Parola d’ordine: FUN
Insomniac Games punta tutto sul divertimento frenetico e a base di colore per il suo nuovissimo Sunset Overdrive, in esclusiva per Xbox One, offrendo una gamma di armi, nemici ed ambientazioni che sembrano uscire da un triangolo ben riuscito tra spray painting anni ’90, open-world games e sparatutto alla Borderlands. Sapevamo già della follia che Insomniac voleva scatenare con la sua campagna single-player, che promette un ritmo di gioco al cardiopalma, ma pochissimo tempo fa la casa di produzione ha rivelato finalmente la modalità cooperativa online Chaos Squad la quale permette fino a otto giocatori di vivere quella che gli sviluppatori hanno definito “the ultimate awesomecalipse”.
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Alcune bibite ti mettono le ali ed altre ti mettono i bubboni
Quella che ci aspetta in Sunset Overdrive è una storia folle e divertente, figlia del consumismo sfrenato di questo secolo e della pop-culture a cui ormai siamo abituati quasi fisiologicamente, la storia inizia infatti con un energy drink. Nel 2027 la Fizzco lancia il suo nuovissimo beverone, l’Overcharge Delirium XT, organizzando una mega-festa nella città dove ha sede l’azienda, Sunset City. La mascotte di nome Fizzy è ritratta ovunque: dai manifesti ai palloni ai coriandoli, tutto sembra gioioso, è una festa bellissima ma presto tutto precipita nel caos. Le persone che ingeriscono la bevanda iniziano a sentirsi male e in men che non si dica si tramutano in creature mutanti dipendenti ciecamente dall’Overcharge al punto da attaccare qualunque cosa le ostacoli pur di nutrirsi della sostanza, tipo Tomacco nel famoso episodio de I Simpson.
L’azienda produttrice, potente multinazionale, utilizza tutti i mezzi a sua disposizione per insabbiare l’accaduto e mette in quarantena l’intera Sunset City. La storia del gioco inizia diciassette giorni dopo il lancio della bibita con il protagonista (totalmente personalizzabile dal giocatore) che non ha partecipato alla festa perché quel giorno lavorava come spazzino e quindi non si è tramutato in un mostro, e dovrà sopravvivere alla follia mutante in una città colta dall’anarchia più totale.
Stile, armi e un po’ di dejavu
Sunset Overdrive sembra un titolo in grado di offrire ore di divertimento. Parliamo di un gioco che offre un open world e quindi un numero altissimo di possibilità d’azione per il giocatore, dal semplice andare in giro all’accoppare mostri, al completare decine di side-quests per finire con il crafting, quest’ultimo coadiuvato da un sistema di potenziamento degli oggetti definito AMPS. Al centro dello schermo, infatti, il giocatore vedrà una barra che si riempirà ogni qual volta si dedicherà ad uccisioni o azioni particolarmente stilose, fluide o semplicemente fighe per i parametri imposti dal gioco. Al riempimento di questa barra si potrà sfruttare un AMP che si applica alle armi, potenziandole, o al personaggio stesso donandogli abilità particolari dalla semplice schivata dei primi livelli al causare esplosioni nucleari, no davvero, nucleari proprio. Ruolo importante anche per il vestiario che avrà semplicemente il compito di addobbare il personaggio come vi pare dando un’ampia scelta di chincaglieria in cui spiccano pesantemente le influenze punk e rock. Non per niente i disegnatori di ciò che si può indossare hanno lavorato allo stile di star come Alice Cooper e Iggy Pop! Ma a prescindere dai potenziamenti e vestiti Insomniac ha voluto giocare molto sul numero delle armi e sui loro effetti, infatti, il lavoro separato di ogni sviluppatore ha dato vita a veri e propri arsenali. Ci saranno di sicuro i classici dello sparatutto come AK47 e Uzi ma, diciamocelo, in un gioco così ai giocatori interessano soprattutto quei fucili o quei mitra al limite del ridicolo e in grado di sparare la qualsiasi contro i nemici. Che vogliate lanciare lattine di Overdrive Delirium XT per attirare i mutanti o affettarli con una spada laser prima di crivellarli di proiettili di fuoco sarete accontentati perché pare che a Sunset City vi sia questo e molto di più, cosa che non ci dispiace affatto ma che a quelli che hanno giocato al già citato Borderlands, darà forse una sensazione di già visto e già vissuto.
Effetti visivi e un pizzico di ironia
Scelta intelligente e condivisibile quella della casa sviluppatrice quella di inserire nel suo gioco un gran numero di esplosioni, data la profondità e definizione grafica del titolo, un numero ingente di corpi spappolati e bucherellati in giro per la città avrebbe caricato troppo il tutto causando dei rallentamenti, e per ovviare a ciò pare abbiano ben pensato di seguire il seguente percorso logico: i mutanti sono gonfi di energy drink quindi che succede se gli spari? Semplice, vanno in mille pezzi. Così si è risolta, in parte, la questione dell’accumulo di corpi dato il numero mostruoso di nemici che si incontreranno in game e i migliaia di effetti grafici senza appesantire il tutto, creando inguardabili movimenti lenti e scatti, insomma la fluidità c’è tutta e si vede. Come detto Sunset Overdrive vuole portare il giocatore in un mondo privo di regole ma, fortunatamente, questo concetto non pare aver influito troppo sulle meccaniche fisiche, che restano simili a quelle reali, dando un ottimo mix di azione e realismo nei movimenti del proprio personaggio. In ultimo il gioco presenta anche quell’ironia da quarta parete abbattuta a cui i fan di Deadpool forse non faranno più neanche caso. Per esempio quando si interagisce con un personaggio non giocante, durante le fasi di dialogo, si vedrà apparire una barra chiamata “bullshit meter” (che potremmo tradurre come “cazzatometro”) e indica la mole di balle e menzogne che stiamo ascoltando. Nei combattimenti sarà frequente l’utilizzo di splash effects, con le onomatopeiche classiche del fumetto o dei telefilm anni ’60-’70, “BAM!” “STOMP!” “BANG!” per intenderci. Menzione speciale per il respawn che è qualcosa di esilarante: non si apparirà all’improvviso in un punto dopo la morte, ma si potrà essere scaricati da un furgone in corsa guidato dai mutanti, ritornare alla vita da un sarcofago egiziano, cadere da un disco volante e tanto altro per una serie di piccole cut-scene che lasceranno per un attimo in WTF mode.
Sunset Overdrive promette dunque colore, azione, velocità, ironia e soprattutto anarchia pura dove il giocatore deve sentirsi come una rockstar nel suo personale poligono di tiro pieno di mostracci. Qualche staynerdiano dal grilletto facile potrebbe già gasarsi gustandosi quest’anteprima, noi aspettiamo con ansia di provarlo. Our trigger finger’s itching.