Shazam ci ha insegnato che la magia è il superpotere più grande. Ma quali sono gli altri supereroi “magici” della DC?
Lo abbiamo appena visto in Shazam: la magia, insieme alla tecnologia e alla genetica, forma il principale trio degli archetipi dei poteri posseduti da un supereroe. Tantissimi eroi con poteri magici si sono succeduti sulle pagine dei fumetti. Alcuni agiscono dietro le quinte, cercando di proteggere l’umanità affrontando orrori che una mente comune non può minimamente comprendere, altri invece hanno scelto di affrontare pericoli più terreni, ma non per questo meno pericolosi.
Oltre a Shazam, tanti altri incantesimi e artefatti sono stati portati sul grande schermo. Primo tra tutti il potente Thor, il dio del tuono che impugna Mjolnir, il martello incantato dalla magia di Odino. Sempre nel Marvel Cinematic Universe è poi arrivato il mago per eccellenza, il Doctor Strange, che ci ha mostrato cosa significa davvero proteggere il mondo contro invasori di altre dimensioni. È stato poi il turno della DC, che ci ha portato Wonder Woman e Aquaman, che di legami con la magia ne hanno parecchi anche se sono stati solo appena accennati nei film, ma sono argomenti di cui discuteremo più avanti.
L’arrivo di Shazam è l’occasione ideale per scoprire quali sono gli eroi più “magici” di casa DC. Sì perché da quelle parti non mancano certo gli Abracadabra e i Sim Sala Bim, anche se con qualche distinzione.
Mentre infatti nella Marvel la magia è, in sostanza, una forza che sovverte l’ordine naturale, apparentemente a portata di tutti in seguito ad allenamenti e studio massacranti, nella Distinta Concorrenza le cose sono un po’ diverse. Esistono infatti persone che nascono con il dono della magia e altri che invece devono acquisirla tramite oggetti magici, o, come Shazam, grazie a qualcuno che gli dona il potere. Tutto resta comunque misterioso e poco spiegato. Dopotutto, stiamo parlando di scienze occulte e un po’ di mistero fa parte del gioco. L’unica cosa abbastanza certa in tutto questo, è che chi utilizza la magia deve sempre pagare un prezzo per il potere utilizzato.
Ed ecco perché non sono molti i personaggi che hanno il coraggio di utilizzarla. Pronti a scoprire chi sono, perché e cose fanno?
La magia in Shazam
Cominciamo proprio dal character appena giunto sui nostri schermi, che appartiene alla seconda categoria dei wizard made in DC. Billy Batson è un ragazzino orfano di quindici anni che vive a San Francisco. Ogni volta che pronuncia la parola Shazam, viene colpito da un fulmine e il suo corpo diventa quello di un adulto dotato di poteri. Queste abilità derivano da un mago, chiamato a sua volta Shazam, che ha scelto Billy come campione per proteggere la Terra. La particolarità è che, a differenza di tanti altri, i poteri del nostro giovane protagonista provengono da quella che molti definiscono la fonte di magia per eccellenza: la parola.
Come tutti gli utilizzatori di arti arcane sanno, c’è un potere nascosto all’interno dei nomi, e la parola Shazam, che condivide sia la proprietà di nome di persona che quella di nome di incantesimo, ha un enorme potere dentro di sé. O meglio, sette diversi poteri, per essere precisi.
Ognuna di queste doti che vengono concesse al campione è legata ad una figura della mitologia greco/romana, le cui iniziali compongono la parola magica: la S rappresenta il Re Salomone e la sua immensa saggezza, che permette di accedere ad una vastissima conoscenza; la H sta per Hercules, che ovviamente dona un immensa forza; la prima A appartiene ad Atlante, che dona resistenza fisica e mentale; il potere più iconico è legato alla Z di Zeus, che permette all’eroe di lanciare fulmini magici che posso anche assumere proprietà curative su di lui e sugli altri; la seconda A per il coraggio di Achille, che aumenta la forza interiore; infine la M di Mercurio, che permette di volare e spostarsi ad altissime velocità. Non dubitate mai della forza della parola.
Del resto, Albus Silente (uno che di magia se ne intendeva) amava dire che “Le parole sono, per la mia opinione non tanto umile, la nostra fonte di magia più inesauribile, capace sia di ferire che di curare”.
La magia in Hellblazer, occultismo e demoni
Come abbiamo detto, esistono rarissimi umani dotati di poteri magici sin dalla nascita, mentre gli altri devono ricorrere ad altri metodi. E alcuni di questi non sono sempre piacevoli, come i patti con i demoni. Questo porta a una netta distinzione tra i concetti di magia e occultismo in DC Comics.
Se la magia è un qualcosa di naturale, e può essere controllata da coloro che sono predisposti per natura al suo utilizzo, l’occultismo rappresenta la sua versione innaturale, un utilizzo della magia ottenuto con la forza da chi non è in grado di fare incantesimi.
