La guerra dei ricchi
Staynerdiani, nella nostra rubrica di scontri leggendari, vi abbiamo mostrato le situazioni più disparate: scontri apocalittici tra enormi eserciti, battaglie all’ultimo sangue tra squadre da Black Ops e scontri tra esseri quasi onnipotenti.
Oggi vi voglio portare all’interno di un duello diverso: uno scontro tra le menti più geniali dei propri universi di origine. Oggi leggerete della guerra tra due multimiliardari. Oggi assisterete allo scontro tra la luce e l’oscurità. Tony Stark affronterà infatti Bruce Wayne.
Occorre una piccola prefazione su questi due personaggi, però.
L’aspetto sicuramente più interessante è che questi due uomini sono sostanzialmente due facce della stessa medaglia. Essi infatti, per quanto possano condividere alcuni tratti, risultando simili in molti aspetti, sono profondamente diversi per altri. Sono due linee rette, parallele, simili, ma che appunto non si incontreranno mai. Cerchiamo di analizzarli insieme, e capire chi e come potrebbe prevalere sull’altro.
Uno di fronte all’altro
Tony amava osservare la città dall’alto. Dall’imponente attico all’ultimo piano di un palazzo enorme e smisurato, il Vendicatore corazzato rimuginava su ciò che era successo. L’idea di esplorare altre dimensioni, per portare l’Atto di Registrazione dei Superumani anche in altre realtà, diffondendo così il progresso e prevenendo il rischio che altri meta umani arrivassero nella loro linea temporale, era davvero un’ottima idea. Come tutte le sue idee d’altronde.
Avevano incontrato ben pochi problemi, eccezion fatta per alcune realtà. Ovviamente erano stati scelti individui sacrificabili per queste “operazioni nere”. Ciò che lo arrovellava era il rapporto dei suoi Thunderbolts, guidati da Osborn. Parlavano di una realtà in cui avevano incontrato diversi meta umani, dimostratisi inizialmente gentili, salvo poi dare problemi, quando Moonstone e gli altri avevano provato ad imporsi. Era preoccupato.
Secondo i dati raccolti, la potenza di quegli individui era mostruosa. Ma la tecnologia di trasporto dimensionale era stata sviluppata da lui, Richards e un altro pool di scienziati geniali. Non avrebbero mai potuto risalire all’origine del segnale.
“Sono qui per parlare.” Una voce, dal nulla. Dal buio. Tony trasalì e si girò di scatto. Un’imponente figura era in piedi, nella penombra. Illuminata a tratti dalla luce della città, fuori dalle vetrate.
“Tu devi essere il cosiddetto Batman.” Tony si sforzò di non sembrare nervoso, anche se era piuttosto seccato che quell’individuo fosse lì, senza che nessuno dei suoi sensori l’avesse rilevato. La figura di nero vestita fece un passo avanti. Se Tony l’avesse visto in un altra occasione, forse avrebbe riso di lui, o fatto una battuta sul suo costume. Ma lì, nella penombra e nell’intimità del suo appartamento, da soli, quell’uomo gli instillava una primordiale paura. Scacciò il germe del terrore dalla sua testa. L’uomo riprese a parlare.
“Esatto. Vi chiedo gentilmente di non provare mai più ad interferire con la nostra realtà. Consideralo un avviso, signor Stark.” La voce era quasi roca. Non lasciava trasparire emozioni. Forse era una minaccia. Ma la naturalezza con cui Batman disse quelle parole, era quella con cui una persona chiede un giornale dall’edicolante la mattina.
“Ti faccio i miei complimenti, non è cosa da tutti entrare qui e...” Tony cercò di sembrare cortese e rilassato, voleva smorzare i toni. Ma l’uomo di fronte a lui non era della stessa idea.
“Spero che il messaggio sia arrivato forte e chiaro. Non vi saranno ulteriori avvisi, i vostri mostri hanno spaventato della brava gente a Star City. Ripeto, non deve più succedere.” Calmo, inflessibile, come se stesse dettando un compitino. Tony sentì avvampare dentro di sé la rabbia. Aveva cercato di essere gentile, di distendere i toni. Quel tale, “Batman”, sembrava infischiarsene. Era venuto lì a minacciarlo. Non era ammissibile.
“Avete fatto a pezzi alcuni miei uomini, che erano venuti a portare una buona idea e del progresso. E ora, ti presenti qui, e mi minacci?” Tony fece due passi verso il crociato incappucciato.
“Spero non siate così stupidi da ignorare il mio avviso. Questo è tutto.” L’uomo fece due passi indietro, sparì nell’ombra. Tony stava per urlare, poi sentì il crepitio tipico di un teletrasporto. Intradimensionale probabilmente. Iron Man strinse i pugni e attivò una procedura. Non avrebbe tollerato quell’affronto.
