Una bellissima e complessa partita a Cluedo
Sviluppato da Cavalier Studios e Tequila Works ed arrivato in sordina proprio in questi giorni sia su Steam che su console (PS4 e One), The Sexy Brutale è un titolo a dir poco sorprendente. Un puzzle game, per la precisione, stiloso e appagante, capace di tenervi prepotentemente attaccati allo schermo offrendovi persino una buona sfida. Dotato di uno charme tanto tecnico quanto estetico, questo piccolo gioiello rompicapo si è rivelato un’autentica sorpresa tra le offerte di questo mese. Se vorrete skippare in avanti ve ne renderete conto da soli già solo leggendo il voto a fine articolo, ma se avrete la grazia di accompagnarci in questo viaggio tra misteri ed orrori vorremmo anche dirvi perché questo sia un titolo a dir poco imperdibile.
Una notte al casinò
Risvegliatosi sul pavimento, stordito e spaesato, Lafcadio Boone è lo sfortunato protagonista di questa stravagante notte di bagordi. Come gli altri stravaganti ospiti dispersi nei meandri del labirintico palazzo, altro non è che uno degli invitati di quello che è il più sontuoso ballo in maschera di sempre, quello che il marchese Lucas tiene ogni anno nella sua magione con annesso casinò, il Sexy Brutale. Risvegliato da una donna misteriosa il cui corpo sembra composto da sangue e coaguli, il nostro Lafcadio dovrà farsi strada nella magione in cui gli ospiti vengono barbaramente uccisi dagli attendenti del marchese, per motivi che sembrano spinti dalla semplice follia e nulla più. Quel che accomuna protagonista, carnefici e vittime è un dettaglio: tutti indossano delle maschere, messe su per la serata e che, per motivi tutti da scoprire, sembrerebbero dotate di poteri paranormali. Lo stesso Lafcadio si renderà ben presto conto che è l’intera struttura a comportarsi in modo bizzarro, intrappolata com’è in un loop temporale che porta tutti i presenti (noi compresi) a vivere per 12 ore di routine prima di ricominciare tutto da capo. Instradati dalla misteriosa identità artefice del nostro risveglio, scopriremo quindi che il loop è inevitabile, ma che potremo usarlo per salvare, almeno “momentaneamente” gli altri sfortunati partecipanti alla festa. Ognuno di essi ci ricompenserà con la sua maschera, e grazie al potere contenuto in esse, potremo così farci strada nei meandri della magione, dedalica e sfaccettata, composta da stanze, corridoio, anfratti e passaggi segreti.
Armati dunque della nostra maschera, capace di avvertirci dei pericoli nascosti dietro alle porte, e di un magico orologio da taschino capace di riavvolgere il tempo, partiremo alla ricerca dei misteri nascosti dal Sexy Brutale, in quello che è un gioco che si vive davvero tutto d’un fiato. Pur discostandosi da titoli anche solo filosoficamente simili, The Sexy Brutale ha in effetti il carisma di una vecchia avventura “punta e clicca” pur essendo, di fatto, un moderno puzzle game con meccaniche attive. Lafcadio viene controllato attivamente dal giocatore, ma la sua interattività con l’ambiente sarà alta, ed andrà di pari passo con le machiavelliche soluzioni escogitate dai camerieri della magione per uccidere i poveri ed ignari ospiti.
Le soluzioni escogitate dal team di sviluppo sono estrose e intriganti e richiedono da parte del giocatore una generosa dose di attenzione e investigazione. Si tratta di una sorta di enorme tavoliere del Cluedo, in cui dovremo di volta in volta scoprire vittima, carnefice, arma del delitto e stanza dell’omicidio, utilizzando il tempo a nostra disposizione per impedire che il misfatto si compia. Il gioco non vi darà mai alcuna informazione specifica riguardo a dove dovrete andare o come, e questo per quanto inizialmente macchinoso diventerà ben presto uno dei più intriganti elementi a vantaggio del gameplay.
