Se siete “ragazzi” sulla trentina, o anche qualcosina in più, probabilmente ricorderete i bizzarri cartoni animati della Tatsunoko. Beh, se non li ricordate, sicuramente comunque nomi come Yattaman, Kyashan, Hurricane Polimar o Tekkaman vi saranno familiari. A cavallo tra gli anni 70 e 80, affianco ai robottoni di Go Nagai questi, e molti altri variopinti individui, con le loro tutine super cool (per l’epoca ovviamente) rappresentavano la grande animazione giapponese. Negli ultimi anni, complice chissà, una crisi delle idee, la nostalgia per il passato, o forse semplicemente l’idea commerciale di trasformare giovanissimi nerd di ieri in un pubblico pagante oggi più “maturo” puntando tutto sul fattore anagrafico (e quindi torna in gioco la nostalgia), sono resuscitati a livello cinematografico, mille universi di cartoni animati che ormai pensavamo di aver dimenticato. In America è oramai pratica comune, tra super eroi, Transformers, Tartarughe Ninja e chi più ne ha più ne metta. L’ho presa un po’ alla larga lo ammetto, ma anche il Giappone si sta muovendo nella stessa direzione, proponendo Live Action, film veri e propri ispirati ai cartoni animati di una volta. Tra tutti questi, io che mi rispecchio perfettamente nella patetica categoria, ho visto 3 film che mi hanno particolarmente incuriosito e di cui vorrei parlarvi, tutti appartenenti all’universo Tatsunoko, uno dei più simbolici della tradizione animata giapponese, ma anche uno dei più visionari e teoricamente impossibili da riprodurre con dignità in formato “reale”. Se siete fan di ciò di cui parliamo ma non eravate a conoscenza di questi film, prima ancora di andare più nello specifico, ve li consiglio caldamente, perché sicuramente valgono il tempo di una visione in spensieratezza e a mente aperta! O almeno due su tre… ma fortunatamente, il meno riuscito di questa mia personale “trilogia” è l’unico che attualmente non troverete in italiano perciò…poco male! Come dite, ho scordato di dire che esiste anche Speed Racer dei Wachowski, tratto dal celebre anime sempre a firma di Tatsunoko, Mach Go! Go! Go!? Naaa, quello non conta!
Piuttosto, a quando un bel live action sul mio preferito in assoluto, Hurricane Polimar????
Kyashan – La rinascita
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Partiamo con il migliore dei tre, il film sul leggendario ragazzo androide, Kyashan. Cominciamo con il dire un difetto e un pregio dei giapponesi quando si devono cimentare con opere di questo tipo: sono molto, TROPPO prolissi, sempre, in tutti i casi, anche quando si tratta di prodotti apparentemente superficiali nel plot e squisitamente action. Ma sono anche maestri nella reinterpretazione con stile e rispetto, delle opere a cui si ispirano. Kazuaki Kiriya, prima di essere il regista del film, si occupava di fotografia e video musicali. E infatti Kyashan visivamente è spettacolare, osa tantissimo, a volte pure troppo, ma sicuramente il carattere proprio per questo, non gli manca. La storia super melodrammatica di Tetsuya, sfortunato ragazzo che dovrà diventare un cyborg per salvare la propria società dal declino compiuto da un esercito di robot ribelli è rimasta intatta, e forse è anche più tragica di come ve la ricordavate. Nonostante questo il film prende le distanze dallo specifico delle vicende dell’anime per raccontare una storia dai toni dark con una “teatralità” generale, che è propria dei giapponesi. La visione del film rallenta un tantino in un paio di sezioni, ma ragazzi, alcune citazioni e sequenze action, realizzate con una CG non ai livelli di quella occidentale, ma perfettamente mascherata dall’uso eccentrico della fotografia, valgono da sole il prezzo del biglietto, fidatevi! Un film che ha saputo reinterpretare il mito di Kyashan con il buon gusto di lasciare qualcosa ai fan di inalterato nei momenti giusti, come la marcia dei soldati robot nemici, assolutamente uguali agli originali!
Yattaman – Il film
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Matto, forse un po’ grottesco ma assolutamente geniale! Di cosa parlo? Ma del cartone che vedeva protagonisti i mitici Yattaman e Yattacane, storicamente e perpetuamente alle prese con lo schizzatissimo trio Drombo. Già! Esiste una versione in carne e ossa anche di quest’assurda opera e sapete una cosa, non è niente male! D’altro canto, il film è stato affidato alle sapienti mani del regista Takeshi Miike. Quest’uomo passa dal comico al drammatico in maniera brillante, condendo sempre tutto con una personalissima nota di “violenta follia” (a proposito, vi consiglio di dare un’occhiata anche a Crown Zero e relativo seguito). Insomma, nonostante questo sia il più assurdo e difficile tra tutti i cartoni animati da trasformare in film, Miike ci riesce alla grande! Yattaman è fedelissimo all’anime, prendendosi solo poche licenze personali, come Yattacane, forse non cosi simile alla coloratissima controparte animata, ma comunque piuttosto riuscito. Immaginate insomma una puntata di Yattaman di un paio d’ore, con la satura e fredda fotografia di Miike, qualche estremismo tipico dell’autore (Yattacane ad un certo punto esplode letteralmente per l’eccitazione “sessuale”), CG da 4 soldi ma estremamente funzionale e niente…semplicemente tutto quello che non vedrete MAI in un film che non sia giapponese! Stra-consigliato a fan e curiosi!!
Gatchaman
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Nonostante il live action di Gatchaman sia il più recente e si ispiri ad alcuni dei più iconografici personaggi in assoluto, ovvero la leggendaria squadra di super ninja futuristici con il mantello, Ken l’Aquila, Joe il Condor, Jane il Cigno e altri due membri di cui assolutamente non ricordo il nome, tra tutti, è decisamente quello più insipidello… A vederlo sembra quasi che a loro modo gli autori abbiano voluto fare un film sullo stile americano Marvel, senza però riuscire nel realizzare un pomposo blockbuster duro e puro, con veri muscoli ad alto budget da mostrare. Che voglio dire? Beh, al film manca visionarietà, manca l’estro di dare la giusta impronta a una storia che si basa su combattimenti tra alieni umanoidi e 5 tizi vestiti in maniera improbabile che combattono come power ranger e svolazzano per la città, cosa che da sola può facilmente risultare ridicola/banale. Gatchaman è un compitino fatto con mestiere, perché c’è del bello, c’ha i suoi momenti, le nuove “uniformi” sono davvero fighissime ma… l’azione non entusiasma e la storia è davvero trooooppo tirata per le lunghe. Gatchaman si prende un po’ troppo sul serio, nessuno vuole togliere dignità alle eroiche gesta dei 5 cyber ninja nati nel 1972, ci piace da matti l’idea di divertirci con un film del genere, ma il concept non si sposa bene con l’ambizione di fare un raffinato e drammatico action movie sci-fi e il risultato lascia un po’ perplessi. Cio’ detto, il film non è assolutamente pessimo per questo e, se avete occasione, un’occhiata dategliela comunque!