Non lo possiamo negare: all’annuncio della presenza di Bethesda sul palco dell’E3 2015, tutti i peli del nostro corpo si sono rizzati in preda sull’attenti. Sebbene sia ancora oscuro cosa Bethesda porterà sul palco di Los Angeles, le congetture in rete si sono avvicendate con fermento tra chi ipotizza un sequel di Dishonored a chi, più placidamente, immagina una nuova espansione per The Elder Scroll Online. Personalmente l’ipotesi che preferisco è quella dell’annuncio di Fallout 4, un titolo atteso ormai da troppo tempo e che certamente è in cima alla mia personalissima lista dei titoli “dimenticati” che attendo di più. E così abbiamo cominciato a far lavorare l’immaginazione e, chiacchierando in redazione davanti alla macchinetta del caffé, abbiamo cominciato ad ipotizzare quanto bello potrebbe essere Fallout 4 se anche solo si rifacesse al suo predecessore. Abbiamo poi cominciato a lavorare di fantasia, pensando a cosa Bethesda avrebbe potuto ficcarci dentro per soddisfare la nostra cuccagna del post-nucleare e… beh, ne è venuto fuori questo articolo! Per cui spolverate i vostri Pip-boy, indossate la vostra casacca da consumato abitatore di Vault e diamoci dentro! Questo è:10 cose che vorremmo in Fallout 4! Tra idee, congetture, speculazioni e proiettili all’uranio.
10 – La grafica spaccamascella
Fallout 3 e New Vegas non brillavano certo per qualità grafiche, e questo lo ricorderete tutti. Perché allora ipotizzare che Fallout 4 possa invece fare meglio? Ma semplicemente perché come lo ricordiamo noi che la grafica era mediocre, quasi certamente lo ricorderà anche Bethesda! La società non è mai stata tra quelle che restano sorde al feedback dei propri acquirenti e siamo sicuri che con Fallout 4 la serie recupererà smalto tecnico… o almeno lo speriamo. Dal punto di vista puramente ipotetico, immaginiamo infatti che complice la nuova location (alcuni dicono che la nuova città post-apocalittica sia Boston) Bethesda offrirà nuovi, intensi, scorci mettendo in mostra luoghi edifici famosi. Non dimentichiamoci, inoltre, che Fallout 4 sarebbe il primo della serie per la nuova generazione console, e che la distanza dal precedente capitolo (che a sua volta aveva alle spalle nulla più che una versione ritoccata del motore di Fallout 3) è tale da ipotizzare la creazione di un motore di gioco completamente inedito. Se anche Bethesda si affidasse a un engine terze parti (metti caso: Unreal Engine), siamo comunque certi che ottimizzerebbe il tutto per la nuova generazione console e per i PC di fascia medio alta e, pertanto, l’ipotesi che la grafica sarà mediocre ci sembra uno spettro e poco più. Certo… mai dire mai…
9 – Un sistema morale ancor più rifinito
Avete presente quando in Fallout 3 ci si comportava da veri stronzi inimicandosi intere città? La situazione a volte era talmente complicata da trovarsi o in condizione di darsi alla macchia o di sterminare l’intero centro abitato (finendo poi per essere reputati dal sistema di gioco come dei veri e propri BMF). Il sistema di scelte morali di Fallout era effettivamente funzionale e, seppur con delle sbavature, portava a soppesare alcune delle scelte prese nel gioco, onde evitare che in un mondo dalla vivibilità già abbastanza risicata vi trovaste a dover fare i conti anche con la legge del taglione per aver rubato la Buzz Cola alle persone sbagliate. Quel che ipotizziamo è che il sistema di scelte morali di Fallout 4 sia più rifinito e cesellato e si stacchi da quel metodo manicheo e, a tratti, molto semplicistico che alcuni prodotti usciti negli anni hanno già rifinito. Dove in Fallout è sempre stata una questione di: fai la scelta giusta o quella sbagliata, immaginiamo che in Fallout 4 ci sia la possibilità di “opzioni intermedie” quelle aree “grigie” che prodotti come Mass Effect, The Witcher e Dragon Age hanno già esplorato. Non per forza fare bene o fare male, ma a volte potersi tenere sanamente “al centro”. Quel che è sicuro è che, ancora una volta, avremo un gioco in cui prendere delle decisioni serie e gravose, come fu per la celeberrima scelta di Nuketown di Fallout 3.
