Swamp Thing su Prime Video è una serie paludosa, troppo stagnante e troppo poco torbida
La scienza è prodigiosa. La sua capacità di fare luce su ciò che non riusciamo a capire, rendere spiegabile l’inspiegabile, la rende una delle discipline umane più dibattute e affascinanti. Swamp Thing, su Prime Video dallo scorso 2 settembre, la assume come una delle proprie principali linee guida sin dalla scelta dei personaggi e del punto di vista. Una giovane e affascinante esperta in malattie infettive si ritrova alle prese con il caso di contagio più grave e strano della sua vita, incontrando una misteriosa creatura fatta di vegetali pronta ad aiutarla nella sua impresa. Al centro della vicenda, una palude che custodisce sul fondo segreti inconfessabili. Cosa potrebbe mai andare storto, con una premessa del genere? Purtroppo il confine tra strano e confuso è molto labile.
Swamp Thing su Prime Video: personaggi in cerca di profondità
Prima di approdare su Prime Video Swamp Thing è stato un fumetto di lungo corso della DC Comics. Una storia molto lunga e articolata passata tra continui cambi di guida artistica e di direzione editoriale, che hanno visto l’umanoide vegetale plasmato anche da mani illustri del calibro di Alan Moore e Mark Millar. La Cosa nella Palude, tuttavia, non è mai stata una delle testate di maggior successo della casa americana. Le atmosfere cupe e i personaggi tormentati che popolano il suo universo hanno esercitato il proprio fascino su un pubblico nutrito, ma mai davvero grande. La serie televisiva in onda su Amazon arriva in un periodo altrettanto difficile, caratterizzato da una quantità spropositata di prodotti supereroistici già in commercio tra fumetti, film campioni d’incassi e quant’altro. La forza di questo nuovo corso di Swamp Thing su Prime Video avrebbe potuto risiedere nei suoi personaggi, inaspettatamente numerosi in rapporto all’ambientazione ristretta. Purtroppo, però, gli abitanti della piccola cittadina di Marais non brillano per originalità e rimangono sulla superficie della palude.
Swamp Thing , il supereroe
Come ogni storia sui supereroi, anche nella sua versione su Prime Video Swamp Thing fa vorticare le proprie vicende attorno all’umanoide vegetale. L’eroe è un tutt’uno con la palude dove vive recluso e sembra attirare le forze del bene e del male al suo interno. Pur essendo il centro di tutto, Swamp Thing non riesce a conquistare con il suo carisma. Certo, l’occhio vuole la sua parte e il design è uno dei punti deboli più evidenti del protagonista. Rendere credibile e accattivante un uomo fatto di piante non è una passeggiata, ma la scelta delle inquadrature non fa altro che dimostrare la povertà dei suoi tratti: la figura intera è sempre ripresa da notevole distanza e nella penombra, mentre i rari sprazzi di luce ne illuminano al massimo il viso, il quale restituisce tutta l’inverosimile consistenza simile alla plastica del costume.
Il vero fulcro dell’attività di un supereroe sono però i suoi poteri e Swamp Thing può contare soprattutto sulla forza bruta. È anche capace di controllare i rampicanti della palude e di generare qualsiasi tipo di vegetale dal proprio corpo. La sua prerogativa più importante è però quella di poter guarire le infezioni causate dalla misteriosa epidemia su cui Abby sta investigando. Tra i due si instaura un rapporto caratterizzato da poche parole e tanta reciproca empatia, come dei protagonisti moderni di La Bella e la Bestia.
I personaggi principali
Abigail “Abby” Arcane è una giovane esperta di malattie infettive all’apice del successo. Viene richiamata da una missione umanitaria in Congo per tornare nella propria città natale, la piccola Marais, dove entra in contatto con la sfida più grande della propria carriera e della propria vita. A pochi minuti dal suo approdo in Louisiana scopriamo poi che la cittadina è un luogo nefasto per lei, che ha iniziato a girare il mondo per scappare dal suo passato, denso di torbidi avvenimenti. Quello del ritorno a casa è un meccanismo vecchio come il bisogno dell’uomo di narrare e in Swamp Thing viene utilizzato con tutti i crismi più classici, sfociando in una storia già vista centinaia di volte. Sembra quasi che Marais non sia esistita nel corso di tutti gli anni di assenza di Abby: gli altri personaggi iniziano a gravitare attorno a lei dal momento del suo arrivo e finiscono per perdere di vista del tutto le proprie routine di vita. La dottoressa Arcane, dal canto suo, si innamora al primo sguardo del fascinoso scienziato pasticcione Alec Holland, nonostante non lo conosca minimamente. Le reazioni eccessive agli avvenimenti successivi non sono altro che una conseguenza annunciata.
