Paradox oltre l’ultima frontiera
Stellaris è il prossimo gestionale in pubblicazione da Paradox Interactive, che ha già sviluppato tra i tanti anche i gestionali della serie Europa Universalis e Crusader Kings 2, in cui il giocatore era chiamato a comandare una nazione o una dinastia feudale ed avevano come ambientazione principalmente l’Europa. Nel caso di Stellaris sarà invece l’esplorazione dello spazio il nucleo del gioco. Per la precisione in questo nuovo titolo saremo chiamati ad esplorare, condurre guerre ed azioni diplomatiche in un universo generato proceduralmente con numerosissime razze aliene generate a loro volta proceduralmente.
Il gioco riprende alcune delle meccaniche di Europa Universalis e Crusader Kings 2, anche in questo caso infatti il gioco prevede che tutte le azioni siano svolte in tempo reale, con la possibilità però di mettere in pausa, di accelerare o rallentare lo scorrere del tempo. Anche il motore di gioco non è una novità, si tratta infatti del Clausewitz Engine utilizzato dai tempi di Europa Universalis III (gioco del 2007). Rispetto ai precedenti giochi Stellaris a detta degli sviluppatori non è però semplicemente una reskin ma rappresenta un grande cambiamento concettuale: mentre nei precedenti gestionali la componente di ricostruzione storica era molto importante e rigorosa in Stellaris c’è la promessa di fornire ai giocatori un’esperienza molto più libera nel forgiare il proprio impero galattico.
Qui si fa la storia dell’universo!
Le promesse di libertà di Paradox si manifestano fin dall’inizio della partita: ogni impero presente sarà completamente personalizzabile dal giocatore o generabile proceduralmente dall’intelligenza artificiale, i campi di personalizzazione saranno i più svariati: a livello estetico gli imperi avranno effigi e aspetti diversi, mentre differenze strategiche saranno condizionate dalle caratteristiche delle navi e delle razze. Anche se ogni impero avrà sempre una razza primaria avere nel proprio impero cittadini provenienti da diverse specie sarà poi fondamentale per la colonizzazione dei pianeti, ad esempio: come si può colonizzare un pianeta acquatico senza avere nessuno in grado di vivere tranquillamente sott’acqua? Se però la ricchezza razziale rappresenta una risorsa questo non vuol dire che non possa esser anche portatrice di diversi problemi. Ogni razza avrà la sua etica, ad esempio alcune saranno più pacifiste ed altre più militariste, e fare le scelte sbagliate può mettere in moto tumulti e creare non pochi grattacapi ai governatori spaziali in erba, trovandosi magari costretti a sedare rivolte, aumentare i diritti di voto delle altre razze o aumentandone la leadership all’interno dell’impero. Seguire una certa etica inoltre permetterà di eseguire certe azioni e ne vieterà delle altre: un impero xenofobo potrà ad esempio catturare e schiavizzare i membri alieni, lo stesso naturalmente non vale per un impero xenofilo.
Le razze sono divise in sette macro categorie: molluscoidi, mammiferi (inclusi gli umani), fungoidi, aviari, artropodi, rettiliani e arborei.
Non sarà invece presente nessun sistema ad albero per le tecnologie bensì un sistema basato in parte sul caso. Ricercando nuove tecnologie nei tre rami disponibili (ingegneria, fisica e social) sarà infatti possibile pescare di volta in volta tre differenti carte da un mazzo che conteranno scelte che porteranno ad esiti differenti, scegliere una carta vorrà dire che le altre due torneranno all’interno del mazzo con la possibilità di essere nuovamente pescate nel momento di un nuovo progresso tecnologico.
La possibilità di viaggiare a velocità superiori a quelle della luce sarà essenziale sin dalle prime fasi della partita, ogni impero avrà la possibilità di accedere ad una tra tre diverse modalità di viaggio: viaggi Hiperlane (veloci ma solo per rotte già note), viaggi Warp (più lenti ma con libertà di movimento) e viaggi che sfruttano i buchi neri (che richiede stazioni costruite ai bordi dei sistemi solari ma permette anche salti più ampi).
Altrettanto importante per i viaggi spaziali sarà la nave scientifica. Tale mezzo di trasporto sarà considerato come una sorta di unità eroica e sarà dotata di caratteristiche uniche, potrà dedicarsi a missioni scientifiche per ottenere nuovi avanzamenti tecnologici. Sarà inoltre possibile assegnargli un capitano ed un equipaggio dotato di specifici tratti, tutto ciò ricorda molto la celeberrima serie Star Trek.
Diplomazia e guerra (spaziale)
Gestire il proprio impero galattico può portare a dover agire con altre potenze dell’universo, Stellaris offrirà differenti approcci per relazionarsi con le altre potenze più o meno grandi. Una via sarà quella del rapporto diplomatico, si potranno fare semplici alleanze fino a sviluppare vere e proprie federazioni galattiche dotate di un presidente eletto a intervalli regolari ed in grado di controllare la politica estera dell’intera federazione.
Creare federazioni non sarà però l’unica opzione diplomatica disponibile, tra imperi diversi ci potranno essere patti di non aggressione, garanzie di indipendenza, permessi di accessi civili e militari, possibilità di scambiarsi informazioni e risorse. Se proprio la diplomazia non dovesse funzionare gli imperatori in erba potrebbero vedersi costretti a scendere in campo in una guerra galattica, anche in questo comparto l’impressione è che ci sia una grande ricchezza e complessità di opzioni. Le navi saranno personalizzabili e sarà dunque possibile dotarli di specifici motori, reattori, armi ed altre componenti, con l’avanzare del progresso tecnologico sarà inoltre possibile aggiornare la propria flotta (azione che richiederà un investimento di tempo e risorse).
A differenza dei giochi della serie Total War ma in linea con gli altri gestionali Paradox durante le fasi di combattimento non ci sarà da parte del giocatore un controllo diretto delle unità, l’esito degli scontri dipenderà da tutta una serie variabili, come la numerosità della flotta, l’equipaggiamento, i parametri ed i tratti dei generali della flotta e di altri personaggi influenti. Lo stesso vale per l’assalto delle truppe terrestri ai pianeti, l’esito non dipenderà tanto dall’abilità del giocatore nel gestire tatticamente gli assalti ma dalla gestione delle variabili che possono favorire esiti militari positivi.
Infine sembra che gli sviluppatori abbiano sviluppato diversi macro-eventi che si attiveranno nella parte finale del gioco in base al modo in cui il giocatore ha condotto il proprio impero. Tali eventi sono definiti “Crisi” ed ad esempio investire molto sulla ricerca robotica potrebbe condurre ad una grossa ribellione dei robot all’interno dell’impero.
Conclusioni
Stellaris sembra essere un progetto decisamente ambizioso, ma è portato avanti da una delle case di produzione che ha realizzato alcuni dei migliori gestionali per PC. Questo gioco sembra essere possedere una combinazione delle caratteristiche che sono state maggiormente apprezzate in Europa Universalis ed in Crusader Kings. La possibilità di giocare online fino a 32 giocatori potrebbe inoltre permettere di creare comunità molto attive, del resto ben radicate anche nei precedenti titoli, ed è assai probabile che a seguito della prima pubblicazione arriveranno numerosi aggiornamenti, espansioni e, naturalmente, mods (possiamo scommetterci che uscirà almeno una total convertion a tema Star Trek).
Se le promesse verranno mantenuti potremmo trovarci di fronte ad una nuova pietra miliare del genere, non ci resta che attendere l’uscita di Stellaris annunciata per il 9 di Maggio.