Intelligenza, psicologia e dualità dei personaggi
Quando si parla di meta umani, in genere ci si concentra sui poteri, su quali possano rappresentare un punto di forza e quali altri possano essere inutili. In questo caso stiamo parlando di “normali” esseri umani. In realtà però nessuno dei due è del tutto normale. Il loro quoziente intellettivo è incredibile, entrambi sono da considerarsi dei geni. Ma chi dei due è più intelligente?
Non avendo dati certi, possiamo solo analizzare i fatti. Tony Stark è stato in grado di costruire un’armatura con un supporto vitale per il suo cuore in Vietnam (o in Afghanistan, con l’avanzamento temporale), disponendo di ben poche risorse. Seppur rozza, quest’armatura è stata la base per la creazione delle varie Iron Man Suits. Come se non bastasse, Tony è il più grande esperto di tecnologia e meccanica di casa Marvel, e di conseguenza anche grande matematico e fisico. In realtà le sue competenze sono più larghe, ma quelle in cui raggiunge l’apice sono le precedenti. Ovviamente, è anche un grande business man, dato che le Stark Industries (o i vari nomi affibbiatigli negli anni) sono aziende leader nel proprio settore. Parlando di Bruce invece, si ha a che fare con un individuo praticamente miracoloso. Il genio di Bruce Wayne è tale che esso eccelle in ogni campo in cui studia o pratica. Sia esso la biologia, la scienza forense, la meccanica, la psicologia e così via.
Tony Stark ha costruito un’armatura incredibile e diverse tipologie di essa. Bruce Wayne ne sarebbe in grado? Sì. Solamente che in condizioni comuni, quest’ultimo non vuole utilizzare esoscheletri per combattere, ma in casi estremi ricorre anche a questi mezzi. Basti pensare all’armatura utilizzata per neutralizzare gli assassini non morti della Corte dei Gufi, o ancora, l’esempio più incredibile, quella utilizzata per affrontare l’intera Justice League durante End Game. Questa armatura è stata in grado, tramite sistemi arma o progettazione accurata, di neutralizzare l’intera JL resa folle dalle tossine del Joker. Il miracolo ingegneristico e tecnologico è stato capace di tenere testa persino a Supes, anche se alla fine il Kryptoniano è riuscito a distruggerla (con l’ausilio di diversi palazzi). A livello di intelligenza, nonostante dalle mie parole possa sembrare avanti Bruce Wayne (e forse lo è, ma di poco) reputo i due personaggi di pari livello. Semplicemente Batman si è applicato in ogni campo mentre Iron Man è rimasto concentrato su ciò che gli risultava più congeniale.
Ma in un combattimento l’intelligenza non è tutto. La volontà di prevalere sull’altro e avere la coscienza di come farlo conta parimenti. E in quanto volontà, Batman non è secondo a nessuno. La vera forza di Bruce Wayne non risiede né nei suoi soldi, né nella sua intelligenza, e nemmeno nel suo fisico. Batman è un simbolo. Un simbolo che non crolla mai. Un simbolo umano, che anche quando cade, si rialza all’infinito. Neppure circostanze devastanti come una schiena rotta hanno permesso a Batman di essere fermato. I suoi nemici lo sanno bene, l’unico modo per annullare il pipistrello di Gotham, è ucciderlo. Batman, al pari di altri pochi supereroi, combatte una crociata che potrà finire in un solo modo, e lui ne è conscio. Bruce ha basato la propria forza sulla paura, non solo quella che instilla nell’avversario, ma anche nelle sue. Il suo più grande trauma è diventata la sua forza. Fermare le ingiustizie, come quella accaduta ai suoi genitori, è tutto ciò che vuole dalla vita. Non conosce distrazioni, esitazioni, o riposo.
Non possiamo dire lo stesso di Tony Stark. Nonostante Robert Downey Jr. abbia portato sul grande schermo un Iron Man sicuramente più accettabile di quello del fumetto, Stark è un uomo che sulla propria psicologia ha pesanti luci e ombre. È un uomo coraggioso e per la giustizia, ma ha un grosso problema: un ego smisurato. Badate bene, anche Bruce Wayne è orgoglioso all’inverosimile e ha altri difetti, però la sua intelligenza e il suo modo di vedere le cose impediscono che l’orgoglio si inacidisca e diventi superbia. Tony Stark si è reso protagonista di alcune delle più tristi scelte di tutta la storia Marvel; la prima, la pessima conduzione di Civil War, trasformando il governo in una specie di stratocrazia dispotica che si avvaleva di squadroni della morte (o almeno, la loro controparte meta umana). E secondo, la dubbia decisione di esiliare Hulk su di un altro pianeta, salvo poi rimpiangere e far pagare a tutti le sue azioni (in questo caso, sue e degli Illuminati).
