Morto Takao Yaguchi: il creatore di Sampei aveva 81 anni
Il padre di Sampei, il ragazzo pescatore, non c’è più: Takao Yaguchi è morto nel sonno, durante la notte del 20 Novembre. A darne la notizia è stata la figlia, Kaoru, attraverso un accorato messaggio diffuso via Twitter nelle scorse ore, che potete leggere qui di seguito.
矢口の次女 かおるです。
父・矢口高雄は11/20に家族が見守るなか、眠るように息を引き取りました。今年5月に膵臓がんが見つかり、約半年病気と闘っていました。すごく辛くて苦しかったはずだけど、涙も見せず頑張りました。最後まで格好良い自慢の父でした。パパ、ありがとう。そして、お疲れ様。 pic.twitter.com/mcjw1eOuye
— 矢口高雄 (@yaguchi_takao) November 25, 2020
“Sono Kaoru, la seconda figlia di Yaguchi.
Mio padre, Takao Yaguchi, è morto nel sonno, nella notte del 20 novembre, mentre la sua famiglia vegliava su di lui. Il cancro al pancreas era stato scoperto a maggio di quest’anno e abbiao combattuto la malattia per circa sei mesi. Dev’essere stato molto doloroso per lui ed è stato doloroso per me, ma ho fatto del mio meglio, senza mostrare lacrime. Era un padre fantastico e lo è stato fino alla fine. Grazie papà”.
Yaguchi iniziò a lavorare tardi rispetto ad altri mangaka, cominciando a disegnare a trent’anni, dopo una prima esperienza come impiegato presso una banca. Sampei, il ragazzo pescatore, non era altro che una proiezione della sua immagine e delle sue esperienze giovanili. La sua passione per la pesca e per l’aria aperta si rifletteva nella storia del giovane Sampei Nihira.
Il manga, pur parlando di pesca e della ricerca di nuove e più raffinate tecniche per apprendere come catturare i pesci, si focalizzava soprattutto sulla crescita interiore del giovane protagonista. La pesca era un modo come un altro per imparare la disciplina e l’autocontrollo, necessari per poter migliorare.
Il manga venne pubblicato tra il 1973 e il 1983 sulla rivista Shonen Magazine di Kodansha, ottenendo un grande riscontro di critica e pubblico. Non tardò molto la realizzazione di una serie animata, che ebbe successo anche da noi in Italia, composta da un totale di 109 episodi, trasmessi a partire dal 1980.