Steam Deck: anche Valve scende in campo nella lotta del mercato dedicato alle console portatili
L’arrivo di Steam Deck è qualcosa che smuove in maniera importante il panorama videoludico, considerato che si tratta del primo vero attacco diretto al monopolio Nintendo per quel che riguarda gli hardware da gaming portatili. Con le solide fondamenta di una piattaforma diffusa e ricca di contenuti come Steam, Valve propone un hardware performante mosso da un prestante APU Zen2 + RDNA 2, con uno schermo da 7 pollici touch screen, bluetooh, wi fi, una porta USB-C per le periferiche e diversi tagli di memoria. I preordini si aprono oggi e la console dovrebbe essere distribuita a Dicembre. Per celebrare l’evento Abbiamo deciso di commentare la notizia e condividere il pensiero di Stay Nerd attraverso sette voci della redazione.
Davide Salvadori
Volontariamente o meno, Valve approfitta con un tempismo che definirei profetico il tergiversare di Nintendo, decisa a non coprire una importante esigenza di mercato odierna, ovvero quella di un sistema di intrattenimento portatile di fascia più alta rispetto a Switch. In tal senso la domanda da parte dell’utenza è molta, così come la delusione generale verso un aggiornamento cosi irrilevante dato dalla Switch OLED. Ripeto: tempismo profetico. Steam Deck è la Switch PRO che tutti volevano (compresa la natura ibrida) e molto di più, almeno in termini tecnici. Si perché in realtà ci sono altre considerazioni da fare e la notizia per quel che mi riguarda porta con sé non solo entusiasmo ma anche qualche preoccupazione.
Il sistema chiuso di Steam Deck, per quanto oggi garantisce grandi prestazioni, come si sposerà con l’ecosistema di giochi per PC, notoriamente pensato per essere “liquido” e mai strettamente ottimizzato su un hardware specifico? Può riuscire una console del genere a sopravvivere senza software dedicato ed esclusivo? Chissà, magari si, sarebbe un evento che segnerebbe veramente un cambio dei tempi. Infine il dubbio sul prezzo. Apparentemente ottimo nella sua versione base con memoria da 64gb ma chi può accontentarsi davvero di questo taglio quando sappiamo bene i tripla A per PC a malapena se lo fanno bastare per un singolo gioco? Certo, la memoria è espandibile, ma è intellettualmente più giusto considerare quindi che Steam Deck costi dal 549 ai 679, per chi vuole fare un acquisto “sensato”.
Claudio Cugliandro
L’hipster cattivo che è in me, quello che ride quando sente parlare di Switch come di “piattaforma degli indie“, quando ha visto Steam Deck ha avuto un coccolone. La mia mente ha subito pensato a quanti indie uzbeki fatti nei garage allagati possono essere giocati in portatilità, portando depressione e rabbia anche fuori dalle mura di casa.
Scopri quindi che per la prima versione bisogna aumentarne la memoria; che quella col prezzo più alto ha un hardware old gen, quindi chissà come gireranno i medio budget poco ottimizzati nel tempo; che finché non esce non si potranno sapere molte cose legate all’adattabilità per Linux. Poi la gente sui social che fa terrorismo psicologico, del tipo “devi fare sei mesi di palestra per sollevarla” e “mi si rompono le dita solo a guardarla”, e l’entusiasmo hipster sfuma quasi del tutto.
Eppure l’Indie al suono di cavigliere del kathakali in portatile lo voglio, e quindi con consumistica voracità seguirò l’evolvere della situazione. Alla fine, PS5 con due giochi e nell’apocalisse globale ha venduto milioni di copie senza motivo, perché il Deck non dovrebbe?
Luca Parri
Steam Deck potrebbe essere la piattaforma della svolta, quella che fa fare il giro al settore? Non penso proprio. E non credo nemmeno che un’azienda come Valve si aspetti una cosa simile. Però è indubbio che, forse, Steam Deck potrebbe rappresentare il proverbiale grattino nel punto della schiena che prude, quel piccolo sollievo che alcune persone attualmente non trovano. In primis, l’ascesa dei servizi in cloud viene assecondata e forse anche potenziata da questa periferica passando dai dispositivi mobile a un vero e proprio computer tascabile con controller.
Consideriamo poi anche il fatto che la diretta concorrente è spesso stata accusata di non essere adeguatamente performante, soprattutto per quei titoli indipendenti o a medio budget che hanno disperato bisogno di una resa su schermo adeguata al risaltare la direzione artistica che merita lo stesso riguardo dei comparti tecnici e ludici. Steam Deck, quindi, è semplicemente quello che potrebbe servire a una fetta molto specifica di pubblico, che ribadisce ancora una volta che non tutti gli annunci sono per tutte le persone e – soprattutto – che non è obbligatorio avere e giocare qualsiasi cosa.