Tony vive in un costante sogno fatto di egocentrismo e onnipotenza, sicuramente aiutato dal suo carisma, dalle sue doti intellettive e dal suo potere tecnologico. Ha il vizio di mettersi al di sopra delle parti, etichettando gli altri spesso nella categoria “persone che non riescono a capire”. Batman, paradossalmente è identico, ma se lo tiene per sé, e questo sfocia in una paranoia. Una paranoia che si concretizza in un solo diktat: “essere sempre pronto a tutto”. Quindi le fobie, le paranoie e le pare mentali del crociato incappucciato sono fondamentalmente a fin di bene. Se non avesse avuto dei piani pronti contro la Justice League, ad esempio sarebbe stato ucciso facilmente da Wonder Woman, o al massimo da un altro membro.
La psicologia cinica, fatalista e paranoica di Batman è asservita ad un bene superiore. Mentre quella egocentrica, scellerata e arrogante di Iron Man è solamente dedicata a sé e al proprio ego, il quale fortunatamente è incentrato sul bene. Parlando di ombre nella propria testa, Batman ha un enorme peso che porta fin da bambino: la morte dei suoi genitori davanti ai suoi occhi. Questo trauma, in realtà mai superato, è ciò che ha creato Batman. Batman è nato a Crime Alley. Senza quell’evento traumatico, Gotham e verosimilmente il mondo, sarebbero distrutti da un pezzo. Tony Stark invece ha un principale nemico, se stesso. In un uomo che si vede praticamente al di sopra di tutto e di tutti, le uniche debolezze possono provenire dall’interno. I suoi conflitti interiori sono ciò che gli rodono l’anima. Il non essere all’altezza di qualcosa, il non essere abbastanza, distrugge Tony, che tristemente è caduto preda in passato del demone dell’alcool e della lussuria. Esso infatti è un ex alcolista e non ha avuto remore a sedurre donne che erano vicine a dei suoi compagni di squadra. A volte sembra quasi che Iron Man porti dentro di sé delle grandi insicurezze e che queste, per essere combattute, diano vita alla sua personalità. Ma al contempo la sua personalità arrogante e orgogliosa lo porta a devastanti conflitti interiori. Un profondo e triste circolo vizioso.
Molto del personaggio ci dice il suo monologo con il cadavere di Captain America, alla fine di Civil War. Un uomo disposto a tutto pur di vincere e avere ragione, anche se ciò non porta a nulla di buono.
Fondamentalmente Bruce Wayne e Tony Stark, come dicevamo prima, sono molto simili, ognuno con dei conflitti e dei drammi interiori non elaborati, che paradossalmente rinforzano la loro figura. Entrambi i personaggi condividono tanti aspetti, sono entrambi scapoli d’oro, ma mentre il ricco gothamita si concede notti di lussuriosa passione con donne incredibili come Talia Al Ghul o Selina Kayle, Tony Stark si è sempre dimostrato incline al divertimento più sfrenato, anche con qualcuno con cui non avrebbe dovuto, come previamente accennato. Entrambi sono orfani multimiliardari, ma se uno ha avuto l’esistenza cambiata dalla morte dei genitori, l’altro ha elaborato meglio il lutto. Interessante notare che quella che è forse la più grande differenza dei due personaggi, sia quella che alla fine li identifica al meglio.
Bruce Wayne è in realtà Batman. In senso profondo e psicologico dell’affermazione. È ciò che è; è la sua natura. In realtà Bruce Wayne è la maschera. Batman è il vero Io di Bruce Wayne. Pensa e agisce come Batman. Inoltre il crociato oscuro è una creatura da incubo, ammantata nelle ombre. Un demone giustiziere che abita nell’oscurità.
Mentre dall’altra parte possiamo affermare che sia Iron Man ad essere Tony Stark. Iron Man è solo una creazione di Tony, è semplicemente Stark con addosso un’armatura tecnologica. Tony è se stesso quando indossa l’armatura. Iron Man è un supereroe scintillante, fatto di colori sgargianti e vistosi. È un uomo che si bea delle luci della ribalta e della notorietà. Questi due personaggi sono incredibili e profondi, sono per certi versi simili, ma per altri versi profondamente differenti. È anche questo il motivo per cui sono qui.
Disponibilità economica
Chi è più ricco tra Iron Man e Batman? Chi è il più schifosamente pieno di soldi? Inutile girarci attorno: darò ora la risposta ad una delle domande fumettistiche più gravose di tutti i tempi. Il più ricco fra i due è Tony Stark. La fortuna di Tony Stark ammonta a circa 9.3 miliardi. Mentre quella di Bruce è “solo” 7 miliardi (secondo Forbes).
