HBO Max sta pensando a come reintrodurre Via col vento sul catalogo della propria piattaforma streaming
Le rivolte divampate negli Stati Uniti nelle scorse settimane hanno violentemente riacceso il dibattito sul razzismo, il che ha portato ad alcune decisioni controverse, come quella di HBO Max di rimuovere temporaneamente un pilastro del cinema mondiale come Via col vento dal proprio catalogo, per via delle tematiche razziste.
Come detto più volte però, si tratta di una rimozione per l’appunto momentanea, dato che HBO Max sta studiando il modo in cui riproporre il celebre film sulla propria piattaforma streaming, contestualizzandolo e spiegando perché certi stereotipi non siano più accettabili.
Ne ha parlato Sandra Dewey, dell’azienda stessa, che ha detto di star ancora pensando alla strategia per la reintroduzione del film:
“Stiamo andando piano e facendo attenzione, e credo che sia la risposta giusta. Il film sarà rappresentato, ma con un contesto e un inquadramento. Nessuno vuole eliminare questo tipo di contenuti – e ce ne sono molti – che sarebbero stati dipinti come forme di insensibilità razziale. Crediamo che debbano essere inquadrati nel discorso odierno”.
A parlare della situazione è stata poi anche l’ex stella dell’NBA Kareem Abdul-Jabbar, in un editoriale sull’Hollywood Reporter, in cui conferma la necessità non di eliminare del tutto prodotti del genere, ma di contestualizzarli, avvisando che gli stereotipi rappresentati siano dannosi e non più accettabili:
“Ciò che ci serve è un modo di presentare l’arte all’interno del suo contesto storico, in modo che sia ancora disponibile e apprezzata per ciò che ha raggiunto, ma non ammirata per i propri fallimenti culturali. Il modo più facile per farlo sarebbe di includere una spiegazione introduttiva – filmata o scritta – che spieghi che il lavoro contenga stereotipi razziali o di genere che erano accettabili all’epoca, ma che adesso sappiamo essere dannosi.
Potrebbero essere forniti link ad ulteriori discussioni e informazioni. Queste sono le basi di ciò che dovremmo fare per enfatizzare che questi ritratti non sono più accettabili. Non fare niente sarebbe una tacita accettazione di questi messaggi distruttivi. E, come il fumo, l’esposizione prolungata causa danni ai nostri figli. Mettiamo un’etichetta su una delle due cose, perché non all’altra?”
E voi che ne pensate di questa situazione?