Arriviamo quindi a parlare di un esperto di occultismo e grande amico di tutti i diavoli dell’inferno, e no, non stiamo parlando di Alan Moore, ma di una sua creazione, Constantine, l’incantatore cinico e anticonformista. Nonostante sia nato senza poteri, l’inglese John Constantine è uno dei maghi più potenti del mondo, anche se non fa quasi mai uso della sua magia, preferendo spesso agire d’astuzia. In realtà però sappiamo tutti che in realtà è una brava persona, pronta a fare del bene rischiando la vita per poi sparire nell’ombra. La sua vera magia però è racchiusa tra le pagine di Hellblazer, probabilmente uno dei migliori fumetti Vertigo mai fatti, iniziato da Jamie Delano e su cui si sono cimentati moltissimi grandi autori come Grant Morrison, Jason Aaron e Garth Ennis, giusto per citarne un paio.
Atlantide e l’origine della magia sulla Terra
Atlantide è un luogo con un fortissimo legame con la magia, oltre che essere importantissimo per le sue origini, poiché è stato il luogo che ha dato vita alla razza di uomini con poteri magici, chiamati non a caso Homo Magi. Atlantide in origine era infatti il centro di tutta la magia sulla terra. All’alba dei tempi, l’Homo Sapiens migrò verso questo continente e, dopo anni e anni di esposizione alle energie mistiche, compì un altro piccolo passo sulla scala evolutiva diventando l’Homo Magi. C’è da premettere che non tutti gli atlantidei primitivi subirono questa evoluzione e, quando Atlantide affondò, molti Homo Magi fuggirono, diffondendo la linea di sangue in tutto il globo.
Anche l’attuale Atlantide sottomarina resta particolarmente legata alla magia. Per esempio, il simbolo dei re di Atlantide, il Tridente di Nettuno, è un potentissimo artefatto magico forgiato dai ciclopi con l’essenza stessa del dio dei mari. Il tridente per questo possiede moltissime capacità come la manipolazione dell’acqua, il generare scariche elettriche o il creare campi di forza.
Lo stesso Aquaman, oltre al tridente, è entrato più volte in contatto diretto con la magia, come quando perse la sua mano sinistra in battaglia, che sostituì con una protesi fatta di acqua donatagli dalla Dama del Lago. Oppure quando con un rituale invocò gli dei del mare che lo trasformarono nell’Abitante degli Abissi, essere talmente potete da riuscire a risollevare la città di San Diego precedentemente sprofondata nell’oceano. Ovviamente la magia come abbiamo detto ha il suo prezzo, e un potere così grande come quest’ultimo Aquaman l’ha pagato con la vita.
Zatanna Zatara e la magia dell’evoluzione
Ritornando sulla terraferma, dopo la diffusione degli Homo Magi sul pianeta questi sono divenuti pian piano una razza in via di estinzione. Uno degli Homo Magi più conosciuti sulla terra è la maga Zatanna Zatara.
Zatanna era un abile illusionista, famosa per i suoi spettacoli in tutto il mondo, finché non scopre di possedere davvero dei poteri magici. Infatti, se pronuncia una frase al contrario, questa si avvera. La maga è famosa anche per il suo costume, lì dove supereroi e colleghi combattono in calzamaglia e vistosi mantelli, Zatanna si batte, con grande stile, in smoking e calze a rete. E se pensate che per batterla basti tapparle la bocca vi sbagliate, è anche un’esperta di arti marziali, addestrata da Batman in persona, di cui è stata anche amante per un certo periodo.
Proprio nei rapporti con il Cavaliere Oscuro la famiglia Zatara ha buoni trascorsi. Il padre di Zatanna, Giovanni Zatara, illusionista e vero mago a sua volta, fece da maestro a Bruce Wayne, insegnandoli tutte le tecniche di escapologia e illusionismo. Giovanni aveva gli stessi poteri di Zatanna, e fu lui a scoprirli per la prima volta leggendo un diario di un altro lontano parente mago: Leonardo Da Vinci.
Alan Scott, la magia a forma di Lanterna (verde)
Con il passare degli anni, le Lanterne Verdi sono finite per essere associate soltanto allo spazio e alle energie cosmiche, nonché ad Hal Jordan e al Corpo delle Lanterne Verdi. Prima del corpo di polizia spaziale però viene Alan Scott, la prima e originale Lanterna Verde terrestre, il cui potere non deriva da un Anello del Potere, bensì da una fonte magica conosciuta come il Cuore di Stella.
Ma andiamo con ordine: in una galassia lontana lontana, in un tempo ancor più distante, dei simpatici omini blu, noti come Guardiani dell’Universo, cercarono di rimuovere la magia da tutto il cosmo. Ovviamente fallirono clamorosamente, ma ottennero comunque un risultato: una indescrivibile quantità di energia magica venne imbrigliata in un globo, chiamato appunto Cuore di Stella. Tutta questa forza concentrata, con il tempo ha sviluppato una propria consapevolezza, divenendo la “Fiamma Verde della Vita”. Alla fine, un pezzo del globo si separò, viaggiò nell’universo, e indovinate dove atterrò? Esatto! Sulla Terra.
