Carole Baskin denuncia Netflix: è guerra per Tiger King 2? Forse no…
C’è aria di guerra attorno a Tiger King 2, seguito della nota docuserie di Netflix che vedrà l’opposizione di Carole Baskin. La proprietaria del Big Cat Rescue, uno dei “personaggi” cardine della prima stagione dello show della piattaforma di streaming, ha infatti denunciato la società per l’uso considerato irregolare delle riprese fatte presso la sua struttura.
Nella nota dei legali di Baskin si legge “L’uso non autorizzato da parte degli imputati delle riprese nel film di Baskins e Big Cat Rescue, assicurato da Royal Goode Productions nell’ambito delle Appearance Releases, causerà ai Baskins danni ecomanici irreparabili per le quali non esiste un rimedio adeguato a livello di legislazione”.
La causa è stata intentata nella giornata di ieri a Tampa dalla Johnson, Pope, Bokor, Ruppel & Burns LLP. L’ingiunzione si chiude come segue “Lo show Tiger King è stato particolarmente duro e ingiusto nella rappresentazione dei Baskins e Big Cat Rescue” sottolineando come venga suggerio che Carole sia implicata nella scomparsa del suo primo marito, nel 1997.
Una causa stroncata sul nascere: il tribunale respinge le opposizioni di Carole Baskin su Tiger King 2
Se amate i lunghi drammi legali e le controversie abbiamo pessime notizie per voi. La causa tra Carole Baskin e Netflix è stata chiusa subito dal tribunale di Tampa. Il fatto è stato, semplicemente, giudicato inesistente.
“Anche se la Corte comprende la frustrazione dei Baskin, non sembra che l’inclusione delle riprese nella loro proprietà causi danni immediati, non risarcibili a livello monetario”. Questo è quanto affermato affermato dalla giudice Virginia M. Hernandez Covington, in una nota diffusa nella tarda serata di lunedì, secondo l’orario della East Cost. “È importante sottolineare che la Corte rileva semplicemente come i Baskin non abbiano diritto a un’applicazione straordinaria di un ordine restrittivo temporaneo, che sarebbe stato inserito che fosse data un’adeguata opportunità di rispondere agli accusati”.