Prime informazioni e primi dettagli su The Cuphead Show

Dopo l’annuncio un po’ a sorpresa di ieri, arrivano i primi dettagli su The Cuphead Show, la serie TV animata in arrivo su Netflix basata sul videogame di grandissimo successo di Studio MDHR.

Per chi non lo conoscesse, si tratta di un videogioco i cui disegni e animazioni sono ispirati ai primi cartoni americani degli anni ’30 e alle Silly Symphonies di Walt Disney.

The Cuphead Show primi dettagli

Studio MDHR porterà su Netflix lo show, e ha svelato alcune importanti informazioni preliminari su cosa ci sarà da aspettarsi:

“Non lo animeremo noi in prima persona, perché altrimenti non lo finiremmo mai” ha iniziato il co-creatore del gioco Chad Moldenhauer. “L’obiettivo per il momento è di stare il più lontani possibile dalle animazioni al computer. L’idea è di disegnare ogni frame a mano, ma digitalmente. Tradigital”.

L’altro autore del gioco, Jared Moldenhauer, ha continuato, rivelando che lo show si trova ancora nelle prime fasi di sviluppo, per cui non c’è ancora una data d’uscita. Quello che è certo è che seguirà le avventure di Cuphead e Mugman, in uno stile che sembra dedicato ai bambini, ma che apprezzeranno anche gli adulti, un po’ come le atmosfere del videogame. Non sarà insomma uno show per bimbi, a dispetto del look.

Per quanto riguarda la trama, la serie animata non sarà un re-telling delle avventure del videogame: “È qualcosa che ancora non conosciamo bene, ma sappiamo che non racconteremo di nuovo il gioco. Esploreremo altre cose, e non solo le disavventure col diavolo. Il gioco ha la sua storia, così come il cartone. Lo vediamo un po’ come Topolino, che in ogni episodio poteva essere un pilota, o vendere hot dog, o fare il musicista.”

Insomma, lo show avrà una storia a sé stante, e non è detto che ogni puntata debba seguire gli avvenimenti di quella precedente.

Che ne pensate di queste prime informazioni? Quanto vi attira The Cuphead Show su Netflix?

(Fonte: IGN.com)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.