Ma c’è un piccolo ma. Il patrimonio è calcolato in base alla ricchezza del personaggio; le Stark Industries possiedono un numero più ridotto di campi di guadagno, evidentemente però più redditizi (come ad esempio il fornire l’equipaggiamento all’USA Army e allo Shield) rispetto alla Wayne Enterprises. La Wayne Enterprises è in realtà l’azienda più diffusa al mondo, in quanto tramite filiali (con sempre all’interno il nome Wayne) o parte di joint venture produce praticamente OGNI TIPO DI BENE. E con ogni tipo di bene, intendo veramente TUTTO. Dai vestiti, ai palazzi, alle barche, e così via. Inoltre il sig. Wayne possiede tre fenomenali istituti: la Wayne Foundation, che si occupa di promuovere l’arte in tutte le sue forme e al contempo è impegnata nell’aiutare i meno abbienti, con mense e ricoveri per i senza tetto. C’è inoltre la Thomas Wayne Foundation che si occupa di promuovere la medicina per tutti e il suo avanzamento, assegnando per altro prestigiosi premi al pari del premio Nobel. E infine la Martha Wayne Foundation, che si occupa dell’istruzione e della crescita personale dei meno facoltosi, occupandosi anche di riunire famiglie in difficoltà o separate. Tutte queste buone azioni sono finanziate dal patrimonio dei Wayne. Perché Batman non può esserci per tutti, in ogni aspetto, e cerca di porvi rimedio come può. Quindi chi è il più ricco considerando il totale introito delle varie aziende? Probabilmente ancora Stark? La risposta non è del tutto certa, considerando che i possedimenti di Iron Man sono contati come possedimenti di Tony Stark, mentre ciò che Bruce Wayne possiede in qualità di Batman, è conosciuto solo a lui.
Inizia lo Scontro
Batman era rientrato da poco dalla sua ronda notturna. Niente di che, solo qualche decina di criminali. Non si sentiva neppure vagamente affaticato. Si mise a fare il periodico controllo globale al Bat Computer quando sentì dietro di sé un crepitio famigliare. Si girò lentamente. Poco distante a da lui, una figura sgargiante. Rossa e oro.
Iron Man.
“Noto con disappunto che non ha recepito il mio avviso, signor Stark.” Disse calmo Batman. In realtà era particolarmente indispettito di quell’invasione domestica. Imperdonabile. Quell’uomo avrebbe pagato per aver infranto la sacralità della Bat Caverna.
“Non sono bravo a prendere ordini.” Sotto il casco, Tony Stark sorrise. “E sopratutto a farmi minacciare senza rispondere.” In maniera fulminea Iron Man scagliò due potenti raggi stordenti sul suo bersaglio. Fumo. Poltrona ultra tecnologica ed ergonomica dal valore incredibile, in rottami. Gli scanner di Iron Man controllarono subito la situazione. Il colpo aveva mancato. Il bersaglio non si trovava neppure più lì. Era veloce. Dannatamente veloce.
“Da quello che ho recuperato, dicono che tu sia un demone della notte vendicatore, Batman.” Tony iniziò a camminare fieramente per la Batcaverna. “Ho sempre odiato chi si nasconde nelle ombre. Apprezzo chi fa le cose a testa alta, alla luce del sole.” I sensori erano ostacolati, poteva rilevare qualcosa solo a pochi metri da lui. Quell’individuo poteva essere ovunque. Qualcosa lo colpì sulla nuca. Si girò e sparò dei colpi a casaccio. Per terra giaceva un piccolo… Pipistrello di metallo. Non aveva arrecato danni all’armatura.
“Non giochiamo a nascondino. Vieni fuori e…” Non fece in tempo a finire la frase. Dal Batarang esplose un piccolo impulso elettro magnetico che lo investì. Ma l’armatura era schermata, e in pochi istanti Iron Man riprese il controllo. Quando il visore si riassestò, Batman era di fronte a lui. Non fece in tempo a sollevare i palmi per sparare, che il pipistrello di Gotham iniziò a colpirlo. Pugni duri come l’acciaio si abbatterono sulla sua armatura; incassò diversi colpi, ma tutto sommato non li sentì neppure sul suo fisico. Sparò dei raggi repulsori verso il l’aggressore, che prontamente li scansò con un velocissimo tuffo di lato.
“Temo che dovrai fare meglio di così, Batman.” Ogni volta che diceva quel nome: Batman, lo diceva con disprezzo. Schernire il suo avversario, per costringerlo a perdere la calma e finire lo scontro più in fretta. Batman dal canto suo, pensava velocemente. Ora era in piena vista e per raggiungere le armature avrebbe dovuto sopportare la potenza di fuoco di quell’armatura. Provò a distrarlo con una serie di Batarang, ma Iron Man si limitò a polverizzarli con delle scariche elettriche scaturite dall’armatura.
