The Lovebirds è un nuovo film Netflix tra risate a dentri stretti e un “misterioso” omicidio

Netflix fa ormai uscire talmente tanti prodotti, tra film e serie TV, che spesso alcuni rischiano di passare quasi inosservati. E, dobbiamo dirlo, a volte è anche meglio così.
Tra le uscite di fine maggio 2020 segnaliamo comunque The Lovebirds, una commedia romantica che ruota intorno ad un misterioso omicidio nel quale i due buffi protagonisti si trovano loro malgrado coinvolti, in modo del tutto casuale, regalando – almeno sulla carta – una suggestiva combinazione di generi.

The Lovebirds inizialmente sarebbe dovuto uscire al cinema sotto l’egida di Paramount Pictures, ma la pandemia di Covid-19 ha sconvolto i piani della casa di distribuzione che ha deciso pertanto di venderne i diritti a Netflix, garantendo così al film di Michael Showalter quantomeno l’uscita sul piccolo schermo.

 

I “Lovebirds”, per chi non lo sapesse, sono quelli che in italiano vengono chiamati “inseparabili”, ovvero una specie di piccoli pappagalli che secondo errate convinzioni umane si scelgono per la vita e restano fedeli per sempre al proprio partner. Il termine “lovebirds” quindi viene comunemente utilizzato per coppie molto affiatate, in un’accezione che, forse, potremmo replicare con il nostrano “piccioncini”.
Che siano lovebirds, inseparabili o piccioncini, quel che è certo che è la strampalata coppia del film Netflix, Jibran (Kumail Nanjiani) e Leilani (Issa Rae) discute e battibecca garrendo come pappagalli per tutto il tempo, tenendoci comunque compagnia in una storia non proprio entusiasmante.

lovebirds netflix

Jibran e Leilani infatti, durante una animata discussione in macchina, investono sbadatamente un ciclista, ma quando scendono dall’auto per prestargli soccorso l’uomo si alza di corsa e si rimette in marcia, mentre un altro individuo che si identifica come un poliziotto sale nella loro vettura inseguendo e uccidendo il biker. Tutto in pochi attimi, sotto lo sguardo attonito dei due lovebirds, che adesso sembrano più che altro uccellini smarriti e impauriti, che temono oltretutto di essere accusati di omicidio.
Per evitare tutto ciò scappano immediatamente e passano la notte cercando indizi che li faccia risalire all’assassino, provando a risolvere il caso come dei detective improvvisati.

Come avrete capito, la storia è piuttosto banale e conoscendo già il killer viene anche meno un’eventuale componente “crime”, ma tutto il film si basa sulle bizzarre avventure della coppia e la loro ritrovata intesa, che dà vita a gag a volte divertenti ma molto spesso ridicole.
È ovvio che The Lovebirds non è un’opera con chissà quali pretese, che punta dunque tutto su una leggerezza di fondo e un’atmosfera di puro entertainment, coadiuvata da una durata senza dubbio efficace, sotto i 90 minuti.

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I dialoghi da frappè non bastano a salvare The Lovebirds

Ad ogni modo i continui “dialoghi da frappè” di Jibran e Leilani portano avanti la narrazione mantenendo un ritmo sempre costante, anche grazie ad una comicità ingenua che rende tutte le situazioni in cui si vanno a cacciare grottesche e paradossali, giocando coi cliché di genere e catapultandoci in una sorta di Eyes Wide Shut in versione parodistica. Un pregio di The Lovebirds è una quasi totale assenza di volgarità, prediligendo una comicità piuttosto pura, resa oltremodo candida dal doppiaggio italiano.

I due mestieranti Issa Rae e Kumail Nanjiani ci mettono tutto l’impegno possibile per strappare qualche risata al pubblico di Netflix, ma oltre questo The Lovebirds non riesce ad andare, galleggiando in mezzo a quel mare di prodotti mediocri presenti sulla piattaforma di streaming, dove il mero intrattenimento sembra regnare sempre più su film e serie TV di qualità superiore.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.