Esplorare la magione, evitare di imbattersi nei suoi personaggi (tutti malevoli a causa della maledizione delle maschere), raccogliere oggetti o origliare segreti sono solo alcuni degli spunti proposti dal gioco per il suo completamento. Il resto è totalmente demandato all’esperienza del giocatore che, proprio come accadeva nelle più vecchie avventure grafiche, dovrà affrontare gli eventi basandosi solo sulla propria esperienza e sul proprio ingegno. In generale, non potendo avere a che fare con nessuno dei personaggi, l’intera esperienza è quasi sorretta da una blanda componente stealth la cui sublimazione sta nel timer relativo alle uccisioni degli ospiti. Funziona così: ogni ospite che scoprirete verrà ucciso ad un determinato momento del giorno. Dovendo noi evitare la loro morte dovremo cercare di capire, proprio come nel Cluedo, chi sarà a compiere il misfatto ed in che modo. Non potremo però entrare nelle stanze in cui ci sono altri personaggi (nessuno di essi), e dovremo quindi studiare il percorso migliore per interagire con l’ambiente per evitare l’omicidio. Nel mentre i personaggi avranno ovviamente una loro routine comportamentale, e dovremo quindi capire come utilizzare percorsi ed eventuali nascondigli per portare a termine il nostro obiettivo.
Non è un caso che si siano citati i puzzle game di un tempo. Riferendoci prettamente al filone di genere che si costruì negli anni ’90 grazie principalmente al lavoro di LucasArts e Ron Gilbert, ci riferiamo anche ad una serie di enigmi la cui soluzione non sempre si sposa adeguatamente con le intuizioni logiche del giocatore. Seppure The Sexy Brutale non ci ponga dinanzi a enigmi la cui soluzione sfiora l’idiozia (chi ha detto “pollo-carrucola”?), è pur vero che abbiamo spesso avuto difficoltà nel trovare in alcune soluzioni una certa logica, affidandoci, lo confessiamo, almeno due o tre volte al caso, per mezzo della ricerca forsennata del giusto “incastro” tra oggetti nell’inventario e ambienti. In linea di massima comunque, questo limite strutturale, come era anche per Monkey Island (giusto perché abbiamo scomodato Ron Gilbert), non rappresenta un freno per l’esperienza di gioco ma solo per la pazienza del giocatore, che potrebbe trovarsi a inciampare non poco durante la ricerca di una specifica soluzione, prima del proverbiale “eureka”.
Quella porta che non si apre
Al di là di quanto detto, ci sono comunque una serie di piccoli difetti tecnici, tali da impedire a The Sexy Brutale di eccellere. Su tutto il titolo è spesso afflitto da problemi relativi all’interazione. Capita infatti non di rado che il nostro personaggio non sia in grado di varcare una porta, semplicemente perché su di essa non compare l’apposito comando di interazione. Le animazioni in generale sono macchinose e l’impressione è che alcune di esse non siano perfettamente concatenate. Stesso problema per il modo in cui il gioco cambia l’accompagnamento musicale passando da una tipologia di ambiente ad un altro. Tutto avviene in modo netto, frettoloso, quasi raffazzonato. Una spina nel fianco non da poco per quello che è invece un comparto artistico e musicale di tutto rispetto. Il gioco, nella sua semplicità, è stiloso e bellissimo.
La costruzione delle strutture ricorda talvolta gli ambienti pomposi e lussureggianti di Bioshock, altre volte sembra di girare per le lugubri magioni dei vecchi Clock Tower, altre ancora dinanzi alla divertita melanconia di Grim Fandango. In linea di massima la direzione artistica è veramente appagante, e nonostante il succitato difetto, è accompagnata da motivi orecchiabili e calzanti. Piccola nota per tutti: il gioco supporta tantissime lingue… ma non l’italiano.
Verdetto
The Sexy Brutale è un’avventura breve ma intensa, capace di tenervi calamitati dinanzi alla TV senza mezze misure, trascinandovi in una soluzione vissuta quasi tutta d’un fiato. Le meccaniche di gioco, nella loro semplicità, si aprono a soluzioni complesse e cervellotiche, in quella che è un’immensa, estesa e appagante sessione di Cluedo digitale. La natura a metà tra esplorazione e investigazione rende questo piccolo indie un’autentica perla tra gli acquisti di questo Aprile, le cui uniche remore sono da ricercarsi in un comparto tecnico un po’ frettoloso e raffazzonato. Facezie, visto soprattutto il prezzo concorrenziale con cui è possibile averlo tanto su console che su Steam.