“Ti piace? È un campo elettrico progettato per distruggere ogni tipo di proiettile scagliatomi contro. Coi tempi che corrono sai…” Stark iniziò a camminare verso di lui. Batman pensò a quei, circa mille e passa piani che aveva per una situazione del genere. Uno scontro diretto era al momento impossibile. Prima che potesse fare qualcosa però, Iron Man iniziò a bersagliarlo con dei colpi laser. Bats schivò facilmente i primi venti, quando stava per effettuare un tuffo dietro una copertura, Iron Man fece la sua mossa, aiutato da un programma in grado di calcolare la prossima mossa di un avversario, che quasi sfiorava la preocognizione, sparò dal petto il suo unibeam. Batman fu investito da un’energia sufficiente a respingere un Hulk. Volò via e il suo mondo si fece di dolore e di buio.
Capacità fisiche
Tony Stark ovviamente fa affidamento sulla sua armatura, ma priva di quella rimane comunque un ottimo combattente corpo a corpo, essendo stato addestrato da Captain America e mantenendosi in allenamento ogni giorno. Tony è quindi un uomo in perfetta forma fisica, con una forza, una destrezza e dei riflessi superiori alla norma. Tutto questo viene poi aumentato a dismisura dall’armatura.
In questo caso analizziamo un’armatura classica di Iron Man, che è comunque a livelli formidabili. Le capacità di sollevamento, secondo i database Marvel sono attestate intorno alle 100 tonnellate, ovviamente con l’utilizzo dei propulsori. Ma possiede comunque una forza generale in grado di scaraventare facilmente macchine, autobus o rompere i dei muri con colpi non troppo potenti. L’armatura aumenta anche la velocità di esecuzione dei movimenti, rendendo possibile ad Iron Man lo scontro alla pari con altri meta umani, schivare colpi a mezz’aria, dardi energetici o altri colpi particolarmente veloci. Come se non bastasse, le leghe di cui è composta la rendono veramente dura e resistente, negli anni si è dimostrata in grado di resistere a colpi estremamente potenti portati da armi straordinarie come lo scudo di Cap, Mjiolnir o i pugni… Di Hulk. Ovviamente per quanto l’armatura possa assorbire gli impatti, fisicamente Tony accusa i colpi, ma questa lo protegge abbastanza da permettergli di subire attacchi terrificanti che ucciderebbero all’istante un uomo normale. L’armatura inoltre è praticamente inviolabile dalla maggior parte dei proiettili, razzi ed esplosivi comuni. Iron Man è una macchina da guerra pressoché inarrestabile.
Vediamo invece quali sono le qualità di Batman. Come sempre, le sue capacità si possono descrivere in una sola parola: incredibili. Nonostante Bruce non sia un meta umano, si può tranquillamente affermare che egli sia il miglior essere umano sulla terra. Se partecipasse alle Olimpiadi infrangerebbe ogni record e vincerebbe ogni disciplina. Forte di un addestramento effettuato in tutto il globo, presso i migliori maestri e allenatori, e di un continuo mantenere e aumentare le sue capacità Bruce Wayne è al massimo del potenziale umano. Basti pensare che di panca piana, il suo solito carico si attesta intorno ai 454 kg. Di panca piana, dove gli attuali record sono poco sopra ai 300. Questo in allenamento, mentre in combattimento, grazie all’adrenalina si è dimostrato in grado di distruggere muri con dei pugni, sollevare travi di cemento o saltare diverse decine di metri. Ma la forza fisica non è la sola cosa allucinante, poiché – come dicevo prima – esso raggiunge la perfezione ovunque. I suoi riflessi sono tali che negli anni si è dimostrato in grado di affrontare facilmente attacchi multipli contemporanei, schivare raffiche a bruciapelo di armi automatiche o afferrare al volo proiettili o frecce scagliategli contro. La sua velocità complessiva e la sua coordinazione non sono da meno, tant’è che può affrontare in corpo a corpo meta umani dotati di riflessi o velocità aumentata (come Deathstroke). La sua agilità e coordinazione è tale da permettergli di effettuare diverse azioni contemporaneamente, come correre su di un muro, mentre lancia dei Batarang multipli mirando all’arma di un nemico o ad un suo punto debole. Incredibile no? Sì. Lo è.
Tecniche di combattimento
Iron Man, come detto previamente, è stato addestrato nel corpo a corpo da Cap, e non solo. Ma tuttavia è tendenzialmente restio ad affrontare uno scontro ravvicinato. Forte dell’armamento a disposizione, Iron Man tende a rimanere in volo, sconfiggendo gli avversari con l’ausilio di potenti colpi energetici, di cariche a velocità Mach o dopo aver studiato la situazione, ingaggiando il suo bersaglio in un corpo a corpo per sconfiggerlo. La superiorità area di Iron Man e l’armatura sono tutto ciò che di cui ha bisogno Tony Stark per annientare la maggior parte dei nemici.