8 – La longevità
In tempi oscuri come questi dove capita che un titolo ti duri 5 o 6 ore in totale, siamo sicuri che Fallout 4 sarebbe un nuovo baluardo della longevità videoludica. Bethesda, del resto, quasi mai ha confezionato prodotti da una run e via, e si è anzi sempre prodigata per delle esperienze di gioco complete ed esaustive. Tuttavia, un problema dei precedenti Fallout (come del resto anche della serie The Elder Scroll) è che buona parte delle quest tendevano semplicemente ad allungare il brodo videoludico, senza di fatto proporsi come valide alternative alla storyline principale. Questo “marchio di fabbrica” di Bethesda, quasi certamente sarà una realtà anche per Fallout 4 che, pur contando decine e decine di ore di gioco, godrà di fatto di meno della metà delle ore dedicate a quest valide piuttosto che a meri “filler” videoludici. Che poi magari ci sbagliamo e Bethesda ci sorprenderà ma… naaaaaa.
7 – Tante abilità
Ci pare indubbio che il sistema di abilità di Fallout sia sempre stato uno dei cardini della serie. Questo non solo perché ci sono abilità che si adattano più che degnamente a QUALSIASI stile di gioco, ma anche e soprattutto perché la loro varietà è francamente da capogiro, permettendo ad ogni utente di configurare come preferisce il proprio personaggio e, di conseguenza, la propria esperienza di gioco. Non solo, a differenza di altri titoli, Fallout ha sempre offerto un sistema di abilità che sanno DAVVERO fare la differenza, con trovate che spesso non andavano ad influire solo sulle stats o sull’ammontare dei danni, ma anche sulle interazioni sociali, sui dialoghi e così via. A questo punto verrebbe da dire: è difficile fare di meglio, ma ammettiamo che il pensiero dell’albero abilità di Fallout 4 ci manda in brodo di giuggiole! Quel che vorremmo è un set di abilità ancora più raffinato, che permetta di personalizzare ancora di più lo stile di gioco. L’introduzione di nuove tipologie di armi, unita ad un sistema “karmico” ancor più profondo aiuterebbero non poco a sviluppare un set di abilità da capogiro. Il che, anche solo tracciando una progressione del tutto identica a Fallout 3, sarebbe più che sufficiente per consacrare un master piece.
6 – Personaggi memorabili
Considerando anche solo il lavoro fatto con Fallout 3, la possibilità che il gioco possa contare su un set di personaggi memorabili è abbastanza alta sebbene, lo ammettiamo, non tutti i personaggi di Fallout 3 restavano nella memoria. Quel che vorremmo è una raffinazione nella creazione dei personaggi creando un cast veramente memorabile, complice magari le succitate performance grafiche che, speriamo, diano lustro al lavoro di Bethesda. Sarebbe inoltre bello se Fallout 4 ripescasse alcuni dei personaggi che, almeno nel canone della serie, sono rimasti vivi (a prescindere dalle scelte intraprese dai giocatori). Diversi rumor, tanto per dirne una, davano per buona l’idea che il celebre speaker e DJ di Fallout 3, Tre Cani, possa tornare anche in F4. Come vada vada, la serie ha comunque sempre padroneggiato un ottimo script dei dialoghi, rendendo ogni incontro interessante e ben costruito. E chissà che non facciano le comparse anche nuove “razze” antopomorfe e parlanti. Creature post-apocalittiche come i Ghoul che, come visto in Fallout 3, sono state in grado persino di mettere su una sorta di società.
5 – Un nuovo mondo
Dopo aver tinteggiato una Washington D.C. E una Las vegas quanto mai “post-nucleari” in modo pressoché perfetto e convincente, Bethesda cercherà certamente di superarsi, portando il giocatore in una nuova città (o magari più di una) per mostrarci il declino dell’umanità. L’immersività offerta da Fallout 3 (e spin off annesso) è stata lodevole e la sensazione di trovarsi “alla fine della civiltà” è stata molto marcata. Un qualcosa che forse per noi italiani non è ben comprensibile, ma si tratta più o meno della stessa meraviglia di chi ha vissuto con sorpresa il giro per Firenze e Venezia di Asassin’s Creed II. Da Fallout 4 ci aspettiamo questo, ed anche di più. Molte sono le città che si stanno giocando il titolo di “papabile” come location per questo quarto capitolo, tuttavia non ci sono segnali concreti che facciano presupporre verso una scelta comune. In ogni caso la città più probabile sembrerebbe essere Boston, e questo grazie ad alcuni sopralluoghi confermati da alcuni membri del team Bethesda che, pare, abbiano anche visitato il Massachusetts Institute of Technology. Il che ci fa pensare che magari lo vedremo nel gioco… forse…
4 – Un nuovo sistema di crafting
Nel corso degli ultimi anni è innegabile che il concetto di “crafting” si sia imposto di brutto in diversi videogame. Anche in quelli in cui apparentemente non c’entra una beneamanta minchia. Perché si sa, quando un’idea è buona (e allunga il brodo) allora va sempre bene. Per grazia di Dio il crafting di Fallout non è masi stato una cosa messa lì per fare numero, ed anzi, data la situazione di “sopravvivenza post-apocalisse”, l’idea di doversi arrangiare con mezzi di fortuna ha contribuito non poco a farci sentire dei novelli Mad Max. Anyway siamo abbastanza sicuri che il team di sviluppo saprà fare la differenza, mettendoci tra le mani un sistema di crafting profondo e ben costruito. Ci piacerebbe che, magari, ci sia data la possibilità di costruire di tutto e di più (previo il possesso di annesse abilità), così da poter mettere in piedi anche una bella armatura o, perché no, una nuova arma (di distruzione di massa).
