ATTENZIONE: LA NEWS CONTIENE SPOILER SULLA TERZA STAGIONE DI STRANGER THINGS
Stranger Things 3: cosa ci dice la scena post credit?
Netflix come MCU e DCEU. Alla fine di Stranger Things 3, dopo i titoli di coda, arriva una scena post credit che potrebbe ribaltare il finale di questa stagione.
Sono ormai un po’ di giorni che la tanto amata serie Netflix è disponibile sulla piattaforma, e sono tantissimi i fan che non hanno resistito allo sfrenato binge watching, terminando nel giro di poco la visione di questi nuovi 8 episodi dello show.
Ma cosa ci dice la scena post credit e cosa potrebbe rivelarci riguardo il futuro di Stranger Things?
Come avrete visto, il povero sceriffo Jim Hopper si è sacrificato per salvare gli altri, ma a differenza dei russi, i cui corpi vengono totalmente spazzati via, il suo non ci viene mai mostrato nitidamente. È lecito quindi da subito chiedersi se Hopper sia morto realmente o se la serie TV voglia regalarci qualche inaspettato plot-twist. Proprio a questo proposito, il tanto chiacchierato filmato dopo i titoli di coda potrebbe svelarci qualcosa sul futuro di Stranger Things.
Se siete giunti con la lettura fin qui, o siete dei masochisti completi o avete senza dubbio già visto Stranger Things 3 e quindi anche la scena post credit.
Qui veniamo introdotti all’interno di una buia base militare russa, in quelle che sembrano delle segrete, con un corridoio pieno di porte blindate chiuse. Due uomini percorrono questa prigione e uno si rivolge all’altro con l’espressione “no, non l’americano”; proseguendo, aprono quindi una cella e prelevano un prigioniero al suo interno, lo conducono in un altro luogo all’interno della base, e lo danno per cena ad un affamato e spietato Demogorgone.
Al termine della visione, le questioni principali sono due:
Chi è l’americano? Potrebbe davvero essere Jim Hopper. Molto probabilmente si tratta di un personaggio chiave dello show, altrimenti non avrebbe avuto senso far pronunciare questa frase alle guardie. I russi potrebbero aver recuperato il suo corpo ancora in vita e scelto di tenerlo prigioniero.
Un ulteriore indizio in tal senso potrebbe essere la canzone Heroes di David Bowie, cantata da Peter Gabriel, che ascoltiamo mentre Undi legge la lettera di Jim. La stessa traccia l’avevamo sentita nella prima stagione, al ritrovamento del finto cadavere di Will.
La seconda questione riguarda lo “stato di forma” del demogorgone, che appare quasi debilitato e meno pericoloso di quel che ricordavamo. Probabilmente lo rivedremo in Stranger Things 4.