Super Mario in realtà è giapponese: la scioccante rivelazione di Masayuki Uemura, capo progettista del NES
L’abbiamo sempre considerato e visto descrivere come un idraulico italiano, con quei baffoni, il nome inequivocabile, l’inglese maccheronico con accento nostrano, eppure sembra proprio che Super Mario non sia italiano, bensì giapponese.
La scioccante rivelazione è stata fatta da Masayuki Uemura, il responsabile della progettazione del NES, durante una recente intervista con Kotaku.
“Super Mario Bros. non è ambientato in Giappone, ma il personaggio è giapponese. Il nome Mario sembra italiano, ma lui non lo è. Sono stati davvero bravi a cogliere quell’ambiguità.”
Lo sappiamo cosa state pensando: “Mamma mia!”. Non possiamo darvi torto.
Uemura ha poi parlato in generale di Super Mario e dell’importanza che ha avuto nella storia nei videogiochi, concentrandosi anche sul dominio giapponese in questo mercato fin dagli esordi.
“Super Mario Bros. è stato il primo a portare una prospettiva “kawaii” ai personaggi di un videogioco. A dire il vero forse è stato Donkey Kong nelle arcade, ed ha stabilito quel senso unico di design. Fino a quel punto, la maggior parte dei giochi seguivano lo stile arcade degli sparatutto. Super Mario è spesso citato come il primo gioco a collegare quello stile di personaggio carino e musica carina insieme. Non so per certo chi del team di Miyamoto ha unito i puntini, ma è quello che è successo. Forse è stato lo stesso Miyamoto […]
[…] Fin quando i videogiochi non sono riusciti a ritrarre dei personaggi, non erano altro che giochi strategici, come shogi o gli scacchi. Una volta che l’hardware si è sviluppato al punto in cui potevi effettivamente disegnare personaggi, i designer hanno dovuto pensare a cosa fare. Inconsciamente hanno pensato a ciò che avevano assorbito dagli anime e manga. Siamo stati fortunati in quel senso, che gli stranieri non avevano visto le cose sulle quali basavamo le nostre idee”.
Tornando alla nazionalità di Mario, più volte in passato Shigeru Miyamoto aveva detto che il personaggio fosse un idraulico italiano a New York, ribadendo il concetto ad esempio con il lancio di Super Mario Odyssey. Chissà che non decida di commentare le dichiarazioni di Uemura…