Norme meno restrittive per l’Intelligence USA: adesso il Pentagono potrà rendere pubbliche più informazioni sugli UFO
Cambiano alcune politiche statunitensi riguardo la diffusione di informazioni sui cosiddetti UFO, che ora non saranno più tenute sotto il più stretto segreto, ma anzi, alcune saranno rese pubbliche dal Pentagono stesso.
Nonostante infatti il programma di identificazione degli UFO fosse stato ufficialmente sospeso, in realtà ha continuato ad esistere sotto un altro nome e portato avanti dalla Oni (Office of National Intelligence), dove gli ufficiali continuano a studiare alcuni strani incontri tra piloti militari e veicoli aerei non identificati.
Adesso però il Pentagono, sebbene continuerà a non discutere del programma stesso che, pur non essendo esso stesso secretato, parla di questioni sotto riserbo, potrà parlare al pubblico degli avvistamenti “sospetti”, anche se non è ben chiaro ancora quali argomenti deciderà di trattare, e in generale quanti e quali dati verranno rilasciati.
Si tratta indubbiamente di una buona notizia per la trasparenza e per i più curiosi, ma occhio a fraintendere: se pensate che il Pentagono rilascerà informazioni su misteriose civiltà aliene venute in visita sulla Terra, avete visto troppi film di fantascienza.
La sigla UFO, ricordiamolo, sta per Unidentified Flying Object, ossia oggetto volante non identificato, ed è proprio questo che sta studiando principalmente il Pentagono, dopo le tante segnalazioni giuntie negli ultimi mesi riguardanti velivoli non identificati.
Il governo è infatti preoccupato che paesi come Cina, Russia o altri considerati “avversari”, abbiano fatto alcune scoperte scientifiche tali da permettergli di condurre questo genere di attività. Nello specifico, velivoli militari con un nuovo tipo di propulsione, o invisibili ai radar, fatti volare sullo spazio aereo americano come test, più che come sorta di sfida.
Il senatore americano Marco Rubio ha detto: “Forse c’è una specie di spiegazione molto più noiosa per queste cose. Ma dobbiamo scoprirlo”.
Insomma, per gli alieni c’è tempo, per il momento ci si concentrerà su eventuali nuove minacce aerei, ma di stampo terrestre.
(Fonte: NY Times)