Questo frammento, racchiuso in detriti rocciosi raccolti durante il viaggio, venne scolpito da un uomo in forma di lanterna. Devono però passare parecchi anni prima del suo ritrovamento da parte di Alan Scott nel 1940, data che coincide incredibilmente anche con l’uscita del fumetto.
Una volta trovata la lanterna, questa si mette a parlare nella mente di Alan suggerendogli di forgiare un anello, che gli permetterà in seguito di assorbire il potere dalla lanterna stessa e portarselo in giro. Con Anello, mantellina viola e maglietta rossa con una lanterna disegnata sopra, Alan Scott fu pronto per dispensare giustizia come Lanterna Verde.
Magia, divinità e creazionismo
Abbiamo analizzato tutte le forme di magia nell’universo DC, non resta quindi che parlare della forma più potente di tutte, almeno nei confronti di noi semplici umani, ovvero la magia divina.
Tutto ha avuto inizio all’alba dei tempi (frase che si usa quando nessuno sa collocare un evento nello spazio-tempo), dove sul pianeta Asgard alcuni esseri, definiti vecchi dei, combatterono una grande guerra che terminò con la distruzione del suddetto pianeta. Questa esplosione generò una potentissima energia chiamata Godwave, un’onda proveniente dalla Fonte che creò esseri divini in tutto ciò che esiste.
Parliamo sia divinità del calibro di Zeus o Visnù, che di esseri divini come angeli e demoni. Quando la Godwave arrivò alla fine del multiverso, rimbalzò, passando di nuovo sul creato e ponendo le basi per la nascita dei metaumani. Questo portò inoltre alla creazione di energie come la Forza della Velocità che ha dato i poteri a Flash o lo Spettro Emozionale delle Lanterne.
Il risultato della Godwave a livello magico è la creazione delle divinità, di cui la terra è piena. Esseri divini come gli Dei dell’Olimpo hanno fatto della terra la propria casa, legandolo alla loro dimensione e spostandosi tra le due realtà a piacimento.
Gli dei sono creature fortemente interconnesse alla magia, tutti quelli che potremmo definire “i loro poteri” derivano da energia magica, una dote con cui sono nati, al pari degli Homo Magi, ma sicuramente più potenti. Di dei sparsi tra le pagine dei fumetti ce ne sono a bizzeffe, anche se soprattutto troviamo i vari artefatti magici che spuntano come funghi, tipo il già citato Tridente di Nettuno o il Lazo della Verità, o Lazo di Afrodite, impugnato da Wonder Woman. La stessa Principessa Diana è stata generata grazie alla magia degli dei, fondendo un’anima presa dagli inferi con dell’argilla modellata dalla regina Hippolyta.
Tutta la magia che rimane
Come avrete capito, quando si parla di magia in DC Comics l’argomento è tutt’altro che semplice. Il fumetto americano, si sa, è soggetto a costanti reboot e retcon, ma in generale i fondamenti di un concetto rimangono sempre gli stessi.
Per la DC magic non è andata esattamente così, tra dei che creano dei che generano altri dei, forme di magia che si scopre non essere magia e compagnia cantante. In questo caso la guerra Marvel-DC la vince Marvel facilmente, visto che pone “semplicemente” la magia come un’energia naturale di tutte le cose e spiegando le divinità come esseri viventi provenienti da altri pianeti, dimensioni o universi, il tutto in un multiverso costruito su un’abbastanza coerente struttura a base scientifica.
A portare un po’ di ordine nella magia targata DC ci ha provato The Book Of Magic, una miniserie di quattro volumi scritta da Neil Gaiman. Il perché parlare di questa serie è abbastanza scontato: Gaiman, usando come espediente l’addestramento di un giovane mago destinato a diventare il più potente di tutti, ci trascina in quella che è una vera e propria guida magica per autostoppisti, ma senza humor inglese.
Il mago in questione è Timothy Hunter, che verrà accompagnato in ogni volume da un diverso detentore di poteri magici, lo Straniero Fantasma, il già citato John Constantine, il Dottor Occult e Mister E. Insomma, si tratta di in un viaggio in lungo in largo tra le varie forme di magia che popolano l’universo DC Comics, più o meno sulla falsa riga del Canto di Natale di Dickens.
Ah, casomai ve lo stiate chiedendo: quello nell’immagine sopra non è Harry Potter, ma proprio Timothy Hunter. Infatti, i due maghetti si assomigliano molto e c’è anche chi (forse non ha torto) ha sussurrato la parola “plagio” nei confronti della Rowling, visto che la serie è uscita nel 1990, ben prima che Potter vedesse la luce.
In realtà stiamo parlando di personaggi completamente diversi, salvo qualche somiglianza fisica, ma tant’è… Che entrambi siano stati folgorati dalla stessa intuizione? Del resto, come abbiamo visto, la magia è ovunque.