3 – Customizzazione ai massimi livelli
La customizzazione non è mai stata uno dei pallini della serie, ma con nuove console, nuova grafica e un trend che, similmente al crafting, ha invaso ogni lido videoludico, vorremmo che anche Fallout 4 ci desse ampie possibilità di caratterizzazione. Dal personaggio all’armamentario, fino al vestiario, a Fallout 4 chiediamo un salto di qualità tecnico non da poco. Soprattutto dal punto di vista della creazione del proprio personaggio, Fallout 4 deve affrontare un gap (quello degli ultimi anni) che ha dato a tanti videogame alcune feature da capogiro. Certo, non vogliamo mille menù in cui smanettare. Similmente al sistema di abilità tipico della serie, vorremmo un connubio perfetto tra profondità ed accessibilità, così da soddisfare sia la nostra verve da vecchi giocatori di ruolo carta e penna, sia il nostro spirito più devoto alle schermate “user friendly”. Questo concetto non è impossibile e no è una bestemmia. È l’approccio che Fallout ha avuto con il sistema di abilità e persino con il VATS System, che ha letteralmente creato la via mediana tra combattimenti a turni e pistolettate a tutto spiano.
2 – L’evoluzione del VATS System
E visto che abbiamo citato il VATS. Fallout è sempre stata una serie ruolistica dedita all’azione. Questo dogma si è andato sublimato nel corso degli anni e penso si possa essere concordi che il bilanciamento ottenuto con il VATS system di Fallout 3 sia quanto di più vicino alla perfetta simbiosi tra strategia e “gunplay”. Il VATS, infatti, godeva delle giuste attenzioni ruolistiche, permettendo al giocatore non solo di pianificare per bene i propri movimenti ed obiettivi, ma addirittura i punti precisi in cui colpire, basandosi su di un accurato sistema che misurava precisione e danni. Il bello è che tutto ciò è molto più complesso da dire che da fare, tant’é che anche il giocatore più sparacchino ammetterà la bontà del sistema di gioco e la sua profondità, preferendo quasi certamente una buona pianificazione ad una carica a testa bassa. Cosa vogliamo allora da Fallout 4? Un VATS System “new and improved”. Vorremmo che il mix così ben costruito da miscelare perfettamente strategia e azione. Qualcosa che non ci faccia rimpiangere “i bei vecchi tempi” degli strategici a turni, ma che non si allontani nemmeno da quei momenti in cui premere il grilletto pare la scelta migliore. Sapete che c’é? Che il VATS era così ben fatto che se anche tornasse come prima ci andrebbe bene lo stesso. Si, ecco… l’ho detto!
1 – Una nuova storia
Che potrebbe sembrarvi un’ovvietà, ma di fatto non lo è. Certo che con Fallout 4 si racconterà qualcosa di nuovo, probabilmente con un nuovo protagonista e tutto il resto ma, con “nuova storia” quel che intendiamo è un incipit diverso, che tracci un plot diverso da quello che è il canone della serie, ossia: il tizio che fugge/sopravvive dal suo Vault. Il mondo di Fallout, così come è stato tinteggiato nel corso delle diverse pubblicazioni, è un mondo enorme, una summa del post-apocalittico che ha introdotto non solo una mezza infinità di mostri e psicopatici, ma anche classi sociali, razze (più o meno) senzienti, gruppi paramilitari e chi più ne ha più ne metta. Ci domandiamo se, oltre al canone, non sarebbe interessante sviluppare un personaggio che con i Vault ha poco a che fare, magari uno che ha già un profilo preciso: un membro della Fratellanza D’Acciaio per dirne una, o magari un uomo di una delle tante città al di fuori dei Vault. Di ipotesi se ne potrebbero fare a bizzeffe anche se, qualsiasi sarà la strada, siamo abbastanza sicuri che sarà un successo.