Federico Galdi
Parlare di Steam Deck costringe a una riflessione su due livelli. Uno dove è impossibile nascondere una certa ammirazione per Valve, l’altro dove i nostri dubbi si manifestano e prendono corpo in una serie di domande.
Da un lato dobbiamo dare atto a Gabe Newell e alla sua azienda: Steam Deck è un’idea ben concepita, con modalità d’acquisto che per un possessore di un account sulla piattaforma di Valve non possono che essere intriganti. Sapere che i giocatori, per la prima volta, saranno davvero agevolati a comprare la console a scapito di retailer e scalper non può che consolarci. E, in fondo, non siamo tutti affascinanti all’idea di giocare il nostro catalogo Steam sulla TV di casa? Ed è qui che nasce il primo dubbio.
Il dock esterno sarà venduto separatamente. E qualche perplessità questa scelta non può che suscitarla. In secondo luogo, quali giochi potranno girare liberamente sulla console portatile? Riusciremo, per esempio, a prendere in mano la nostra partita di Baldur’s Gate 3 su Steam Deck? Un dubbio facile da formulare, ma che mette a rischio il nostro acquisto della console.
Francesco Paternesi
Sarò onesto: se Steam Deck fosse arrivato in un mondo senza Nintendo Switch, probabilmente avrei esultato. L’idea di una console ibrida è forse più vecchia di quella della console unica ma, onestamente, continuo a ritenerla la più complessa. Nintendo ci si è avvicinata molto ma, a distanza di cinque anni, il gap tecnologico sembra quasi un abisso rispetto a ciò che offre la nona generazione. Steam Deck è un’idea valida, racchiusa in un form factor ragionato e funzionale, con un prezzo forse un po’ alto (soprattutto nel modello top) ma sensato in qualità di anello di congiunzione tra portatile e fisso, economico se si pensa ai prezzi del mondo PC.
Ma sarebbe stupido non pensare alle implicazioni tecniche di un device simile sul lungo periodo, nonché all’identificazione precisa del suo target di pubblico. Certo è che i lati positivi non mancano, soprattutto per gli amanti del mondo indipendente che troverebbero in Steam Deck la macchina perfetta, tuttavia il primo fallimento delle Steam Machine non si dimentica.
Gabriele Atero Di Biase
Da quando sono “grande” e ancor di più ora che sono anche genitore, guardo con favore a qualsiasi console portatile, perché mi dà quell’illusione di poterci giocare nei ritagli di tempo, senza dover necessariamente impegnarmi per tanto tempo. Poi però nella realtà non ci gioco ugualmente. Ecco perché concettualmente Steam Deck mi piace molto. Non è nulla di rivoluzionario, ma l’idea di poter avere a disposizione la mia libreria di Steam letteralmente a portata di mano, con un buon hardware e un design secondo me valido, mi intriga non poco. C’era chi voleva una Switch Pro, e probabilmente questa è la cosa che più ci si avvicina.
Ovviamente permangono molte perplessità: l’inutilità della versione base è un dato di fatto, ad esempio, per cui bisognerà spendere almeno i 549 euro del modello successivo; si dovrà poi vedere come la console si comporterà con i titoli più esosi in termini di requisiti, sia ora che nel corso del tempo, e come verranno ottimizzati in generale i giochi. Mi piace molto il sistema di prenotazione, che premia chi è davvero interessato all’acquisto, e dovrebbe limitare la piaga degli scalper. Insomma, con un po’ di legittimo scetticismo, per me è più sì che no, e probabilmente la comprerò. E poi non ci giocherò.
Luca Marinelli Brambilla
Steam Deck è sicuramente una figata, a prescindere da ogni riflessione più approfondita. Il pensare di avere un portatile su cui si può installare Windows con sopra Game Pass, Epic Games Store, emulatori e tutta la libreria Steam fa quasi girare la testa. Poi però si deve anche tornare con i piedi per terra, e la situazione diventa più problematica.
Innanzitutto, l’utilizzo sembra essere limitato alla portabilità perché con l’hardware che ha l’utilizzo su TV sembra tutto fuorché ottimale, a meno che non si vogliano accettare compromessi di risoluzione (però poi non venite a dire che la risoluzione di Switch non è in linea con i tempi). Poi c’è il problema del sistema operativo: se non si vuole installare Windows e quindi fare lo smanettone, siamo sicuri che di riuscire a giocare davvero a così tante cose su Linux? E se ho già un PC da gaming, sarei disposto a spendere 500+€ (la versione con 64GB di memoria facciamo finta che non esista) per giocare alla mia libreria di Steam in versione portatile? E ancora, per quanto questo hardware reggerà i tripla A in modo che girino decentemente?
Come spesso accade per i prodotti che vogliono essere rivoluzionari, ci sarà da attendere e vedere sia il comportamento di questa Steam Deck, sia il supporto che Valve, gli sviluppatori e la community gli riserveranno. Innegabilmente però l’idea è affascinante e potenzialmente dirompente, soprattutto per chi è più interessato alla scena indipendente. Speriamo bene.