Batman è invece estremamente adattabile, padroneggia ogni arte del combattimento alla perfezione. Sia essa il corpo a corpo a mani nude, passando per le armi bianche, fino ad arrivare alle armi da fuoco. Nonostante Batman non usi normalmente pistole o strumenti simili, esso è addestrato anche al loro utilizzo. Il Pipistrello di Gotham è universalmente riconosciuto come il miglior combattente corpo a corpo della DC, superando perfino la dea Wonder Woman in quanto tecnica. Conosce alla perfezione oltre 100 stili di combattimento marziale, e non solo. È maestro anche nelle tecniche di combattimento più crude come Krav Maga, Escrima, Boxe e altre. Tendenzialmente il suo stile di combattimento si può riassumere in un mix delle seguenti: Jujitsu, Tae Kwon Do, Judo, Muay Thai, Kickboxing, Karate, Boxing and Ninjutsu. In realtà, Batman ha sviluppato uno stile tutto suo, in cui sfrutta le proprie particolari abilità per sopraffare l’avversario in qualsiasi modo. Come dicevo prima, però, nonostante preferisca il combattimento a mani nude, il Crociato Oscuro è anche maestro nel combattimento armato. La sua sopraffina tecnica con le armi da taglio è stata in grado di sconfiggere Ras Al Ghul (maestro di spada con centinaia e centinaia di anni di esperienza) o il temibile Deathstroke. La mira non è da meno, si calcola infatti che poco più del 90% dei colpi scagliati sotto pressione da Batman sotto ogni forma vada a segno. Siano essi Batarang, lance, frecce o mere pietre.
Nel pieno dello Scontro
“Ti prenderò vivo e farò di te un esempio.” Disse Iron Man mentre camminava verso il punto in cui il suo avversario era andato a schiantarsi. “Ammesso che tu sia tutto intero.” Batman era ancora cosciente, forse aveva diverse costole rotte, e anche lo sterno; ossa fratturate, almeno. Conosceva bene la sensazione. La tuta aveva assorbito il peggio, più o meno. L’uomo nell’armatura dorata si stagliava sopra di lui. Batman, prono, tossì sangue.
“Nessuno deve mettersi contro di me. Men che meno minacciarmi.” Iron Man alzò il braccio per stendere del tutto il suo avversario. In realtà, non si capacitava di come quell’uomo fosse ancora cosciente, sicuramente possedeva qualche potere, ma poca importava; quello scontro finiva lì, sarebbe finito con tutti gli altri criminali.
“Dì ciao ciao.” Iron Man fece fuoco. Ma, con suo grande disappunto, nonostante sanguinante dalla bocca, e probabilmente con delle ossa rotte (i suoi visori, non riuscivano a passare l’armatura di quel tale Batman), il cavaliere oscuro schivò anche quell’attacco. Con velocità innaturale, Batman estrasse dalla cintura dei particolari tirapugni.
“Saluta questo.” Colpì Iron Man alle tempie. Una scarica letale flagellò l’armatura. Benché schermata contro tali tipi di attacchi, la scossa fu sufficiente a scombussolare Tony e fargli provare un po’ di buon vecchio dolore fisico. Iron Man urlò e colpì alla cieca dinnanzi a sé. Quando la vista gli tornò dopo pochi secondi, il suo avversario era sparito. Tony prese due profondi respiri e si calmò. Gli era sfuggito. Non poteva batterlo, quindi era fuggito. Poco male, pensò Iron Man. Avrebbe preso tutti i dati di quel luogo e sarebbe tornato a finire la sua vendetta, in futuro.
Equipaggiamento
E qui cascano i milioni. L’armatura di Tony Stark è sicuramente il gioiello tecnologico più “comune” nei fumetti (ovvero che si vede più frequentemente, non cose apparse una o due volte), il più strabiliante che ci sia. L’armatura di Iron Man è pressoché perfetta. Resistente, aumenta le doti fisiche dell’indossatore e in possesso di sistemi arma da far impallidire una corazzata della Marina. Non solo, ha al suo interno sistemi di connessione multipli, in grado di dare ad Iron Man ogni tipo di informazione e possiede anche un’intelligenza artificiale che lo aiuta durante i combattimenti. Tutto questo ha un prezzo però. L’armatura ha infatti una fonte di energia limitata, che in seguito a violenti colpi o scontri può esaurirsi, momentaneamente. Ciò normalmente non rappresenta un problema, in quanto Iron Man è in grado di ricaricarsi in diversi modi, ma può rappresentare un pericolo qualora il nemico sia implacabile e Tony non possa permettersi il lusso di fermarsi per un po’. L’arma più caratteristica è sicuramente l’Unibeam (apparso anche nel Marvel Cinematic Universe dei film); questo potente raggio energetico scaturisce dal petto di Iron Man, ed è in grado di colpire con una forza apocalittica gli avversari. L’unico problema è che ha un pesante consumo