Secondo Natalia Dyer, i giovani attori protagonisti di Stranger Things subirebbero una sessualizzazione da parte della stampa
La sessualizzazione degli attori è sempre un problema, ma lo è ancora di più quando si parla di ragazzi prodigio, come ad esempio i protagonisti di Stranger Things: secondo Natalia Dyer, un’altra delle protagoniste dello show di Netflix, la stampa darebbe eccessiva attenzione in questo senso a quelli che a tutti gli effetti sono ancora dei ragazzini.
L’attrice conosce bene il fenomeno, anche per via del suo nuovo film Yes, God, Yes, in cui interpreta una giovane ragazza cattolica che scopre il piacere e la masturbazione, che già le sono valsi qualche apprezzamento di troppo sui social.
Nello show di Netflix invece interpreta il personaggio di Nancy Wheeler, che proprio come lei ha un atteggiamento protettivo nei confronti dei ragazzi:
“Ovviamente ci sono diversi strati della cosa, ma in generale mi sembra che li si stia sessualizzando troppo. Mi sento molto protettiva nei confronti degli attori più giovani, anche se non sono più bambini, ma ragazzi. Sono tutte persone eccezionali, e stanno crescendo in circostanze pazzesche. Come persona privata credo che debbano essere lasciati in pace, a meno che non si parli del loro lavoro o di quello di cui loro vogliono parlare.”
L’attrice ha continuato dicendo che la sessualizzazione dei giovani attori è un problema culturale, e che si augura che vengano lasciati crescere nel modo che vogliono, senza essere giudicati, e soprattutto senza l’eccessiva attenzione in questo senso da parte dei media.
La serie peraltro non è nuova a problemi del genere: Millie Bobby Brown, la giovane attrice che interpreta Eleven, ha di recente mostrato alcuni post sui social piuttosto eloquenti di alcuni fan troppo invadenti, scritti in occasione del suo sedicesimo compleanno.
Che ne pensate della situazione? Siete d’accordo con le parole dell’attrice?
(Fonte: Digital Spy)