Dopo le pesanti accuse di Frogwares, Nacon si difende, ma Steam ha rimosso il gioco (e la risposta di Nacon) dalla piattaforma
Nella giornata di ieri vi abbiamo raccontato delle pesantissime accuse di Frogwares nei confronti di Nacon, che secondo gli sviluppatori avrebbe piratato e messo in vendita The Sinking City su Steam senza il loro permesso: il publisher si difende, ma la risposta non convince, ed è anche stata oscurata dalla stessa piattaforma.
Una breve sintesi di quanto era successo: Frogwares aveva deciso di rimuovere The Sinking City da Steam dopo un contenzioso con il publisher Nacon per via di presunti pagamenti non effettuati. Il gioco però era tornato in vendita sulla piattaforma e gli sviluppatori hanno subito avvisato della stranezza della situazione, dato che non avevano autorizzato la cosa.
Ieri la stressa Frogwares ha pubblicato un video in cui accusa Nacon ed alcuni suoi collaboratori, senza mezzi termini, di aver acquistato una copia del gioco, aver rimosso il logo degli sviluppatori e cambiato alcune parti del menù, per poi rimetterla in vendita su Steam. L’accusa è chiarissima: appropriazione di proprietà intellettuale a scopo di lucro, un reato punibile con sette anni di carcere e una multa di 700.000 euro.
Nacon ha deciso di rispondere alle accuse con un post su Steam, dichiarando che quella in vendita è una versione ufficiale e completa, e che l’unico problema che ha è la mancanza di alcune features specifiche di Steam, come il cloud saving e gli achievement: un problema che peraltro Nacon attribuisce alla mancanza di collaborazione di Frogwares.
La difesa del publisher però eventualmente non ha molto convinto principalmente i vertici di Steam, che hanno deciso di rimuovere il gioco dalla propria piattaforma, facendo così sparire anche la risposta alle accuse.
Staremo a vedere come si concluderà questa brutta storia. Voi che ne pensate?
(Fonte: IGN)