The Falcon and the Winter Soldier: la nuova serie di Disney+ ci mostra un mondo senza Captain America
Il mondo è stato per parecchio tempo senza Steve Rogers e il simbolo di Captain America. Ora che è scomparso di nuovo, è diventato necessario trovare qualcuno a cui passare il testimone. Dopo Thanos infatti, il mondo è più insicuro, diffidante e ferito dal lutto collettivo. Lo showrunner Malcolm Spellman si assume quindi il compito di raccontare questo mondo ferito a morte, attraverso la prospettiva di Falcon e Winter Soldier.
Alla fine di Endgame, Steve Rogers dona il suo scudo a Sam, il più grande amico della sua vita post-scongelo. The Falcon and the Winter Soldier inizia proprio ricordando le ultime parole del capitano. Essendo lo scudo appartenuto per tutto il tempo al candido animo di Steve, l’ideale che ha rappresentato Captain America nell’MCU è sempre stato di giustizia e lealtà, anche al costo di andare contro il proprio paese. Una delle mosse più intelligenti della Marvel è stata propria quella di scarnare il personaggio dalla natura di propaganda patriottica e militarista con la quale nasce nei fumetti. Pur in maniera velata, i film della saga di Captain America conservano al loro interno una politica antimperialista che The Falcon and the Winter Soldier sembra voler continuare.
Il primo episodio di questa nuova serie Marvel ci offre una più ampia visione del mondo post-blip (ovvero la scomparsa e ricomparsa di metà della popolazione mondiale) del quale avevamo visto solo uno scorcio in Wandavision, altra serie Marvel terminata giusto qualche settimana fa. Per un fan della saga, vedere più concretamente le conseguenze del mondo dopo Thanos non può essere che esaltante, soprattutto dopo un intero anno di assenza totale dell’MCU al cinema.
La serie conserva lo stile da thriller politico d’ampio respiro che eravamo già abituati a vedere in Winter Soldier e Civil War, pur mantenendo i piedi ancorati alla realtà sociale. Dalle stesse parole di Malcolm Spellman (showrunner afroamericano che porta nel curriculum serie come Empire), si evince una forte volontà di portare in scena dei tipi di dramma che differiscono dal classico conflitto fumettistico. Ma per scendere più nel dettaglio nell’analisi di questo primo episodio, vi rimandiamo alla sezione spoiler.
The Falcon and the Winter Soldier – Sezione Spoiler
The Falcon and the Winter Soldier si apre con una bomba inaspettata, la rinuncia di Sam Wilson dello scudo di Captain America. Quel simbolo a stelle strisce infatti, rappresenta per Sam qualcos’altro, una storia diversa da quella di Steve Rogers. E per questo decide di donarlo al proprio paese del quale si fida ancora, pur essendo stato da quest’ultimo ricercato come fuorilegge nel tempo tra Civil War e gli eventi di Endgame. Ma lo stato americano non tradisce le aspettative, e alla fine dell’episodio decide di donare lo scudo a un altro misterioso personaggio, tradendo così la fiducia che Sam li aveva riposto. La puntata si conclude con la delusione in volto del protagonista che guarda il notiziario: nulla di più rappresentativo della realtà sociale della comunità afroamericana.
Una delle scene cardine dell’episodio è poi Sam che va in banca a chiedere un prestito insieme alla sorella. Mai si sarebbe pensato di vedere in un prodotto Marvel una scena del genere, che ricollega il nostro Avenger all’interno di una realtà con cui possiamo facilmente identificarci. Il sottotesto di The Falcon and the Winter Soldier sembra per ora essere chiaramente indirizzato su un discorso sociale.
Anche la scena dove Rhodey e Sam passeggiano attraverso la hall of fame di Steve Rogers, all’inizio dell’episodio, è molto indicativa dello stile della serie: la scena è senza musica, e si prende il suo tempo per introdurci al suo mondo distrutto dagli eventi recenti, per poi terminare nuovamente sul volto di Sam, questa volta solcato dalle lacrime.
Bucky Barnes vive invece un diverso tipo di dramma, più psicologico. Va in terapia e inizia a confrontarsi con i peccati del suo passato da membro dell’hydra, riportando in superfice ricordi che avrebbe voluto rimanessero sepolti.
La potenza di questo primo episodio si esprime nel coraggio di mostrare i due Avengers come persone da drammi quotidiani, permettendoci di vederli sotto una chiave che l’MCU non si era mai permessa di mostrare. The Falcon and the Winter Soldier sembra essere quindi una serie basata principalmente sull’umanità e la psicologia dei propri personaggi, anche se è molto probabile vedere nei futuri episodi sempre più azione e meno chiacchere.
In futuro vedremo sicuramente come le vicende di Falcon e di Winter Soldier si incroceranno, e come i due riusciranno a fermare la misteriosa organizzazione terroristica messa in piedi da Zemo, vecchia conoscenza conosciuta in Civil War. Ma per scoprire questo e altro, non ci resta che aspettare i prossimi episodi.
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