster di eroi permettendogli di diffondere, senza freni, patogeni curativi, seppur curando il 60% in meno. Un prezzo alto, che tuttavia si paga volentieri vista la facilità con cui si potrà poi usare Biodiffusione. “Immunità Epidemica” permette di far scoppiare un patogeno senza rimuovere l’effetto di cura continuata nel tempo, ma anzi rinnovandone la durata. Contagio Riuscito, a questo punto, diventerà l’abilità da usare in combo senza se e senza ma. Infine “Infezione Oculare“, che aumentando il danno di Pustola Infetta del 50% dopo l’utilizzo di Biodiffusione, al contempo acceca anche i nemici per 3 secondi.
Arrivati dunque al livello 20, constatiamo con tristezza una selezione di talenti un po’ al di sotto delle aspettative (sai com’è, livello 20) indi per cui, lo diciamo subito: il consiglio migliore (ed anche la strategia più utilizzata dalla community) è quella di potenziare una delle due abilità eroiche. “Caos Controllato“, ad esempio, è una scelta a dir poco fondamentale per chi utilizzerà con frequenza Spazzata Travolgente, riducendo così il costo in mana della metà (da 100 a 50) con l’aggiunta di ben tre cariche di utilizzo. Potentissima, se non fosse per una semplice ma fondamentale limitazione: l’ultimate colpirà così solo una volta e al massimo del range. Un dazio forse doveroso, ma che aggiunge al personaggio un ulteriore profilo strategico. Spinta Possente gode invece del potenziamento di “Spinta Superiore”, che aumentando la velocità della finale del 25% ridurrà anche il cooldown dell’abilità di un secondo e mezzo, a patto però di trascinare via almeno un nemico. Infine, “Bioesplosione” permette la detonazione di Braccio Opprimente, silenziando così i nemici per 2 secondi ed applicando ai bersagli colpiti gli effetti di Pustola Infetta. Ultimo esempio di come la classe di Stukov sia versatile e votata non solo al supporto, ma anche ai danni.
Stukov è un eroe eclettico, che offre al giocatore una sfida impegnativa nel tentativo di un perfetto padroneggiamento. Si tratta di un healer molto atipico, votato apertamente alla battaglia, e possessore di alcune abilità situazionali che possono, non sempre, cavare un ragno fuori dal buco. In tal senso le build dedicategli sono alquanto varie e si basano per lo più sul gusto dei giocatori che lo stanno giocando, tuttavia, come sempre, si possono tracciare dei principali modus ludici, tenendo specialmente conto che tutte le build non mettono da parte le tre abilità primarie dell’Ammiraglio.
Detto ciò, la proposta della community è divisa in ben tre modalità di gioco. Una concentrata sulle capacità di cura (del resto, è sempre un healer) attraverso l’uso di Braccio Opprimente. L’altra concentrata sull’attacco e sull’abilità Lanciaspine, non proprio semplice da padroneggiare ma deliziosamente punitiva nei confronti dei nemici, specie grazie alle abilità di blocco e rallentamento tipiche del personaggio. E infine un’ultima basata interamente sulle “pustolose” abilità di Stukov, dedita alla polluzione. Se siete giocatori freschi che vogliono divertirsi con giusto un minimo di varietà, vi consigliamo apertamente la prima, perché si tratta di una build divertente e “canonica”. Così come lo è la terza, tutto sommato semplice da padroneggiare e molto divertente tanto in attacco che in supporto. La seconda è invece appannaggio dei giocatori esperti e appagati dalle novità, forse più avvezzi ad arrangiarsi nel supporto occasionale che a scegliere un ruolo preciso. In tal senso la build di Stukov dedicata all’attacco non ha davvero rivali nel panorama del MOBA Blizzard e potrebbe contribuire non poco all’aumento del killer count della vostra squadra. Premesso che l’invito è “sperimentate da soli”, vi suggeriamo comunque di seguito le build preferite dalla community, così come appena illustrate.
Build Braccio opprimente ottima per i newcomer:
Infestazione Diffusa
Contagio Riuscito
Braccio Estensibile
Spinta Possente
Aculei Permanenti
Immunità Epidemica
Spinta Superiore
Build Lanciaspine per esperti:
Lanciaspine
Ricaptazione Vigorosa
Escissione Precisa
Spinta Possente
Reazione Virulenta
Portatore Universale
Bioesplosione
Build Pustole per supporto e cura:
Tocco Fetido
Contagio Riuscito
Contaminazione Estesa
Spinta Possente
Spore Balistiche Reattive
Immunità Epidemica
Spinta Superiore
In conclusione, Stukov è un personaggio complesso ma divertente, che pur essendo puramente un healer riesce comunque a dire la sua in ambito mazzuolatorio. Si tratta, a nostro dire, forse di un’aggiunta non così drasticamente fondamentale come Malthael, ma utile a rimpinguare il roster e, comunque, a dare uno scossone al sin troppo statico filone degli healer. In tal senso Stukov è unico, ben oltre la media della sua classe. Un privilegio che però l’Ammiraglio paga con una mobilità risicatissima e limitata, molto problematica se si considera quella che, invece dovrebbe essere la reattività di un healer di tutto rispetto. Punti di vista, ad ogni modo, tant’è che il successo e l’apprezzamento nella community di Heroes of the Storm sta già parlando da sé.