dell’energia. Altri attacchi “classici” sono l’utilizzo dei razzi repulsori per colpire gli avversari con onde d’urto e impatti. Infatti usando l’energia cinetica che normalmente lo rende in grado di volare, Iron Man può scaraventare via avversari o comunque infliggergli dolorosi colpi a causa della forza d’urto. Se Iron Man è divenuto iconico per la sua leggendaria armatura rosso-dorata, Batman lo è divenuto altrettanto anche grazie al suo costume, e alla sua famigerata batcintura. Se l’uomo dietro la maschera è straordinario, anche il suo equipaggiamento lo è. Benché differisca visceralmente da quello di Iron Man, anche il Cavaliere Oscuro può contare su una tecnologia a dir poco miracolosa. La sua tenuta infatti è progettata e creata appositamente per come deve essere Batman: adattabile e letale. Kevlar, nylon e fibre speciali intrecciate con piombo compongono il costume, rendendolo resistentissimo a diversi generi di attacchi, dai proiettili di piccolo calibro, fino ad assorbire parzialmente gli urti. Il mantello è non solo teatrale, ma permette anche a Bats di ripararsi dietro di esso, planare o farlo sparire nell’oscurità. Ma è forse nella maschera e nella cintura che troviamo il picco tecnologico indossato dall’uomo pipistrello. La maschera è infatti a prima vista un semplice “casco” con delle orecchie da pipistrello stilizzate. In realtà nasconde una miriade di segreti. Una connessione fissa con tanto di realtà aumentata al Bat-Computer, respiratori di emergenza, contromisure in caso di rimozione forzata, lenti e apparecchi visivi in grado di far vedere Batsy in diversi spettri di visione, e potenziamenti per i già fenomenali sensi. Nell’iconica Bat Cintura invece troviamo veramente ogni tipo di gadget. Questi ultimi variano in base a ciò che Bats pensa di dover affrontare, ma solitamente vi sono strumenti ricorrenti, alcuni di essi entrati nell’immaginario comune. I Batarang, in tutte le salse, ovvero piccoli pipistrelli metallici stilizzati da lancio, esplosivi, elettrificati, e così via. Il batrampino, che… beh, è un rampino ultra tecnologico. Tirapugni elettrificati, in grado di emettere scosse così violente da abbattere bersagli enormi e resistenti come Killer Croc. Bombe nebbiogene di ogni tipo. Bombe a gas, con diversi tipi di veleni e tossine. Laser portatile, per tagliare qualsiasi cosa. Un anello di Kryptonite, datogli dallo stesso Supes, qualora un Kryptoniano impazzisse o fosse preda di qualche controllo. E altre decine di cose. Nonostante l’equipaggiamento totale di Batman (pur contando i numerosi veicoli) sia stupefacente, guardando quello di Iron Man si ammira uno dei punti più alti della tecnologia umana. L’invincibile Iron Man è fantascienza e genio umano racchiuso in un solo personaggio.
Il duello prosegue…
Era due giorni che provava a violare la mole di dati prelevati dalla Batcaverna. Poche ore fa aveva finalmente trovato la chiave del codice; era contenuta all’interno dei dati stessi. Alcuni basilari programmi di lettura erano in grado di decodificare l’intera matassa di dati. La più grande che avesse visto.
Un tale database avrebbe fatto impallidire persino quello contenuto nel Baxter Building. Quel Batman sarà anche stato bravo, ma nessuno poteva resistere all’invincibile Iron Man.
“Anthony Edward Stark.” Una voce dal buio. Iron Man la riconobbe subito. Una viscerale paura lo colse di sorpresa. Batman. Era di nuovo lì. In pochi istanti l’armatura ricoprì il corpo del multimiliardario.
“Ancora tu? Ti ho già sconfitto una volta, cosa ti fa pensare che non lo rifarò una seconda?” Tony urlava. Aveva personalmente progettato i sistemi di difesa e di rilevamento questa volta. Eppure quell’individuo era di nuovo riuscito ad infiltrarsi. Non si era arreso.
“Semplice, dimmi, cosa sei senza l’armatura?” Tony, con l’ausilio di tutti i suoi sensori non riusciva a penetrare il buio né ad identificare la fonte della voce.
“Un genio, miliardario, playboy, filantropo.” Rispose Tony, che amava descriversi così.
“Errato. Sei uno stupido, arrogante, fedifrago, ubriacone.” La voce dal buio era impassibile. Tony stava per rispondere, ma la voce proseguì.
“Genio, seriamente? Sei appena finito nella mia trappola.” La voce lo scherniva.
“Grande bluff, ‘batman’. Ti ho sconfitto, e ho preso tutti i tuoi dati e informazioni, che userò contro di te e i tuoi super amici.” Tony alzò la visiera, per ridere dell’uomo nascosto da qualche parte, anche per nascondere la rabbia. Quegli insulti lo avevano colpito nel profondo dell’anima.