Alec Holland si presenta invece come un comune ficcanaso all’ospedale di Marais. Capelli unti, camicia slavata, bermuda e infradito lo inquadrano subito come il classico eterno ragazzo che conquista con la sua spavalderia trasandata. In realtà Alec è anche un geniale scienziato, tanto sbadato nella quotidianità quanto scrupoloso nella professione. È lui a portare Abby per mano alla scoperta dei segreti della palude, sede del suo laboratorio inspiegabilmente pieno di macchinari costosissimi. Una figura del tutto positiva e non molto originale alla quale si aggiunge l’immancabile insubordinazione verso i superiori. Il suo unico neo è l’aver manipolato i risultati di alcuni esperimenti per validare le proprie teorie, ma la dottoressa lo perdona presto, troppo presto per la rettitudine morale che invece dimostra in altri frangenti.
I personaggi secondari
Matt Cable è un altro di quei personaggi che si trovano sempre nelle storie ambientate nella provincia americana. Diventato poliziotto seguendo le orme della madre, Matt è sempre stato innamorato di Abby ma non ha mai avuto il coraggio di confessarglielo. La sua vita, diametralmente opposta a quella della protagonista, non si è mai allontanata dalla cittadina, combaciando perfettamente con lo stereotipo del ragazzo della porta accanto.
È affetto dalla stessa mancanza di originalità anche Avery Sunderland, il main villain di Swamp Thing su Prime Video. Ricco proprietario terriero, è deciso a risollevare l’economia di Marais utilizzando la palude come volano. L’anziano signore ha la classica faccia da buon uomo di campagna, ma è davvero pronto a tutto per ottenere ciò che vuole: è in combutta con una misteriosa società segreta e assolda uno scienziato per inquinare la palude con prodotti chimici che accelerano le mutazioni. Nella vita privata non è da meno, dato che acquista letteralmente una bambina dai genitori naturali per renderla un surrogato della figlia morta. Come se non bastasse, tradisce la moglie e tiene in pugno i titolari di tutti gli esercizi commerciali della città. L’oggetto dei suoi desideri sessuali è lo sceriffo, la madre di Matt. Come ogni genitore in una serie TV di questo genere, Lucilia è assolutamente contraria ai sentimenti che il figlio prova per Abby e non perde occasione di metterlo in guardia e allontanarlo da lei. Dovrebbe essere una tutrice della legge, ma si scopre incapace di mettere i bastoni tra le ruote a Avery, perché i sentimenti sono sempre più forti della ragione.
Swamp Thing su Prime Video: un’epidemia confusa
La causa prima del ritorno di Abby Arcane a Marais è l’epidemia che colpisce i suoi abitanti. A partire dalla piccola Suzie, il paziente zero, la malattia si espande a macchia d’olio arrivando a colpire anche le persone più care alla dottoressa. Per quanto riguarda le modalità di contagio, sono quelle classiche: l’infezione si trasmette per via sanguigna, quindi tramite graffi, ferite e simili. Il problema, uno dei più gravi di Swamp Thing su Prime Video, è comprenderne i sintomi. Alcuni infetti sviluppano macchie filamentose di colore verde sulla pelle e iniziano a vomitare vegetali interi. Altri vengono tormentati da visioni del passato che somigliano a incubi coscienti in cui affrontano la propria paura più grande, finendo per fare del male a se stessi o a coloro che li circondano.
Come se non bastasse, chi muore nella palude si trasforma in una specie di zombie che attacca qualsiasi essere umano. Solo Swamp Thing è capace di liberare le anime dei malcapitati dai loro corpi corrotti e in balia della malattia. La gravità dei sintomi dell’epidemia dovrebbe essere uno dei principali punti di forza della serie, perché rende la posta in gioco molto alta, ma la loro confusa eterogeneità li trasforma in uno dei peggiori punti deboli.
Swamp Thing su Prime Video: c’è qualcosa da salvare?
La nuova versione Prime Video di Swamp Thing è, come abbiamo visto, densa di situazioni confuse e personaggi non proprio originali, ma c’è anche qualcosa di buono? La risposta, fortunatamente, è positiva e ci riporta dove avevamo iniziato questo articolo, ovvero alla scienza come mezzo per tentare di dare una logica al soprannaturale. Swamp Thing è per definizione qualcosa che sfugge ai parametri scientifici, ma allo stesso tempo un’entità costituita da processi biologici definiti e riproducibili. Con l’andare delle puntate l’umanoide vegetale viene affiancato da altri personaggi che vanno oltre l’umano, come l’uomo floronico o Blue Devil. L’irruzione del fantastico in un mondo in cui la scienza può spiegare tutto è un tema affascinante che spinge a portare la visione del prodotto sino alla fine.
La palude, con le sue acque profonde e torbide, è l’altro elemento di grande potenziale della serie, nonché il luogo in cui la forza centripeta delle vicende riconduce tutti i personaggi. Il mistero e l’atmosfera cupa, uniti con il clima opprimente della cittadina di Marais, setta un tono molto interessante.
Swamp Thing su Prime Video è una serie piena di difetti, che tuttavia si lascia seguire con una buona dose di divertimento. A patto, ovviamente, di chiudere un occhio sulle numerose banalità nella caratterizzazione dei personaggi e sulla confusione dei sintomi dell’epidemia, gli elementi che ne hanno determinato la cancellazione.