Conclusione
Iron Man e Batman darebbero vita ad uno scontro epocale. Purtroppo per Iron Man però, il pipistrello di Gotham la spunterebbe. Non subito certamente, e non con uno scontro diretto, soprattutto se colto impreparato. Affrontare la potenza di fuoco e la prestanza dell’armatura, segnerebbe la fine di Batman. Ma il crociato incappucciato non è nuovo a situazioni in cui deve affrontare nemici superiori. Forte del suo addestramento e dei suoi gadget, riuscirebbe quasi sicuramente a sopravvivere e a ritirarsi di fronte ad Iron Man. A quel punto, elaborerebbe un piano per neutralizzare il Vendicatore corazzato. E i piani di Batman, non falliscono mai, purtroppo per Tony Stark. Quindi il vincitore è Batman, anche se la prima volta si troverebbe in grossa difficoltà contro l’uomo dal cuore d’acciaio. Ma uno scontro non sempre finisce brutalmente sul momento in cui inizia, sopratutto con due grandi strateghi.
“È già successo che mi rubassero dei dati. Da allora ho preso tantissime contromisure.”
“Ho eseguito un over ride di tutti i tuoi sistemi, ho distrutto tutto, non ti è rimasto niente. NIENTE.” Iron Man era preoccupato, non sapeva se quell’individuo stesse bluffando o meno. Provò ad inoltrare una richiesta di rinforzi, per sicurezza.
“Vedi, dal momento che hai provato ad aprire ed estrarre dei miei dati, hai anche rilasciato dei virus.”
“Impossibile io…” Tony balbettò, quell’uomo non stava bluffando; ma come era possibile che i migliori sistemi di difesa informatici mai creati non avessero rilevato quella minaccia?
“Oh certo, i tuoi sistemi di difesa. Purtroppo, stavano cercando qualcosa che non potevano trovare. Ogni file estratto conteneva un algoritmo scritto in un linguaggio conosciuto solo da me. Questo algoritmo ha riprogrammato una serie di file che ad un controllo risultavano come semplici file di dati. Questi file riprogrammati hanno dato inizio ad una creazione di diversi virus, all’interno dei tuoi stessi sistemi di difesa. Una volta corrotti quelli, è stato facile penetrare tutto il resto. E vedi, tu hai TUTTO online. Compresa la tua armatura. Per questo ti chiedevo cosa sei senza quella.” Tony provò a fare un passo indietro. Ma l’armatura all’improvviso era diventata pesante, inamovibile. Cominciò a sudare. Il terrore si fece largo nella sua mente.
“Per tua informazione, non sei neppure più miliardario. Circa 30 secondi fa, hai devoluto la tua fortuna in beneficenza.”
“NO. IMPOSSIBILE.” Tony cadde in ginocchio. L’armatura non rispondeva ai suoi comandi, era pesante, e ne intralciava i movimenti. Nella sua realtà aumentata, all’improvviso, comparirono diversi messaggi di ringraziamento per le donazioni fatte, sulla sua pagina Facebook, sul suo numero privato. Urlò.
“Codice di attivazione vocale remoto: Cavallo di Troia, piano di emergenza numero 39441.” Una voce robotica rispose dagli interfoni della casa di Tony Stark: “Comando vocale accettato, benvenuto Batman.” Tony Stark non ci voleva credere. Era tutto un brutto incubo, dai dati che aveva raccolto, quell’uomo, doveva solo essere un… appunto, uomo. Qualcosa rotolò dinnanzi a lui. Una bottiglia. Una bottiglia di scotch. L’armatura si staccò di dosso. Leghe di acciaio da milioni di dollari su una moquette da migliaia. Iron Man era libero. Ma senza armatura, era davvero Iron Man?
“Volevo essere gentile. Superman mi dice sempre che dovrei essere più gentile, con te lo sono stato, e cos’ho ottenuto? Che hai distrutto la mia casa. Così sono venuto a distruggere te e tutto ciò che hai. Ho pensato potessi trovare conforto nell’alcol, come in passato. Sai, mi sono preso il tempo di imparare qualcosa su di te, invincibile Iron Man. Su tutto ciò che hai fatto. Su tutta la tua presunzione. Su tutta la tua tronfia personalità.” Batman uscì dalle ombre. E si posizionò trionfante davanti al suo avversario, spezzato nell’animo.
“Non è possibile. Non puoi avere fatto tutto questo. Nei dati che ho raccolto, dovevi essere un semplice tizio vestito di nero che pestava dei criminali. Una persona comune. Con delle risorse, sì… Ma questo. Questo è impossibile.” Tony si alzò di fronte a Batman. “COSA SEI?”
Provò a colpirlo, con tutta la rabbia e il terrore che aveva in corpo. Il crociato incappucciato bloccò facilmente il pugno. Tony Stark non si era mai sentito così impotente, umiliato e distrutto.
“Io sono Batman.”
La figura nera si limitò a sparire nell’oscurità, lasciando Tony Stark, solo, in lacrime, a fissare la bottiglia di alcol.